Con la nomina di Paolo Ferrero a segretario, Rifondazione Comunista ha concretamente scelto, a mio avviso, la strada più veloce per il proprio funerale. Paolo Ferrero, pinerolese come me, è un militante generoso e convinto che mi sembra l'uomo più adatto a diventare il becchino di Rifondazione. Le buone intenzioni, i propositi generosi, l'inclinazione all'ideologia e la nostalgia in politica possono giocare dei brutti scherzi. Eppure questo congresso ha anche aperto un sentiero liberatorio. Infatti l'altra parte di Rifondazione ha deciso di ritornare a fare la politica possibile, senza rinchiudersi nel ghetto dei puri e dei forti. Questo è in prospettiva l'esito positivo di questo congresso per molti militanti di base, davvero preziosi nelle lotte sul territorio. Sarebbe una perdita enorme per tutto il centro sinistra se queste intelligenze e queste energie andassero disperse. La proposta di Nichi Vendola permette e facilita questa prospettiva valorizzante.
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