sabato 11 novembre 2006

METTERSI IN CAMMINO

Scrivo queste righe proprio mentre sono in partenza per il convegno della REFO a Velletri (Roma), dopo il bell’incontro di alcuni giorni fa con Vladimir Luxuria e Aurelio Mancuso sulle coppie di fatto a Pistoia.

Per quanto i viaggi siano molto faticosi e addirittura “massacranti” (si va e si viene velocemente per un convengo o un incontro), per me sono anche un grande dono di Dio: l’incontro con fratelli e sorelle che dialogano e si regalano racconti, esperienze, voglia di vivere, interrogativi su Dio, la chiesa, la fede, la politica...

Del resto, quando si intrecciano relazioni profonde, il viaggio avviene in tante direzioni. In questi mesi dopo l’estate per ben 8 domeniche su 11 sono venuti a farci visita dei fratelli e delle sorelle, soprattutto gay e lesbiche, dalla Francia, dalla Svizzera, da Modena, da Bologna, da Roma, da Piacenza, da Perugia...

Per me questo scambio (che, spesso, ha coinvolto anche alcuni fratelli e sorelle della comunità) dà vita a quella rete che alimenta la speranza di una chiesa “altra”. In genere si tratta di persone che arrivano da percorsi diversi, che desiderano celebrare l’eucarestia con la comunità e poi poter avviare un tessuto di relazioni in cui sia possibile vivere ed esprimere secondo ciò che si è.

Scopriamo insieme che, tra mille possibili viaggi, c’è anche quello che si prefigge lo scambio di esperienze, una preghiera comunitaria, uno studio biblico, un pranzo condiviso nella gioiosa constatazione che la lontananza territoriale non proibisce affatto la vicinanza nei progetti di vita.

Insomma... diventiamo tessitori e tessitrici di umanità e di fede e impariamo ad accoglierci gli uni le altre.

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