martedì 24 giugno 2008

NON POSSIAMO ABITUARCI

Gente che muore nei centri di accoglienza imprigionata e trascurata, clandestini deposti ai lati della strada dove è finito il loro viaggio della speranza, centinaia di sepolti nei fondali del Mediterraneo, diventato ormai un enorme cimitero.

E' strage di poveri dallo Zimbawe alle Filippine all'Afghanistan mentre deraglia il treno dei rifiuti verso la Germania.

Vai in stazione, prendi il biglietto, sali sul treno. E' difficile sapere quando parte; l'orario di arrivo è tutto un enigma...

Così mille altre cose.... Vicino e lontano è davvero un caos crescente e noi corriamo il rischio di abituarci a tutto: alle stragi come alle quotidiane disfunzionalità.

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