giovedì 21 dicembre 2006

CALCIO: LA SQUADRA VATICANA

Quello che stiamo vivendo è un Natale tragico, segnato da guerre civili, da stragi e da violenze in ogni angolo della terra.

Le buone notizie vanno cercate dietro la enorme tappezzeria commerciale di questi giorni. Le chiese, addormentate e silenti, ripetono il “disco natalizio” che ogni anno si fa più monotono e irrilevante.

La televisione, nella spregevole gara dei sentimentalismi, riduce il tutto ad una rassegna del tradizionale, come se la tradizione fosse qualcosa da imbalsamare, un prodotto da non toccare e un oggetto da museo.

La tradizione cristiana, così intesa e travisata, blocca il messaggio sovversivo e Gesù diventa quel bambinello che ci commuove e non il profeta che ci sollecita al cambiamento e alla responsabilità.

In sostanza, il Natale cristiano non annuncia più nulla e ci culla in emozionalismi regressivi.

Quando nel 1981 proposi di separare il Natale di Gesù da quello commerciale, spostando a maggio o a settembre la festività cristiana per dissociarsi dal trionfo del mercato e dello spreco, sembrò a qualcuno che io enunciassi una pazzia. Recentemente su Rocca la teologa Lilia Sebastiani ha segnalato questa proposta con rispetto.

Ma, a coprire il vuoto di questo natale delle banalità, pochi giorni fa è intervenuto il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di stato di papa Benedetto XVI. La proposta(il suo “annuncio” natalizio!) è degna di attenzione.

Che cosa ci annuncia il cardinale più vicino al papa in questo natale di guerre, di stragi e di violenze? Cito da Repubblica di lunedì 18 dicembre in prima pagina là dove si annuncia una supersquadra del papa che potrebbe scendere in campo prossimamente:

“ ‘Una squadra di calcio di serie A del Vaticano per competere ad armi pari con grandi formazioni come Juve, Inter, Milan, Roma...’. E così anche la Santa Sede sta scaldando i muscoli per poter esordire in un prossimo futuro nel mondo del calcio professionistico, nazionale ed internazionale, con una formazione sua sotto i colori bianche e gialli della Città del Vaticano. Ed intende farlo nel migliore dei modi. Parola di Tarcisio Bertone, cardinale segretario di Stato, numero due vaticano, secondo solo a papa Ratzinger, ma anche grande esperto di calcio e tifoso juventino”.

Mi raccomando: parroci la notte di Natale non dimentichino questo annuncio profetico. Sarà una squadra di onestuomini alla Moggi e Galliani?

I giocatori, in maglia bianca e gialla, dovranno essere tutti teocom-democristiani, fidanzati casti, sposi illibati, non separati, non omosessuali, confessati e comunicati a Pasqua?

Potrà giocare nella squadra papalina uno che usi il profilattico, un protestante, un mussulmano, uno gnostico o un ateo?

Quale monsignore trasmetterà le partite da radio vaticana? Quale madonna sarà la protettrice della squadra vaticana? Quella di Lourdes, di Fatima, quella delle lacrime o la vergine delle rocce?

Sono interrogativi “dilanianti” che occupano il sacro collegio cardinalizio bel oltre questi giorni di festa. Potrebbe essere necessario un “convegno Verona bis” o un sinodo dei vescovi.

Così il Vangelo della liberazione, si dice in vaticano, è annunciato ai poveri...

Dimenticavo: nella prossima ristampa del Compendio della Dottrina Cristiana si aggiungerà il n° 578: “I cattolici dovranno tifare per la squadra vaticana ma, qualora esprimano un dissenso calcistico, non vanno esclusi dai sacramenti” (Edizioni Libreria Vaticana, pag. 153).

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