martedì 30 settembre 2008

"NEGRO": SUCCEDE A PARMA

Ma domani questi sette vigili ( direi piuttosto "pugili" o bulli di borgata) si presenteranno regolarmente al lavoro arrivando da casa loro ? Spero che arrivino dal carcere per un permesso di lavoro e poi rientrino in prigione come soggetti percolosi che possono ripetere il comportamento delittuoso se vedono un altro nero.
I fascisti, i violenti e gli sfasciatutto di ogni genere si sentono protetti da  chi governa. Questa è la ragione di tanto razzismo quotidiano. Bisogna dirselo per l'ennesima volta e poi scendere in piazza per solidarizzare.

UNA LARVATA DITTATURA

Facciamo l'ipotesi che ci sia al potere un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione. Non vuole fare la marcia su Roma ma vuol istituire una larvata dittatura… Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. Allora il partito dominante comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. E comincia a favorire le scuole private.

Piero Calamandrei. Discorso al III congresso dell'associazione a difesa della scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950. (da Internazionale)

BOLIVIA

La situazione in Bolivia si fa invivibile e il rischio del colpo di stato è tutt'altro che evitato. I latifondisti delle regioni ricche sfidano il potere del presidente indigeno Evo Morales. Gruppi armati si aggirano un po' ovunque contro il governo e contro i contadini. Chi sta dietro a queste rivolte e a questo caos? La risposta è chiara: gli Stati Uniti e la gerarchia cattolica sono alleati e vogliono eliminare il governo di Morales. La chiesa cattolica è tutta mobilitata da questa gerarchia che è legata a filo doppio ai ricchi del Paese. Lo hanno denunciato sia il presidente Morales sia alcuni piccoli gruppi e alcuni religiosi/e.

COERENZA

"Io sono di sinistra, ma il migliore è Berlusconi ovviamente. È fantastico, irraggiungibile anche perché è il padrone della produzione. Quindi è chiaro che si sceglie il posto più bello nel momento più giusto, si ritaglia camei dove e come vuole, invade più schermi contemporaneamente" (Riccardo Scamarcio).

L'ITALIA CHE NON C'E'

Fino a quattro giorni fa ero a Valencia e non sono riuscito una volta a trovare Repubblica. L'ho cercato nel centro, in dieci edicole. Arrivano solo Il Corriere della Sera e Il Giornale, mi ripetevano gli edicolanti. Già... siamo piuttosto malconci...se non arrivano altri quotidiani dall'Italia, altre voci. Ma il peggio è che, nel poco tempo che mi rimaneva dopo gli impegni presi, leggendo El Pais mi sono accorto che L'ITALIA NON C'E'. Tre righe su Alitalia e quindici  su Valentino Rossi ... Anche il papa è ridimensionato ... Quest'ultimo fatto non è male.

VERONESI: OSPEDALI PUBBLICI

"Mi sono sempre battuto perchè gli ospedali rimanessero pubblici. Chiamare azienda un ospedale è un errore: l'azienda deve fare profitto, l'ospedale deve fare salute. L'ospedale del futuro deve essere centrato sul paziente, non sul medico. Occorre poi un piano nazionale per rendere gli ospedali più tecnologici" (Umberto Veronese, al Festival della Salute, Viareggio 28 settembre).

STAINO SU L'UNITA'

Berlusconi sta con Bush ma imita Putin ... Per fare la sintesi del peggio di entrambi.

UN LIBRO PREZIOSO

Riporto da ADISTA la segnalazione di un libro prezioso.
Giuseppe Barbaglio - Luigi Commissari, I Salmi. Testo poetico, esistenza vissuta, Dehoniane, Bologna, 2008, pp. 300, euro 23 (via Nosadella 6, 40123, Bologna; teI. 051/3392611; e-mail: ced-amm@dehoniane-it; internet: www.dehoniane-it).
Tutti i 150 salmi della Bibbia in una traduzione rigorosa e poetica curata da Luigi Commissari e dal biblista Giusepppe Barbaglio, scomparso lo scorso anno. Si tratta dell'agggiornamento di una precedente versione pubblicata dalla Morcelliana nel 1972. Cosa c'è di nuovo? Il tentativo, scrive Commissari nella presentazione, di "considerare un testo, in particolare un testo poetico, quale brano d'esistenza vissuta", "tener ferma una sicura fedeltà, ma pur senza tradirla, osare anche, in un modo che ha dell'arcano, un superamento entro una soggettività nuova, entro una nuova umanità".
 
 

CORRADO E IL DIAVOLO

Era un'autorità demonologica ... Sapeva tutto sul diavolo ... I suoi libri sono di un umorismo straordinario, scritti certamente con piena convinzione. Monsignor Corrado Balducci è morto nella sua casa romana in 20 settembre. Era nato come l'esorcista vaticano e sosteneva che il demonio modernizzandosi amava manifestarsi attraverso la musica rock. Egli fu uno degli autori del "Rituale per esorcisti" che la Santa Sede pubblicò nel 1999. Aveva 85 anni, in larga parte trascorsi ad occuparsi di diavolerie... Questo succede purtroppo in questa chiesa cattolica romana ...

HONDURAS: UNA SVOLTA?

 
 Cresce a piccoli passi, senza bruciare le tappe, ma a ritmo costante e con fierezzza: I'Alba - significativo acronimo che sta per Alternativa bolivariana delle Americhe, il modello di integrazione fondato sui principi della cooperazione, della solidarietà e della complementarità, in contrapposizione ai trattati di libero commercio, (v. Adista nn. 59 e 80/05; 36 e 49/06; 23, 31 e 33/07; 32 e 44/08) - si arricchisce di un nuovo Paese membro, I'Honduras, la cui incorporazione segue quelle di Venezuela, Cuba, Bolivia, Nicaragua e Dominica. Si tratta, senza dubbio, dell'adesione più sorprendente, per quanto I'Honduras fosse già membro osservatore dell' Alba, oltre che di Petrocaribe (il programma di cooperazione energetica promosso dal Venezuela, che consente ai Paesi dell' area centroamericana e caraibica di ottenere il petrolio a prezzi stracciati): pochi, infatti, avrebbero scommesso sulla svolta progressista del presidente Manuel Zelaya €su cui peraltro c'è chi nutre dei dubbi, al di là di alcune significative decisioni come la nomina, per la prima volta, di un ambasciatore a Cuba - il che spiega, anche, la rabbiosa reazione della destra, preoccupata dello sgarbo che tale decisione comporta nei confronti del potente vicino nordamericano, di cui I'Honduras è il primo socio commerciale in Centroamerica. L'Honduras aveva già sperimentato i benefici dell' Alba, oltre alla somministrazione sicura di petrolio a condizioni di pagamento vantaggiose: "Migliaia di honduregni di scarse risorse - ha spiegato a Prensa Latina la deputata del partito di Unificazione Democratica Doris Gutierrez - sono stati operati gratuitamente in Venezuela e molti figli di contadini hanno ottenuto borse di studio in questo Paese sudamericano". Ma dall'adesione piena all'Alba Zelaya si attende sicuramente di più, come ha spiegato nel suo discorso alla cerimonia di ufficializzazione dell'accordo, il 25 agosto scorso, alla presenza dei presidenti Hugo Chavez, Evo Morales e Daniel Ortega e del vicepresidente cubano Carlos Lage. Con tale accordo, ha spiegato il presidente, crescerà la cooperazione medica offerta da Cuba e si rafforzerà la lotta contro I'analfabetismo: "Vi sarà un programma di alfabetizzazione in maniera che in 14 mesi non vi sia più nessuno che non sappia la differenza tra imperialismo e socialismo". "Oggi - ha aggiunto - questo governo si è collocato al centro-sinistra ma, poichè alcuni hanno affermato che è rischioso parlare di centro-sinistra, ho detto loro: togliete pure il centro, se credete che sia un pericolo".
 
 
 
 

THOMAS E IGOR

Sono due simpatici e creativi giovani omosessuali di Verona che ho conosciuto ben oltre un anno fa. Ora con loro e con altri amici siamo in cammino verso la celebrazione del matrimonio. Gli amici stanno già preparando l'incontro. Thomas e Igor verranno ancora a Pinerolo per preparare la celebrazione di domenica 9 agosto 2009. Hanno costruito una bella rete di amici e di amiche ... E' l'amore che contagia ...

1° OTTOBRE: SANTHIA'

Mercoledì 1° ottobre dalle 12,30 alle 14,30 incontro un gruppo interessato ad un approfondimento su "Le teologie della liberazione".

lunedì 29 settembre 2008

SE NEMMENO IL VATICANO CI CREDE.......

Dal Blog “San Pietro e dintorni” del vaticanista Marco Tosatti su “La Stampa” del 17.09.2008
La Congregazione della Fede minaccia di scomunica il consigliere spirituale dei "veggenti"


Il Vaticano ha autorizzato “severe misure precauzionali e disciplinari” nei confronti di frate Tomislav Vlasic, un francescano che ha svolto per lungo tempo la sua attività a Medjugorje e che è stato definito “leader spirituale” dei veggenti della cittadina bosniaca.

La Congregazione per la Dottrina della Fede ha inviato una lettera al vescovo di Mostar, Ratko Peric, per informalo che è in corso un’indagine sul religioso, e gli ha chiesto di informare “per il bene dei fedeli”, la comunità sulla situazione canonica del sacerdote bosniaco.

Lo stesso vescovo, in una dichiarazione posta sul sito della diocesi, ha dichiarato che frate Vlasic è sotto inchiesta “per la diffusione di dubbia dottrina, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza verso ordini emanati legittimamente”.

Frate Vlasic è stato confinato in un monastero in Italia, dopo che si è rifiutato di collaborare con gli inquirenti e invece giustificandosi “citando la sua zelante attività” nel dar vita a comunità religiose e nel costruire chiese nell’area di Medjugorje.

A frate Vlasic è stato imposto di tagliare ogni contatto con la comunità “Regina della Pace”, che ha fondato, o con i suoi avvocati senza permesso dei superiori.

Non può fare apparizioni pubbliche, predicare o ascoltare confessioni, e gli sarà chiesto di pronunciare una solenne professione di fede cattolica. Se viola qualcuna di queste proibizioni sarà scomunicato.

Il vescovo Peric ha scritto che “Frate Vlasic è avvertito che in caso di testardaggine, avrà inizio un processo giuridico penale con l’obiettivo di infliggere sanzioni più dure, non esclusa la dismissione, tenendo presente l’ipotesi di eresia e di scisma, così come di atti scandalosi contra sextum (il sesto comandamento) aggravati da motivazioni mistiche”.

Frate Vlasic è stata una delle figure chiave nella promozione delle apparizioni a Medjugorje. Frate Vlasic è il secondo consigliere spirituale dei veggenti sospeso dal ministero.

NON C'E' DA STUPIRSI

- Vista la conclusione cui si è arrivati su ALITALIA, possiamo dire che prima c'era Air France ora c'è Aria Fritta. Berlusconi ci garantisce che voleremo bene ...
- Persino Sarkozy si è accorto che al capitalismo vanno date regole precise: in Italia la notizia non è ancora giunta, almeno alle orecchie del premier.
- Ronaldinho non prende solo vitamine: preferisce la "neve", quella che si trova anche d'estate e in pianura. Sono marci questi atleti e noi li pompiamo, paghiamo anche loro la droga. Li osanniamo come eroi e dimentichiamo che sono tossicodipendenti di lusso.
- Grande stupore per i fatti di Finlandia, ma vivere armati è un grande rischio. Ogni 100 abitanti, in Finlandia, 56 sono armati. Occupa il terzo posto dopo USA (90 su 100) e Yemen (61 su 100). Leggo su Il Corriere della Sera del 24 settembre che in Finlandia sia a scuola che al catechismo si riceve una educazione militare...

UN PRETE ORIGINALE ANTIDOPING

VARESE - Non c'è solo l'incubo doping a tenere in apprensione i tifosi del ciclismo, ma anche le minacce di un gruppo di sedicenti <<Gap Insubri d'Insubria». Che nei giorni scorsi, hanno sparso volantini per Varese, istigando la popolazione a mettere chiodi e puntine sotto le ruote dei ciclisti. Mentre i mondali di Varese iniziavano aI "Cycling stadium" la Digos andava a fare visita  a quello che viene ritenuto il mandante delle minacce: un sacerdote di 68 anni, don Luigi Del Torchio, ex cappellano del manicomio cittadino. Il sacerdote, secondo la procura, aveva realizzato i volantini e ne aveva anche ordinati aItri mille a una stamperia. GIi inquirenti, stanno ora cercando di chiarire chi Ii distribuisse. L'uomo è indagato per istigazione a delinquere e procurato aIlarme. "Sono  da sempre un tifoso del cicIismo - si giustifica l'indagato - e soffro nel vedere come il doping lo abbia rovinato. Avevo anche pensato di mettere degIi striscioni, scrivendo "Una cosa  sola aI comando, il suo nome è cocaina''.
 
 

I SIGNORI DEI PALETTI

I vescovi italiani si accorgono che una legge sul testamento biologico forse sarebbe utile. Ma la relazione del cardinale Bagnasco è talmente fatta di avvertimenti e di condizioni che sembra una medaglia a due facce. I vescovi hanno la cultura dei paletti. Vogliono precise garanzie che sostanzialmente non si innovi nulla, cioè auspicano una legge di pura facciata. Vi conosciamo, illustri costruttori di paletti ...

IN AFRICA OCCIDENTALE: BENIN

Leggo oggi 23 settembre su un quotidiano di Valencia che in Africa vendono dei bambini come schiavi per 10 euro. Xaquin Lopez, che firma l'articolo, scrive che "L'alfabetizzazione e la scolarizzazione sarebbero i primi passi per eliminare questa pratica". Inoltre "Questo è il paese africano che un maggior numero di ONG, ma è impossibile lottare contro la schiavitù". In questa civilissima Spagna, mi suggerisce un confratello, esiste una incivilissima legge che permette di fumare ovunque (di fatto nessuno pensa che tu non fumi e ti fumano addosso da ogni parte) e molti si fumano anche 10 euro al giorno, il "prezzo" di uno schiavo. Così va il mondo. Zapatero, sul fumo nei locali pubblici ... datti una mossa!! Oltre ai diritti di gay e lesbiche esistono i diritti dei non fumatori.

AUMENTO PRIVILEGIATO

Sul Corriere della Sera del 25 settembre, a firma di Lorenzo Salvia, si legge questa sconcertante notizia che è emersa per iniziativa dei radicali e di una insegnante.
" Un professore di religione guadagna più di un professore di italiano. E anche di uno di matematica, oppure di storia, di inglese, insomma di una delle qualsiasi materie obbligatorie nella scuola italiana. Lo dice la legge, anzi l'interpretazione della legge che per anni è arrivata dal ministero della Pubblica istruzione. Solo agli insegnanti di religione, durante il precariato, è riservato un aumento dello stipendio del 2,5 per cento ogni due anni. Non un patrimonio, certo. Ma dopo otto anni, rispetto ai loro colleghi di altre materie, guadagnano 130 euro netti al mese in più. Stesso lavoro, stipendio diverso: una differenza ingiustificata e dal "profilo di tutta evidenza discriminatorio" secondo una sentenza del tribunale di Roma che potrebbe aprire la strada ad un risarcimento danni di massa. E creare qualche problemino alle casse pubbliche che già di loro non sono messe benissimo.
A fare causa è stata Alessandra Rizzuto, insegnante di diritto con incarico annuale in una scuola superiore della Capitale. Il suo avvocato, Claudio Zaza, sosteneva il carattere discriminatorio proprio di quello scatto automatico previsto solo per i professsori di religione. E il giudice del lavoro gli ha dato ragione, condannando it ministero della Pubblica istruzione a risarcire la professoressa. con 2611 euro e 36 centesimi, cifra calcolata sommando gli aumenti che avrebbe avuto insegnando religione."
 
 

sabato 27 settembre 2008

L'ITALIA NEL MONDO

A che punto ci stanno portando questi governanti ex-piduisti… Lo dice bene questo trafiletto comparso su L?Unità del 18 settembre.

"Dobbiamo fare un piccolo atto di umiltà e prendere atto del fatto che non contiamo più nulla. L'Italia è un paese che è stato cancellato dagli schermi radar del mondo. Con l'eccezione del nostro passato, se arrivasse un tsunami e non ci fosse più l'Italia, nessuno se ne accorgerebbe". Così il presidente del gruppo Cir, Carlo De Benedetti, intervenendo al convegno dell'Aspen instituite sulle relazioni tra Italia e Israele. "Recentemente – ha proseguito De Benedetti – sono stato negli Stati Uniti e per la prima volta da anni nessuno mi ha chiesto nulla su cosa accade nel nostro paese". Secondo De Benedetti l'arretramento dell'Italia a livello internazionale dipende "un po' dall'allargamento del mondo e un po' dal fatto che nessuno si è posto il problema di cosa l'Italia vuole fare da grande in un mondo che è cambiato".

RASSEGNAZIONE: CHE DISGRAZIA

Malpensa: si parte per Valencia. Oscar, Fiore e io guardiamo l'orario che sappiamo a memoria. Poi guardiamo l'uscita ... e poi, dopo il "trasferimento" comincia il gioco in questa domenica 21 settembre 2008. Partiremo con un ritardo di un ora e trentacinque minuti. La musica non cambia di molto per altri aerei di cui registriamo la prossima partenza. E' sempre così, in aereo e in treno. Ma l'aspetto che mi fa più riflettere è quello dei viaggiatori: tutti rassegnati ... Si accetta tutto come normale: le voci "metalliche" annunciano i ritardi, i cambiamenti, le soppressioni e la gente rassegnata ascolta, mugugna, tace. Ci siamo abituati/e a sopportare un po' di tutto. Se sei in treno, la puntualità è un'eccezione e il bagno sudicio è la regola. La carta te la devi portare da casa. Il finestrino rotto e lo spiffero che ti perseguita sono all'ordine del giorno. Sul sedile ben spesso devi mettere un tappetino perchè non si appicichi qualcosa ai pantaloni... Vuoti di birra e simili rendono sgradevole e disordinato lo scompartimento... Ora è ben comprensibile perchè in Italia sopportiamo persino Cicchitto e Berlusconi. Vai in chiesa e ti devi sopportare l'ultima circolare di Bagnaso. Almeno la televisione puoi tenerla spenta: il che è già un gran bene. Forse possiamo cominciare a non sopportare più tutto e a ingoiare qualche rospo di meno. Si può, si deve. Scrivere, dire, domandare, interpellare, denunciare. Qualche modo per farci sentire, da singoli e come associazioni, esiste e tocca a noi farne buon uso.

IL BENE E VERONESI

"Direi che il bene è donna. La scienza ci insegna che l'aggressività è un istinto distruttivo tipicamente maschile. Non è un caso se sono in prevalenza maschi i teppisti allo stadio, la maggior parte dei terroristi, i boia che impiccano e tagliano le teste. Nessuna donna ha mai acceso un rogo per bruciare una strega".
Umberto Veronesi, "L'ombra e la luce", Einaudi

INSEGNAMI

Insegnami a intraprendere un nuovo inizio,
a rompere gli schemi di ieri,
a smettere di dire a me stesso
"non posso" quando posso,
"non sono" quando sono,
"sono bloccato" quando sono totalmente libero.
 
Rabbino Nachman di Brazlav 

LA CONVERSIONE

La contropartita della gioiosa proclamazione del Vangelo è I'esigenza  della conversione. Convertirsi è più che fare atti di devozione. E' cambiare il senso della vita alla luce della realtà di Dio. E' I' atteggiamento permanente di identificare la presenza di Dio nella storia personale e collettiva. Questo atteggiamento nasce solamente se abbiamo un incontro vivo con Dio, se ci apriamo con fiducia a Lui. Allora di fronte ad ogni avvenimento possiamo domandarci: come può essere questo un segno di Dio per me? Cosa vuole comunicarmi Dio con il tale e talaltro avvenimento? .. E' opera della fede viva cercare continuamente iI disegno di Dio nei cammini della storia. Oggi la grande sfida è questa: come vedere Dio nei milioni e milioni di emarginati dai processi sociali, di disoccupati strutturali, di esclusi dal movimento della globalizzazione? La conversione consiste nel tentare di cambiare questa realtaà a partire dalla fede nel Dio del Regno, a partire dal Dio che ascolta il clamore che viene dalla Terra, a partire dalla solidarietà umana minima.
 
Leonardo Boff
 
 

UN UOMO CHE SI AZZARDA A PENSARE

Gerusalemme è "un bel posto per morire, un brutto posto per un moribondo" dice Carlo Maria Martini alla giornalista Lola Galan che è andata a trovarlo a Gallarate, nella residenza medica dei gesuiti dove da pochi mesi il cardinale combatte i progressi del Parkinson, assistito da un logopedista che gli sta "insegnando a parlare di nuovo". La malattia gli ha imposto di lasciare la Città Santa e di ritirarsi nella provincia lombarda. Negli stessi giorni esce in Germania il suo nuovo libro, Colloqui notturni a Gerusalemme, testamento spirituale e personale di un uomo che a 81 anni è I'ultima grande voce progressista della Chiesa. L'anti-ratzinger che più d'uno considerava l'antagonista di Benedetto XVI nell'ascesa al soglio pontificio. Tuttavia, scrive Galan, "Martini si presentò al conclave appoggiandosi a un bastone. Nel metalinguaggio vaticano quel bastone significava "non eleggetemi, sono ammalato". Leggere Martini è sempre un'esperienza di riconciliazione tra opinioni anche molto distanti. D'altra parte è questo il lemma che scelse per lo scudo cardinalizio: "Amare la parte avversa per amore della verità". Si esprime qui di nuovo su temi di dibattito contemporaneo: parla del rifiuto dell'accanimento terapeutico, ammette la possibilità della ricerca su ovociti prima della divisione delle cellule. Sull'omosessualità dice: "Conosco coppie omosessuali, uomini molti stimati e attivi nella società. Non mi sarebbe mai venuto in mente di condannarli, nè mi è stato chiesto di farlo". Con soave erudito colpo di bisturi concede due parole sul libro di Benedetto XVI, Gesù di Nazareth, pubblicato I'anno scorso: "Un libro gradevole, anche se si vede chiararnente che I'autore non ha studiato direttamente i testi critici del nuovo testamento". L'autore, il Papa. Ignazio Marino, il chirurgo oggi senatore del Pd, tra gli ultimi a fargli visita a Gerusalemme, racconta della loro visita al Santo Sepolcro oIle sette del mattlno, In assoluta solitudine. Martini a far da guida tra i resti archeologici e poi fino al benzinaio, a fianco dell'lstituto biblico, dove, "si beve il miglior espresso della città". "E' semplicemnte  un uomo che si azzarda a pensare", dice Marino di lui. Si azzarda a pensare. Bello, rischioso. A Milano, nella vita frenetica della metropoli, predicava il silenzio e chiedeva aIle migliaia di fedeli che accorrevano a messa che si concedessero una pausa nelle loro vite. Un momento di attenzione a se stessi, un contrappunto di meditazione, un controtempo. Pausa, silenzio. Poi andava in periferia a occuparsi di un vecchio solo, di una piccola storia marginale, di gente qualunque.
 
(Pubblicato su Repubblica delle donne 2 agosto - Concita De Gregorio).
 
 

venerdì 26 settembre 2008

OBAMA

"Il retaggio della discriminazione, e i casi attuali di razzismo, ance se meno evidenti rispetto al passato, sono reali e devono essere affrontati con i fatti: investendo nelle nostre scuole, facendo rispettare le leggi sui diritti civili, assicurando equità nella giustizia, fornendo mezzi di ascesa sociale e opportunità".

Barak Obama, Sulla razza, Rizzoli

DUE PICCOLI PROFETI

Riporto da ADISTA del 6 settembre questa pagina di stimolante profezia.
 "Voi vescovi avete difeso persone che hanno sempre mantenuto il popolo in condizioni di povertà, ricorrendo ad ogni mezzo per confondere, ingannare, connquistare adepti e bloccare un processo a cui hanno dato inizio le maggioranze povere, che chiedono una nuova Bolivia, madre-patria per tutti, e l'accesso alle terre e ai beni comuni".
 Così scrivono, in una lettera all'episcopato boliviano, due Piccoli Fratelli del Vangelo di p. Foucauld, Patricio e Jose Luis, indignati tanto dalle mancate reazionidell'episcopato riguarrdo alle dichiarazioni del card. Julio Terrazas, il quale aveva messo in dubbio l'esistenza di un regime di moderno schiavismo nei latifondi del Chaco boliviano (v. Adista nn. 33 e 37/08), quanto dai silenzi rispetto all'incostituzionale condotta delle oligarchie. I due religiosi conteestano ai vescovi la ricerca ad ogni costo della comunione all'interno della Conferenza episcoopale, ricordando come sia necessario mantenere tale comunione innanzitutto con i poveri, seguendo le orme di quei grandi pastori e martiri latinoamericani che non hanno esitato, in difesa degli oppressi, a prendere "le distanze dai propri fratelli nelle rispettive Conferenze epiiscopali". Proprio il contrario, denunciano i Piccoli Fratelli, di quanto stanno facendo i vescovi della Bolivia: "Ci avete fatto .assistere allo scandalo di una comunione episcopale che ha lasciato le pecore in balia dei lupi". .
 
 

giovedì 25 settembre 2008

PUBBLICANI E PROSTITUTE

Commento alla lettura biblica - domenica 28 settembre 2008

Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: "Figlio, và oggi a lavorare nella vigna". Ed egli rispose: "Sì, signore;" ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: "Non ne ho voglia"; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre? Dicono: "L'ultimo". E Gesù disse loro: "In verita vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli (
Matteo 21, 28-32)


Il contesto polemico in cui è inserita questa parabola dei due figli dissimili è ben evidente. Gesu, nei versetti 23-27 che precedono, si trova a confronto con I'incredulità dei sommi sacerdoti e degli anziani del popolo.

La parabola, che in Matteo è riferita a loro, non perderebbe nulla del suo vigore, anche se fosse "nata" in un ambito diverso, cioè rivolta ai discepoli o alla gente.

Il
redattore esaltando la fede di peccatori e prostitute rispetto ai sommi sacerdoti e agli anziani, nel versetto 32 ha espresso la punta più alta della sua rovente accusa contro le autorità giudaiche. Non mi soffermo sulla questione delle tre varianti testuali, ma riporto il testo piu solidamente documentato.
Una contrapposizione
La parabola ci è narrata in modo da far risaltare la contrapposizione: il primo figlio dice di si, ma poi non va, mentre il secondo dice di no e poi va nella vigna.

Due frasi simmetriche, ma con una variante "sostanziale" che interrompe il ritmo della seconda: "dopo averci ripensato" , "pentitosi". Il secondo figlio si caratterizza per questo particolare che viene menzionato con grande rilievo: ci ripensa. "Un si iniziale si trasforma in un no, mentre un no iniziale si trasforma in un si" (H. Weder).

Sembra che proprio questo ripensamento occupi un posto centrale nella parabola e apra la via ad un profondo movimento interiore.
Dal no al sì
Dunque, si può passare da un no ad un si! Non debbo considerare i "no" miei e di altre persone come posizioni immodificabili, come catene indistruttibili.

Nella prassi del regno di
Dio, cioè sotto lo sguardo di Dio, esiste la possibilita di "ripensare", di andare oltre i nostri no, di liberarci dalla prigionia dei nostri rifiuti. La strada è aperta.
Dio ci chiama oggi, attraverso la voce di Gesù, a lavorare nella sua vigna. Dio non condanna coloro che fanno fatica a credere, che esitano, che hanno paura a dire di si: "Queste esitazioni, queste resistenze sono umane, soprattuttto davanti ad un appello che disturba e che costa; è normale domandarsi se ne valga la pena ... E' dunque permesso non credere subito, non impegnarsi immediatamente, avere paura ... L'essenziale è non far tacere l'appello" (Robert Grimm).
Oggi
Questa piccola parola "oggi" va messa nella dovuta evidenza: "Noi ascoltiamo la parabola oggi, qui ed ora: essa ci raggiunge là dove siamo; fa irruzione nella nostra vita in questo "oggi", come se tutto il resto fosse cancellato: quel passato che è appunto fatto di esitazioni, rinnegamenti, compromessi e peccati ... che alimentano i nostri sensi di colpa" (R. Grimm).

Dio è Colui che ricomincia sempre con noi:
"Se mi hai detto mille no nel tempo passato, ebbene oggi puoi dirmi di si. Io non sono un Dio contabile, ma il Dio che chiama oggi".

Sovente il pesante zainetto dei nostri no del passato non ci permette di gustare questo dolcissimo invito, questa breve parola liberatoria e promettente: "Va' oggi nella mia vigna a lavorare".

Molto spesso non ci perdoniamo i nostri no e cosi il nostro cammino è bloccato. Rimaniamo prigionieri dei nostri errori.
Dal sì al no
Ma in questa parabola c'è anche un chiaro monito a chi dice di si a cuor leggero e poi lo trasforma in un "no" nei fatti. Nessuno può riposare sugli allori: se il "si" non viene concretizzzato può tradursi in un no.

Ogni giorno mi è chiesto di decidere, di rispondere. Non posso farmi bello dei "si" di un tempo. Tutto dipende dal fatto che io oggi vada o non vada a lavorare nella vigna.

Signore che cammini con noi, grazie della bontà con cui mi aspetti oggi nella Tua vigna. Tu sei quel meraviglioso "padrone ingiusto" che non conteggia le ore (Matteo 20,1-16).

Tu conosci quante volte ho detto di no, quante volte ho detto "ni", quante volte ho esitato. La Tua chiamata percorre anche il mio oggi, aldilà dei miei no di ieri e delle mie incertezze di domani.
Pubblicani e prostitute
Ma sarà bene che non concludiamo la nostra riflessione senza lasciarci interpellare dalla "cruda rivelazione" dell'ultimo versetto: "Vi assicuro che i pubblicani e le prostitute vi precedono nel regno di Dio...".

Questa "stoccata" finale va presa sul serio. Noi, quelli che sono un po' di casa nella vigna, a volte finiamo col crederci i figli prediletti del regno ... e ci collochiamo come di diritto tra i buoni, i religiosi, quasi i "titolari" della vigna.

Credo che Dio ne abbia proprio abbastanza, che non ne possa più di noi bravi credenti. Siamo così monotoni, sicuri di noi, ripetitivi, fasciati di virtù che l'appello del regno di Dio non sta dove l'hanno individuato le gerarchie, ma dove vivono, lottano, sperano e pregano le "prostitute e i pubblicani", i/le maledetti/e della nostra società, i nuovi lebbrosi, i rom, gli stranieri.

Anzichè ascoltare il Concistoro dei cardinali o il sinodo dei vescovi o le prediche moralistiche della castissima Carfagna, è meglio leggere "Le ragazze di Benin City" di Isoke Aikpitanyi o il libro "Bianco e nera" di Federico Bollettin (Edizioni Gabrielli).

Dio parla ancora e ci invita ad andare oggi nella vigna. Dio ci parla attraverso le pietre scartate, le persone oppresse. E sono voci che arrivano davvero dall'interno della vigna.

L'ARIA CHE TIRA

"Le leggi attuali sono di difficile applicazione e le contravvenzioni non hanno alcun effetto, soprattutto se i sanzionati sono cittadini stranieri. Quello che mi piacerebbe avere è una polizia personale e carta bianca".
Giancarlo Gentilini, prosindaco di Treviso
Ansa 10 settembre

SUCCEDE A TREVISO

Respinge le critiche di Avvenire che lo aveva bollato come "l'anima più becera della Lega" per aver invocato, alla festa del Carroccio di Venezia, una rivoluzione "contro nomadi e moschee" e anzi dice di parlare "con cognizione di causa".

Continua il botta e risposta tra il quotidiano della Cei e il vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini che, ieri, si è scagliato di nuovo contro i preti pro-moschee.

"Si sono messi contro la volontà popolare – ha detto – se si prosegue in questa libertà sfrenata, la Chiesa rischia di essere spazzata via".

ATEISMO MILITANTE

Riporto da L'Unità del 23 agosto questa informazione e questa riflessione di Roberto Cornero. Una lettura amena che, anche per la sua banalità non ha nessun effetto negativo sui credenti.
 "Uscito da poche settimane, è subito entrato in classifica. Sarà merito del titolo accattivante; Il libro che la tua Chiesa non ti farebbe mai leggere, fatto sta che questo volume curato da due divulgatori americani, Tim C. Leedom e Maria Murdy (Newton Compton, pp. 590, euro 12,90),è solo I'ultima di una serie di opere volte a contestare alle radici la religione cristiana (cattolica in particolare), di cui vengono messi in luce crimini e misfatti. Pensiamo a libri come quelli di Piergiorgio Odifreddi, Perchè non possiamo essere cristiani (Longanesi) o anche a titoli tradotti dall'estero come Dio non è grande. Come la religione avvelena ogni cosa.. (Einaudi) di Christopher Hitchens, L'illusione di Dio. Le   ragioni per non credere (Mondadori) di Richard Dawkins, professore a Oxford, o il fortunato Trattato di ateologia (Fazi) di Michel Onfray.
C'e da chiedersi, preliminarmente, da dove venga questa ondata di pamphlet laicisti, dai toni duri e risentiti. La risposta è, credo, abbastanza semplice: in un momento storico in cui le religioni rialzano la testa, soprattutto nelle loro frange piu fondamentaliste, i laici si sentono in dovere di combattere tali recrudescenze di fanatismo e di intolleranza con le armi della ragione e del libero pensiero. Peccato però che i toni usati e gli argomenti proposti non sempre colgano nel segno, e anzi rischiano di produrre qualcosa di simile a ciò che si vuole contrastare, cioè una sorta di intolleranza razionalista e atetistica. In altre parole, è evidente che non si può affrontare la diiscussione dei temi religiosi, che ineriscono la fede, con gli strumenti della ragione e della logica eretti a loro volta a dogmi. Papa Giovanni Paolo II aveva intitolato una sua importante enciclica Fides et ratio per mostrare come questi due ambiti si integrino a vicenda: e questo è stato per secoli lo sforzo del cattolicesimo, da San Tommaso in poi. Anche l'attuale Pontefice, Benedetto XVI, ha piu volte insistito sulla ragionevolezza della fede, cioè sul fatto che credere non sia in contraddizione con il pensare. Però se la religione rispetta la ragione, sarebbe auspicabile che anche il pensiero razionale cogliesse l'alterità del discorrso religioso rispetto al proprio raggio d'azione.  Tuttavia, i libri di cui dicevamo sembrano riscuotere favore di pubblico proprio in virtù dei toni accesi con cui attaccano la religione. C'è, in altre parole, un interesse diffuso, che dal punto di vista editoriale si traduce in uno spazio di mercato, nei confronti di queste tematiche. Evidentemente le istanze poste dalla religione continuano a sollecitare le persone, con le grandi questioni di senso legate alIa vita, alI'esistenza, all'essere al mondo. Tuttavia c'e un ampio risentimento verso una religione, una Chiesa, un'istituzione, che molto spesso, nell'esperienza di molti, si è rivelata dura, autoritaria, incapace di comprensione e di ascolto. Ciò vale, in particolare, per la Chiesa cattolica di oggi, restia a parlare al mondo contemporaneo se non attraverso i suoi no e i suoi diktat.
Il problema, però, è che le armi di questi pamphlettisti appaiono spuntate. I veri credenti sanno che la Chiesa è semper reformanda, affinchè sappia interpretare l'autenticità del messaggio di Cristo al di là degli orpelli mondani, delle sovrastrutture di potere, delle imposizioni moralistiche. Ma un liibro come quello da cui siamo partiti non sposta di un millimetro la Chiesa e neppure la spinge a riflettere su se stessa. E', semmai, un'amena lettura da spiaggia. Non è neanche un saggio, bensi un'accozzaglia di materiali di diversa fonte e provenienza (libri, giornali, Internet...), in cui i curatori si sono divertiti a raccogliere quanto di peggio hanno trovato sull'argomento religione.
Due sembrano essere gli obiettivi principali: mostrare l'irrazionalità della fede, evidenziando contraddizioni e aporie interne al sisterna religioso; porre in cattiva luce tutta la storia della Chiesa, raccontandone abusi e storture. Manca però qualsiasi tentativo di contestualizzazione e di prospettiva storica. Insomma, per affrontare in maniera credibile una critica alIe Chiese e alIe religioni (operazione legittima e di cui anzi oggi si sentirebbe pure il bisogno), sarebbe bene mettere in campo forze intelletttuali di ben altra levatura. "
 
 

STAINO E BORGHEZIO

Borghezio a Colonia alla manifestazione contro gli immigrati: "Dove non arriva la camorra supplisce la lega". Colonia ferma i neonazisti con una grande manifestazione pacifica di popolo. Borghezio, da padano purosangue, grida: "Europa cristiana, mai musulmana". Così si fermano i nazisti: rifiutando la paura e scendendo in piazza.
Scrivo queste note da Valencia e non trovo miglior commento di quello di Novella Oppo che trovo su L'Unità del 21 settembre e che riporto qui di seguito.

"Il razzismo è in primo piano nella cronaca nera come in quella politica (che, purtroppo, sempre più spesso è nera). Leghisti, ex fascisti e berluscones (compresi alcuni sedicenti socialisti), pur dicendo di non essere razzisti, non prendono mai !e distanze dalle piu schifose azioni o dichiarazioni razziste: si limitano a dire che si tratta di tutt'altro. Così, per esempio, uccidere un ragazzo gridandogli sporco negro, non è razzismo. Non è razzismo schedare i bambini rom. E non è razzismo gettare escrementi sul luogo dove deve nascere una moschea. Ma, se non è razzismo, che cos'è? Nessuno lo spiega e non lo ha spiegato, ieri ad Omnibus, neanche il sindaco di Verona, Tosi, al quale la conduttrice Luisella Costamagna chiedeva di condannare Borghezio e la manifestazione nazista di Colonia. Tosi si è Iimitato a rispondere: «Io non ci andrei". Così la Lega minimizza il razzismo e questo sappiamo a che cosa puo portare. E più di tutti lo sanno i tedeschi, che ieri hanno proibito ai vari Borghezio di sfilare, mentre da noi sono al governo. "

mercoledì 24 settembre 2008

IMPARIAMO DAL RUANDA

Repubblica di giovedì 18 settembre ha riportato una notizia interessante circa il numero delle donne parlamentari.

Kigali – Il paese con la maggioranza di donne in parlamento da questa settimana si trova in Africa: è il Ruanda. Qui, la costituzione scritta dopo il genocidio del 1994 assicura alle deputate di sesso femminile una quota minima del 30%, oltre ad un seggio per un deputato disabile e uno per un rappresentante dei giovani. E dopo le elezioni di lunedì scorso, vinte dal Fronte Patriottico già al potere, 44 degli 80 seggi del parlamento di Kigali sono occupate da deputate: più del 55%, rispetto al 48,8 del parlamento precedente.

IL RAMADAN COSTRETTO A NASCONDERSI

Il 12 settembre il professor Renzo Guolo ha pubblicato su Repubblica un articolo da cui estraggo alcuni passaggi:
"Ma esiste la libertà di culto nei comuni amministrati dalla Lega? A guardare quanto accade nel Nordest in questi giorni di Ramadan non sembrerebbe. Tale libertà pare relegata essenzialmente alla sfera privata. Almeno per i musulmani. "Preghino pure, ma a casa loro! A Treviso non si può, vadano in altri comuni, non qui!", affermano perentoriamente prirni e secondi cittadini in cravatta verde del capoluogo della Marca, divenuto città-simbolo dell'intransigenza antislarnica del Carroccio. Da tempo nelle città venete i musulmani sono impediti collettivarnente nel loro esercizio del culto, anche in locali che pure avevano acquistato o affittato. E costretti o all'umiliante pratica della "moschea itinerante", ospiti temporanei di comuni guidati dal centrosinistra, che hanno concesso loro degli spazi. 0 a pregare polemicamente all'aperto, sollevando le dure reazioni dei sindaci-sceriffi.
Dunque, nel delirio quotidiano che demolisce ogni residua sovranità, e autorità, dello Stato centrale a favore del nuovo, e invasivo, autoritarismo disciplinare locale, i sindaci leghisti decidono anche se gli appartenenti a una confessione possono o meno pregare insieme. Incidendo non solo sulla pratica religiosa ma anche sul concreto esercizio delle libertà costituzionali, sancite dagli articoli 3, 8 e 19 della Carta. Omaggio estremo al nuovo "federalismo religioso", ispirato alla nostalgia, regia e littoria, dei "culti ammessi". Un'interpretazione, quella del "tutto il potere ai sindaci" in materia di culto, sposata anche dal ministro dell'Intemo. Maroni ha adottato formalmente un basso profilo, preferendo rivendicare a sè le sole competenze in materia di ordine pubblico sulla "questione islamica".
Certo, nessuno. può obbligare un comune a adibire uno spazio a luogo di culto. Formalmente il diniego è possibile perchè la legge urbanistica consente ai comuni di individuare le zone che possono  ospitare tale luoghi. Uno strumento nato come elemento di pianificazione territoriale in una società non ancora pluralista dal punto di vista religioso, e divenuto così il grimaldello con cui si impedisce l'esercizio di una libertà costituzionale. 
La seconda confessione per numero di fedeli in Italia - un milione e trecento mila persone , numeri destinati a crescere - , senza tutele a causa della mancanza di un'intesa con lo Stato e di una legge sulla libertà religiosa, sempre più lontane in questa legislatura ostaggio del Carroccio, incontra, così, seri ostacoli all' esercizio del culto. Con una serie di conseguenze  destinate a generare tensioni."
Dunque, per i padani le regole sono chiare: questi musulmani lavorino ancora di più, preghino di meno e, soprattutto, stiano zitti e obbedienti. Il tutto in barba alla Costituzione.
 
 

MOSCHEE

Andrea Tarquini ha documentato su Repubblica del 4 settembre un fatto molto positivo che merita sottolineare:
"In un'Europa investita da tensioni etnico-religiose e da venti di intolleranza, la Germania da un esempio di volontà di convivenza multiculturale tra le fedi. La cattolicissima Colonia, città natale del padre cristianoconservatore della democrazia, Konrad Adenauer, ha detto sì alIa costruzione della nuova grande moschea della città. E' una mano tesa ai musulmani, con cui il borgomastro cdu Fritz Schramma, favorevole alIa moschea, ha vinto contro il suo partito: hanno votato sì al luogo di culto islamico i socialdemocratici, i liberali, la sinistra radicale e i verdi. Contro si sono espressi nel consiglio comunale quasi tutti i compagni di partito di Schramma e i populisti di destra del movimento Pro Colonia. Invano:l' appello del borgomastro, «diamo un esempio di tolleranza della nostra cattolica città, lasciamo costruire un adeguato luogo di preghiera ai 120 rnila concittadini di religione musulmana», ha vinto.
E' una decisione importante, e incoraggia un forte trend già in atto. Nella patria di papa Ratzinger e di Martin Lutero si costruiscono sempre piu moschee, quante in nessun altro paese cristiano. I tre milioni e mezzo d'immigrati musulmani in Germania, che nel 1990 avevano a disposizione appena tre moschee con cupola e minareto, oggi ne hanno già duecento. E piani e investimenti per costruirne altre 184 nei prossimi anni sono già pronti. Tra tutte, la nuova moschea di Colonia - la città il cui Duomo è simbolo del cattolicesimo tedesco - sarà la piu grande, la piu rappresentativa."
 
 

QUANTO VALE UNA VITA

"Sarebbe finita così se Abdul, anziché avere i suoi tratti somatici, fosse apparso come un milanese doc? Occorre maggior rispetto per il ragazzo ucciso, per la sua famiglia, i suoi amici. Se raccolto, questo appello potrà condurre a scavare dentro le cause di questo assassinio. Una vita vale quanto un sacchetto di biscotti".
Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano
commento apparso sul sito della Diocesi http://www.chiesadimilano.it

LO SBARRAMENTO

Se alle politiche europee del 2009 Berlusconi imporrà lo sbarramento al 5% e impedirà il ritorno alle preferenze, avremo la prova che siamo al regime.
È davvero importante che l'opposizione agisca con compattezza e intelligenza. Sarebbe tragico se Rifondazione tentasse un'impresa solitaria che comporterebbe una enorme dispersione di voti preziosi.

SOTTO IL TAPPETO

Curzio Maltese, su Venerdì del 5 settembre, ci riconduce alla realtà e ci invita a guardare sotto il tappeto... E poi ... come spariscono le notizie ... Quasi come i rifiuti.

"Il modo con cui il governo ha finto di risolvere i primi problemi, l'emergenza rifiuti e il caso Alitalia lascia pochissime speranze suI futuro del Paese. Silvio Berlusconi ha preso per i fondelli gli italiani con successo e senza alcuna seria opposizione. A Napoli e in Campania i rifiuti non sono "spariti" ma sono stati nascosti sotto il tappeto. Le testimonianze dei cittadini campani, inviate ai blog o ai giornali, sono migliaia. In compenso il governo ha fatto sparire le tv, gli inviati dei media, perfino i contestatori. E, naturalmente, le colpe.
Berlusconi ha stabilito che Antonio Bassolino e la Impregilo sono innocenti. La camorra, si sa, non esiste. Bassolino e tanto grato a Berlusconi che ormai sembra I'imitazione di Bondi. E i contestatori, le manifestazioni di massa che per un anno hanno contrastato qualsiasi decisione del governo di centrosinistra? Spariti. Chissà, forse erano davvero organizzate dalla camorra, come sostenevano le questure. In luglio, a manifestare contro I'inceneritore di Acerra c'erano quattro gatti, capeggiati da Alex Zanotelli.
Non fosse per una lettera di Zanotelli, il problema rifiuti sarebbe sparito anche dal mitico blog di Grillo. Per un anno e mezzo, la durata esatta del governo Prodi, il blog del nostro Savonarola ha martellato sui rifiuti ogni giorno. Da quattro mesi, neppure una parola."

FINI IN DIFFICOLTA'

Berlusconi non ha difeso il discorso di Fini e il "popolo" di Alleanza Nazionale è in subbuglio, anzi in una ribellione nemmeno tanto sorda. La Russa e Alemanno hanno fatto un allineamento di facciata, ma le tensioni crescono e gruppi estesi di giovani e meno giovani dichiarano che i valori del fascismo non si toccano. E Salò non è affatto per loro "la parte sbagliata".

RICORDARE

"In Italia c'è chi si è battuto per ridare libertà e dignità ad una nazione (i partigiani, i 600.000 miliardi deportati nei campi di concentramento nazisti, le truppe angloamericane) e chi per riaffermare un dominio assoluto e criminale, ricorse anche a strage di civili e innocenti e deportazioni, cui parteciparono attivamente i militari della Repubblica di Salò".
Associazione nazionale partigiani d'Italia
Ansa, 8 settembre 2008-09-21

martedì 23 settembre 2008

HANS KUNG

Hans Kung, La mia battaglia per la libertà, pagg. 555, euro 28,00

Uno dei teologi cattolici piu importanti e discussi del nostro tempo racconta i primi quarant'anni della sua vita.

In una retrospettiva assai personale, che rievoca la giovinezza in Svizzera, gli studi a Roma e Parigi e il suo primo decennio di lavoro teologico, Hans Kung ci fa vedere come sia diventato un uomo capace di camminare a testa alta e di lottare per la libertà nella Chiesa, anche scontrandosi con la curia e la gerarchia.

Una narrazione vivace e piena di idee, imperniata sulla lotta per un cristianesimo gesuanico non soffocato dal controllo clericale.

Per la libertà, anzichè per l'adeguamento
Per la verità, anzichè per il compromesso

II libro, senza spese di spedizione aggiuntive, può essere richiesto ad ADISTA, tel. 06/6868692; fax 06/6865898; e-mail: abbonamenti@adista.it ; oppure acquistato online sui sito www.adistaonline.it

TRASLOCHI CATTOLICI

Paolo Casicci su Venerdì 19 settembre riporta queste informazioni. Il fenomeno è nazionale.
"Dopo le fabbriche, è il turno dei conventi. La fede non sfugge alIa dura legge del Nordest: Anche i padri Carmelitani delocalizzano, per dirla come il Corrriere delle Alpi, che il 25 agosto dava l'addio ai frati del convento del Cristo di Pieve di Cadore, a Belluno. Erano rimasti in quattro: pochi, per mandare avanti un intero convento, che ora forse sarà venduto. L'Ordine li manda in Romania, per evangelizzarla". Un Paese dove il costo della vita e più basso che in Veneto. Ma nella vicenda l'aspetto economico è secondario. Il vero problema  è la crisi delle vocazioni, fortissima in tutto il Nord. I Carmelitani cadorini, che erano presenti nel Bellunese dal 1929, hanno spiegato come "le vocazioni qui diminuiscono da dodici anni, mentre si rende necessario aprire altre sedi in zone svangelizzzate". Come la Romania, appunto. La delocalizzazione è I'ultimo capitolo di una crisi che sta lasciando senza guida una parrocchia dopo I'altra e che le curie del Nordest tentano di arginare con idee benedette dal Vaticano. L'Arcidiocesi di Udine, per esempio, sperimenta da un mese le "unità pastorali", raggruppamenti di tre o più chiese gestite da un solo parroco. A Pordenone, il vescovo Ovidio Poletto annuncia che "nel giro di dieci anni saremo senza nuovi preti" e tiene a battesimo i "parroci laici": personale che non potrà celebrare la messa, ma che, appositamente formato, assisterà i diaconi nelle altre attività pastorali.
Intanto, se ne vanno dopo cinquecento anni anche i Cappuccini di Chioggia, a Venezia, e, nel Nordovest, quelli di Pieve di Teco, in Liguria, e le Orsoline di Saluzzo, Cuneo. La Chiesa prova a farsi coraggio: «Le comunità cambiano» spiegano al Centro vocazioni di Parma, provincia con quattro seminaristi e trecento parrocchie, «non ci sono più i preti tuttofare, ma comunità fatte anche di laici e famiglie, che collaborano per il futuro in nome della fede ... ».
 
 
 

APARTHEID A TREVISO

E' appena uscito in libreria il volume del giornalista de L'Unità Toni Fontana, intitolato "Apartheid" (Editore Nutrimenti, Euro 10,00) che documenta il razzismo quotidiano nel Nordest d'Italia. La prefazione è di Walter Veltroni. Qui riporto alcune righe della presentazione del libro comparsa su L'Unità del 16 settembre.
"A Treviso la partita si sta facendo pesante, qualcuno teme che prima o poi ci scapperà il morto, come a Milano. Ma non saranno i tranquilli ospiti del caffe in piazza dei Signori a sfoderare spranghe e coltelli. Dietro le quinte si preparano gli uornini di Klu Klux Klan e i mandanti hanno gia impartito gli ordini: "tolleranza doppio zero". Sui telefonini degli amici di Khalid, giovani musulmani di seconda generazione, i bit annunciano messaggi con minacce di morte. Chi ha affittato loro i locali di un ex supermercato a San Liberale, popolosa periferia ad "alta intensità di stranieri", è stato avvertito: attento a te, potresti morire. Quasi tutte le notti partono i raid e sulle mura del locale affittato compaiono scritte come "Allah-Satana, il figlio di Satana è Maometto". Domenica a Venezia, dal palco leghista, il pro-sindaco Gentilini ha letto la nuova dichiarazione di guerra: "Macchè moschee, gli imrnigrati vadano a pregare e a pisciare nel deserto». La cupola leghista ha deciso: Treviso sarà la capitale della nuova crociata contro l'Islam. L'odio dispensato a piene mani da anni ha attecchito e si annunciano tempi duri."

I GIGANTI CROLLANO

Andatevi a cercare nella Bibbia la pagina di Davide e Golia. Anche gli imperi crollano: c'è solo da sperare che non crollino sui poveri. Dopo l'11 settembre delle Torri gemelle questo smacco", questa polverizzazione dell'olimpo della finanza, questa umiliazione degli "onnipotenti" è in atto, ben visibile. Bisognerebbe cambiare strada, ma lor signori continuano a speculare e non capiscono la lezione. Se Obama fra poche settimane sarà eletto presidente USA avrà subito sulla scrivania quattro "pratiche da sbrigare". Bush se ne va nel disastro.

ALEMANNO: GRANDE COLLOCATORE DI AMICI

L'Espresso del 18 settembre documenta una situazione che ha dell'incredibile. Ecco alcuni passaggi:

"Al di là delle discettazioni storiche e delle commissioni di palazzo, il sindaco del fare, per ora, ha fatto ben poco. A sfogliare delibere e ordinanze spiccano soprattutto i favori agli amici di partito, uomini dello staff, sostenitori elettorali, fedelissimi e parenti.

Un diluvio di nomine e consulenze, quattordici addetti solo all'ufficio stampa, che costeranno in totale alle casse del Comune 8 milioni e 310 mila euro per la durata del mandato. L'ultimo assunto, nelI'ordine, con una delibera del 2 settembre, è un ex prete dei Legionari di Cristo: Giuseppe Maria De Lillo, piazzato nella segreteria particolare del sindaco, fratello deIl'assessore comunale all' Ambiente Fabio e del senatore di
Forza Italia Stefano: una dynasty.

Segue di
qualche settimana I'ingresso nella segreteria del giovane Dario Panzironi, 24 anni, che guadagnerà 164 mila euro in due anni. Il papà, Franco Panzironi, è il braccio ope- rativo della fondazione alemanniana Nuova ltalia e poi segretario generale dell'Unire, nominato da Alemanno quando era ministro delle Politiche agricole.

Poche settim
ane dopo I'ingresso della destra in Campidoglio ha ricevuto in dote una delle municipalizzate piu delicate tra quelle controllate dal Comune: amministratore delegato dell'Ama, I'azienda della nettezza urbana. Dall'ippica si è dato alla monnezza. Nell'ufficio stampa si è sistemato anche Fernando Maria Magliaro, figlio di Massimo, storico portavoce di Giorgio Almirante al Msi, oggi amministratore di Rai International.

Alla direzione delle relazioni internazionali e cerimoniale del sindaco c'è un altro rampollo illustre, Mario Andrea Vattani, figlio dell'inamovibile presidente dell'Ice Umberto, arrestato negli anni Ottanta con alcuni naziskin dopo un'aggressione davanti al cinema romano Capranica. Ma poi totalmente prosciolto.

Alla direzione del dipartimento politiche ambientali Alemanno ha portato un'altra vecchia conoscenza, iI professor Paolo Togni, braccio destro di Altero Matteoli al ministero dell'Ambiente e già presidenre della filiale italiana della multinazionale dei rifiuti Waste Management.

Un posto al sole, a titolo gratuito, per Leopoldo Facciotti, I'avvocato dei tassisti che bloccarono Roma alI'epoca della guerra delle Iicenze: consulente alla mobilità privata, cioè i taxi. L'uomo giusto al posto giusto."

lunedì 22 settembre 2008

ACQUA: ALCUNI ITINERARI BIBLICI

"Voi che siete assetati, venite alle acque" (Isaia 55,1)

1) Genesi 2 ci presenta il sogno di Dio: darci un giardino da lavorare e custodire.

2) Nel cammino verso la libertà Israele deve cercare i pozzi d'acqua (Genesi 26,12-22; Genesi 24; Genesi 29; Esodo 2,15ss; Esodo 15,27...) perchè al pozzo ci si disseta e al pozzo si fanno incontri decisivi. Sarà così anche per Gesù e la donna di Samaria (Giovanni 4).

3) Dio è la sorgente per eccellenza (vedere Dio come sorgente in "Mistica e Politica"). Che cosa
dice a noi oggi?

4) Nel celebre passo di Isaia 55,10-11 la parola di Dio è pioggia primaverile che feconda la terra.
Può essere la ragione fondamentale per cui leggiamo la Bibbia. Si veda anche Geremia 2,13 e
17,13.

5) Nel Secondo Testamento Gesù è come il pozzo d'acqua viva: Giovanni 4,13-14.

6) Anzi, chi incontra ed accoglie il messaggio di Dio attraverso Gesù diventa egli stesso un fiume
di acqua viva (Giovanni 7,38 e Apocalisse 22,1-2).

7) Il giusto è così: Salmo 1,3.

SABOTAGGIO

L'Espresso di venerdì 18 settembre riporta questa iniziativa che molte realtà del cattolicesimo tradizionalista stanno mettendo in atto.


Vade retro don Sciortino

A "Famiglia Cristiana", per riequilibrare le sorti, non è bastato I'articolo sulla "confusione mentale" di Veltroni, dopo i molti usciti contro il governo. Dopo la scomunica al settimanale di padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, e di molti alti prelati tra cui Luigi Negri, vescovo di San Marino ("Non condivido il tono venato di isterismo"), ora il giornale di don Sciortino rischia I'ostracismo dalle parrocchie cui affida gran parte della distribuzione. FattiSentire.net, movimento cattolico conservatore, ha avviato una campagna di boicottaggio, invitando i simpatizzanti a protestare con i parroci, "qualora nelle parrocchie tale settimanale venisse ancora diffuso". Tra i messaggi di disdetta, spiccano le proposte di sostituire "Famiglia Cristiana" con "Il Timone" o "Studi Cattolici". Tra le adesioni, quelle di Politica on line e de "La Padania" con un articolo di Giulio Ferrari, gia vicino a Irene Pivetti e a suo tempo curatore di una rubrica di stroncature intitolata "Fanghiglia cristiana". La guerra tra il Vaticano e il periodico dei paolini, in corso dal 1997 (quando Camillo Ruini ottenne dal papa un decreto di vigilanza sull'editrice), prosegue. L. B.

O ti allinei o ti mettiamo in riga noi. Non ci si può spostare di un centimetro...

VICENZA: IL REFERENDUM SI FA

Continua la battaglia su un'altra base Usa, quella all'interno dell'areoporto Dal Molin di Vicenza.
Il Tar del Veneto ha respinto il ricorso presentato dagli esponenti del Comitato per il Sì al Dal Molin
che chiedeva la sospensiva per la consultazione popolare del 5 ottobre prossimo, fissata dal Comune.

Saranno dunque i cittadini a decidere se vogliono o meno il raddoppio della base Usa.

"E' una vittoria per Vicenza e una sconfitta per chi voleva fermare la consultazione", commenta
il sindaco Achille Variati.

GUZZANTI

Bontà sua ... il papa aveva già perdonato e il Vaticano considerava già tutto archiviato.

In questa Italia le cose vanno così. Sabina Guzzanti ha ricevuto la notizia con tristezza.

Infatti questo inesistente vilipendio al papa le avrebbe offerto l'occasione per qualche bel
proclama... e per un guizzo di bella satira.

LEONARDO BOFF A TORINO

Il 24 settembre il teologo brasiliano Leonardo Boff, sconfessato e condannato dal Vaticano, sarà in Italia per "Torino Spiritualità". Marco Romani gli ha posto qualche domanda. Riporto da "Il Venerdì" del 19 settembre alcune sue risposte e considerazioni.


Il suo giudizio su Benedetto XVI è assai duro: "Vuole costruire una Chiesa ripiegata su se stessa e sulla sua gerarchia. Non presta attenzione alle disperate condizioni dei poveri."

Una Chiesa troppo romana?
"Troppo occidentale. Benedetto XVI non si rende conto che nella storia umana l'Occidente è solo un accidente. Più della metà dei cattolici vivono nel cosiddetto Terzo Mondo e quella cattolica è una Chiesa del Terzo Mondo.
Festeggiare gli 81 anni con George Bush è un gesto simbolico: rivela che il papa sta dalla parte dei potenti e non con i poveri. Il contrario di Gesù."

Perchè papa Wojtyla sostenne il cardinale Ratzinger nella sua battaglia contro la teologia della liberazione?
"Avevano entrambi una paura ossessiva del marxismo e si muovevano, nello schema della Guerra fredda, sostenendo gli Stati Uniti.
Wojtyla e Ronald Regan erano amici, un pò come San Francesco e il lupo di Gubbio, ma stavolta non abbiamo assistito alla conversione del lupo di Washington. Il Vaticano ha visto la teologia della liberazione con gli occhi della Cia."

Si sente un eretico?
"No, e non sono mai stato condannato per eresia. Anche nello stato di laico, che era quello di Gesù, mi sento nella Chiesa come nel mio focolare spirituale. La missione della teologia non è mai stata ripetere la dottrina ufficiale, ma essere libera, per scoprire altri segni del volto misterioso di Dio".

Qual'è il suo giudizio sulla politica di Lula?
"Lula non governa come vorrebbe, ma come gli lasciano fare. Il Brasile ha subito ogni tipo di pressione per farlo restare fedele alle logiche del mercato e Lula ha dovuto pagare questo tributo ai nuovi colonizzatori. In campo sociale però ha saputo portare avanti politiche che hanno integrato più di quaranta milioni di persone e la povertà è diminuita del 7 per cento, cosa inedita nella nostra storia."

sabato 20 settembre 2008

SEI IMMIGRATI UCCISI DALLA CAMORRA

Il sindaco di Castelvoturno denuncia una situazione invivbibile:" qui siamo nella trinea dei Casalesi, ci sono già stati 18 morti e la disoccupazione giovanile è all'80%".
I ganesi e i nigeriani uccisi dalla camorra probabilmente hanno ricevuto una "punizione" perchè spacciavano senza il permesso della camorra. Questa ipotesi degli inquirenti può forse avere una certa attendibilità tutta da verificare. ma resta il fatto che la camorra possiede una struttura militare che di fatto govrena a suo modo il territorio e scatena una vera e propria guerriglia. Dov'è, signor ministro degli interni, l'efficacia del pacchetto-sicurezza?

BLUNOTTE

Una trasmissione di qualità che la destra non sopporta,
Fra pochi mesi anche la televisione verrà "sistemata" a dovere. Lucarelli tira fuori dal cassetto una informazione scomoda per tutti, destestabile per la destra. Il rischio è che dopo Natale ci troviamo con una televisione fatta di papa, cardinali, Carfagna, Gelmini, Vespa, Fede, madonne varie, padre Pio e calcio....tanto calcio e poi ancoa calcio.

I CONDOMINI BENE

I condomini bene sono in rivolta: " In prigione chi affitta alle lucciole!".
Le signore delle famiglie bene sono in allarme. I loro mariti dovranno fare qualche chilometro in più per quella "sosta" che prepara il dolce rientro nella sacra famiglia.L'importante, lo sa anche Carfagna, è che tutto avvenga fuori dallo sguardo, fuori dai territori consacrati dal Family Day, dalle mura domestiche.

UNA SCOPA.......PER FAVORE

Perchè questa volta Silvio non va a Catania con la scopa a pulire la città  che è sommersa dai debiti e dai rifiuti? La situazione è disastrosa. Le strade sono al buio, gli spazzini in rivolta, da mesi sono senza stipendio. Il sindaco aspetta il salvatore che, però, questa volta non trova la scopa con cui aveva dato spettacolo a Napoli e non arriva. I debiti del comune amministrato dal partito di Berlusconi stanno per raggiungere i mille milioni di euro. Per favore, trovate una scopa per Berlusconi voi che lo avete votato.

venerdì 19 settembre 2008

MIGUEL D'ESCOTO

Riporto da L'Unità del 17 settembre questa bella notizia.

"New York. Dalla teologia della liberazione alla poltrona di presidente dell'Assemblea generale dell'Onu. Dopo l'ex vescovo Ferrando Lugo, diventato presidente del Paraguay, un altro politico dal passato sacerdotale assume un posto di primo piano sulla scena dei leader internazionali. Il nicaraguense Miguel d'Escoto Brockmann, prete sandinista sospeso a divinis negli anni Ottanta da papa Giovanni Paolo II e dal suo braccio destro dell'epoca, il cardinale Joseph Ratzinger, è da oggi alla guida dei 192 paesi del Parlamento planetario.

Nonostante i limitati poteri della presidenza dell'Assemblea l'arrivo di d'Escoto crea qualche turbamento soprattutto agli Stati Uniti, che pure hanno scelto di non rompere l'unanimità nel voto che glia ha dato l'incarico, preferendo la tattica del "aspettiamo e giudichiamolo sui fatti". I primi passi del nuovo presidente non rassicurano però Washington: il 26 settembre, d'Escoto è atteso per un intervento al Grand Hyatt Hotel di New York in occasione di un incontro di "leader politici religiosi" globali, tra i quali, come ospite d'onore, il presidente iraniano Ahmadonejad. D'Escoto porta con sé a Palazzo di Vetro un'immagine che difficilmente potrebbe suscitare entusiasmo nella diplomazia americana. Nonostante sia nato a Los Angeles, negli anni in cui era ministro degli Esteri del Nicaragua, definiva il presidente Reagan "un macellaio". Più di recente, ha accusato Bush di essere un bugiardo e una minaccia alla sicurezza mondiale e nel suo discorso di accettazione, quando fu prescelto lo scorso giugno, si è lanciato contro "gli atti di aggressione come quelli che avvengono in Iraq e Afganistan".

BARBARIE DI DESTRA

"Ai miei tempi se uno voleva essere iniziato al sesso e non trovava signorine disponibili, doveva rivolgersi a chi per mestiere faceva quella attività. Oggi i ragazzi non hanno più questa esigenza, in quanto le ragazzine sono più intraprendenti dei maschi. In passato non era così, le ragazze non la davano e noi ragazzini dovevamo arrangiarci andando con le prostitute. I ragazzi oggi non hanno più questa necessità".

Filippo Berselli, An, presidente Commissione Giustizia del Senato,

                                                                                                                                                                                                                                                                                                   ApCom 10 settembre

L'INFEZIONE CONTAGIOSA

"Se non ci fosse stato il fascismo non ci sarebbero state le leggi razziali. Il fascismo è stato allora e rimane ancora una malattia contagiosa, e c'è sempre il pericolo che, se non lo si ferma diventi inarrestabile. Il nuovo fascismo ha già contagiato altri partiti qui in Italia. È un infezione che va bloccata".

Piero Terracina, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz,

                                                                                                                                                                                                                                                                                             sulle parole del sindaco di Roma Gianni Alemanno, Ansa 7 settembre.

PALERMO E CATANIA

    Ma Berlusconi non menava vanto di aver liberato l'Italia dai rifiuti?
Fatevi un giro a Palermo o a Catania: siamo alle solite. Il territorio del comune di Catania è letteralmente sommerso dall'immondizia. Ma dov'è il salvatore d'Italia? farà un altro consiglio dei ministri a Catania?

UN TOTALE RIBALTAMENTO

Commento alla lettura biblica - domenica 21 settembre 2008

«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale, sul far del giorno, uscì a prendere a giornata degli uomini per lavorare la sua vigna. Si accordò con i lavoratori per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscì di nuovo verso l'ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati, e disse loro: "Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che sarà giusto". Ed essi andarono. Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. Uscito verso l'undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?" Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna". Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi". Allora vennero quelli dell'undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno.Venuti i primi, pensavano di ricevere di più; ma ebbero anch'essi un denaro per ciascuno. Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: "Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo". Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?" Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi» (Matteo 20, 1-16).


E' difficile leggere questa parabola senza provare un certo disagio, anzi uno scossone, uno scandalo.
E' l'occasione per scoprire un aspetto poco sottolineato della vita e del messaggio di Gesù. Quando il profeta di Nazareth tenta di spiegare, esemplificare il punto di vista di Dio, diventa un provocatore.

Gesù aveva dei buoni precursori su questa strada: penso al profeta Geremia che, con le sue parole e con i suoi gesti "stravaganti", provocava i suoi ascoltatori fino allo sconcerto.

Leggiamo con attenzione

Ripercorriamo la parabola con attenzione. I particolari, in un racconto parabolico, sono come sentieri che portano alla piazza, cioè segnali che guidano verso la "punta", il cuore della parabola stessa: il comportamento sorprendente, "sovversivo", del padrone che paga gli ultimi venuti la stessa ricompensa dei primi.

Il teologo Hans Weder commenta così: "Tutti gli operai della parabola vengono resi primi...In questa vigna ci sono solo "primi" o, se vogliamo, tutti vengono trattati da primi". Dio dice apertamente: "Voglio dare a quest'ultimo quanto ho dato a te" (versetto 14). Dio difende energicamente questo Suo diritto a partire dagli ultimi e contesta radicalmente il principio del rendimento, lo schema rendimento/ricompensa. Ma Gesù, nel suo racconto parabolico, rilancia a tutti gli ascoltatori un interrogativo: "Non sarà forse che il tuo occhio sia cattivo mentre io sono buono"(versetto 15)?

Qui la "stoccata" è per tutti noi, una lezione che non risparmia nessuno. Non si tratta ovviamente di applicare questa parabola alla busta paga, ma di comprendere la provocazione e la proposta per la nostra vita d'ogni giorno nelle relazioni con le persone, con gli "ultimi venuti".

Partire dagli ultimi

Questo padrone singolare che rappresenta Dio comincia dagli ultimi. Solitamente, da che mondo e mondo, si dà sempre il meglio ai primi: gli ultimi raccolgono ciò che resta, le briciole, gli avanzi. Oggi questa centralità dei "primi" e dei grandi è il caposaldo della nostra cultura e della politica: una vera piaga della nostra società. I "primi" e i "potenti" arrivano a cancellare gli ultimi e i deboli.

Anche nella chiesa purtroppo è spesso così: la voce degli ultimi non l'ascolta nessuno lassù nei palazzi del potere ecclesiastico e anche nelle comunità spesso è difficile farsi sentire. Poi, con una operazione ambigua, si proclamano i "primi in virtù", cioè si fa una graduatoria tra cattivi, buoni e buonissimi: i santi. E così anche la chiesa viene omologata alle corse di Formula uno in cui conta chi vince, chi è il primo...

Gesù, testimone fedele di Dio, ha sempre cercato la vicinanza degli ultimi, degli appiedati, dei deboli della carovana. Egli ha evitato sistematicamente le "buone compagnie", ha smascherato i "cenacoli dei perfetti", ha apostrofato ogni "concorso di primo della classe", non ha incoraggiato nessun gran premio della virtù.

Per noi cristiani, per le nostre chiese, per ciascuno/a di noi è necessaria una "virata" decisa, una conversione di cuore e di rotta. Riproporci ogni giorno di ripartire dagli ultimi non è operazione indolore.

Una logica di morte

Spesso sono proprio anche "gli operai dell'ultima ora", cioè i più deboli della società, ad accettare queste categorie, a farle proprie, a rigirarsi nei sensi di colpa e di inferiorità, anzichè assaporare la gioia di essere ugualmente chiamati a "lavorare nella vigna".

Prendere sul serio questa parabola significa per ciascuno di noi cambiare radicalmente il criterio con cui valutiamo le cose e "rovesciare" le nostre priorità. Significa, per esempio, non lasciare qualche briciola, qualche "elemosina" nella finanziaria e nel bilancio di uno stato o di una regione per gli stranieri, i più sfortunati, i barboni e le fasce deboli della società, ma mettere al primo posto nell'attenzione e nella spesa proprio queste persone che oggi un governo nazionale e mondiale hanno invece sostanzialmente deciso di abbandonare a se stesse o di usare come merce.

Il potere non vede che se stesso, la propria forza e la propria espansione. Anzichè mettere le proprie risorse per fare spazio a tutti nella grande "vigna del mondo", cercano di impadronirsi di tutta la vigna. Si pensi alla pazza logica di violenza di Bush ed alleati: per espandere il dominio su un'altra area del mondo ed impadronirsi del petrolio, cercano ogni pretesto per togliere spazio alla trattativa politica e poter passare alle armi e raggiungere i propri interessi con la guerra.

Gesù nella parabola cerca di aiutare tutti i suoi ascoltatori a passare dal criterio della tutela dei forti alla "politica di Dio", cioè alla pratica sollevatrice, umanizzante di chi è solo/a, abbandonato, indifeso come l'orfano, la vedova e lo straniero di cui ci parlano le scritture ebraiche.

Un Gesù stilizzato

Lo scandalo, lo "scompiglio" mentale e la forza sovvertitrice di questa parabola possono aiutarci ad uscire da una visione, una immagine di Gesù molto edulcorata, un Gesù che dà consigli di buona condotta.

E' un falso storico: Gesù di Nazareth, con la sua vita e il suo messaggio, ha rappresentato una sfida, una contestazione radicale di ogni logica del privilegio, dell'oppressione e dell'emarginazione.

Lentamente noi cristiani abbiamo stravolto il messaggio di Gesù e ne abbiamo prima smussato e poi spiritualizzato la figura e presenza storica. Ne è uscito un Gesù "ad usum omnium" cioè buono per tutti gli usi, un Gesù "pacioccone", privo di rigore profetico e tutto dedito alla "salvezza delle anime". Così il Vangelo, anzichè annunciare il regno di Dio come evento disturbante già in atto, è diventato un pio manuale per donne e uomini religiosi.

Chi uccise Gesù sapeva bene quel che faceva. Non voleva far tacere un maestro di buona condotta, ma intese spegnere una vita ed una voce che, sorrette da una totale fiducia in Dio, annunciavano l'esigenza di volgere il proprio cuore e il proprio impegno ad un mondo "altro", cioè inteso come la spaziosa vigna di Dio in cui c'è un posto per tutti, senza privilegi e senza esclusioni.

Dio ha risuscitato Gesù per dire a tutti noi che il progetto "sovversivo" di Gesù è il Suo stesso sogno per l'umanità. Tocca a noi non annacquare il vino buono dell'evangelo.

giovedì 18 settembre 2008

CHI CROLLA E CHI DECOLLA

Le borse crollano un pò in tutto il mondo e non si vede ancora la fine di questa picchiata. La cordata italiana sembrava il miracolo del governo, ma il volo è già terminato e il futuro è talmente incerto che si parla di fallimento. Gli expiduisti al governo parlano come se le responsabilità fossero da cercare altrove. Non hanno la dignità di chi sa prendersi le proprie responsabilità.
C'è, insomma, un universo in movimento accelerato: Obama risale la china, Livni probabilmente prenderà il posto di Olmert in Israele dopo una coraggiasa lotta alla corruzione, Condoleza Rice lancia minacce alla Russia come un moribondo che sfidi un gigante. Da noi  il nuovo uomo della provvidenza prosegue nel far disastri e li presenta come miracoli.
Potrà succedere che l'Italia si risvegli dal letargo?

AVVISO DI INCONTRO COSTRUTTIVO

Ricevo e pubblico


Caro don Franco, ci siamo scritti di tanto in tanto.

Sono Stefania (Roma), redazione de "Il Dialogo", collaboratrice di Adista, Chiesa in Cammino e Donne-così, nonché organizzatrice di incontri tra donne di preti dal titolo "l'Amore Negato". Finalmente dopo due anni di tentativi sono riuscita ad organizzare un incontro il 20 settembre prossimo e, se lo ritenessi utile e opportuno, mipiacerebbe che potessi segnalarlo.

"Gruppo di auto-aiuto L'Amore Negato"
per donne che hanno relazioni con preti/religiosi.

Prossimo incontro sabato e domenica 20 e 21 settembre – Lavinio (RM).

Per informazioni rivolgersi a Stefania (stefrissina@yahoo.it)

Grazie per ciò che fai, a prescindere dalla pubblicazione o meno di questo avviso.

Buon cammino
Stefania Salomone

RICEVO E PUBBLICO VOLENTIERI

Da: Comunita Isolotto
Oggetto: con preghiera di diffondere



Carissimi,
vi trasmettiamo il senso e il programma di una iniziativa sul '68 che riteniamo possa interessare tanti di noi che cercano occasioni di riflessione e di confronto in un contesto complesso e difficile qual'è quello di oggi

Un caro saluto
la Comunità di base dell'Isolotto - Firenze



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Comune di Firenze Consiglio di Quartiere 4
Archivio Storico Comunità Isolotto
Centro Educativo Popolare


Leggere il '68 con gli occhi di oggi
immagini, volti, parole, canzoni
l'Isolotto un quartiere protagonista

Tre serate per rileggere insieme quegli avvenimenti e per socializzare interrogativi, ricordi, pensieri con i protagonisti di ieri e le generazioni di oggi


Programma

giovedì 25 settembre, ore 21, piazza dell'Isolotto:
* "Periferie del '68: la chiesa del dissenso", documentario da Rai News 24
* proiezione di foto e volti dei protagonisti del quartiere
* microfono aperto
* canzoni del '68

venerdì 26, alle ore 21, circolo ARCI di via Maccari – Isolotto
* L'altrosessantotto", documentario da History Channel
* proiezione di foto e volti dei protagonisti del quartiere
* microfono aperto
* canzoni del '68

sabato 27, alle ore 21, nel cortile delle "Baracche", via degli Aceri 1:
* "Millenovecentosessantotto", documentario del Centro socioculturale DEA,
* proiezione di foto e volti dei protagonisti del quartiere
* microfono aperto
* canzoni del '68


L'iniziativa nasce dal desiderio di realizzare un momento di comunicazione fra generazioni sull'intreccio di esperienze di ieri e di oggi cercando di riconoscere il filo conduttore della speranza e dell'impegno che coinvolge tutte le persone di buona volontà.

Come protagonisti che abbiamo partecipato al movimento del '68, siamo in grado di contestualizzare quegli avvenimenti e di comunicare da dove siamo partiti, quali strade abbiamo cercato di tracciare e percorrere verso la realizzazione di una società più equa e solidale, senza minimizzare limiti ed errori che erano e sono inevitabili quando si aprono nuovi percorsi.

Come protagonisti dell'oggi possiamo intrecciare con il presente non parole ma testimonianze e vissuti che rendano possibile coltivare ancora la speranza e la voglia di impegno e partecipazione, riflessione e mobilitazione, creatività e prassi non solo nelle nuove generazioni ma con le nuove generazioni.

Non possiamo permetterci di abbandonare la memoria del '68 all'aggressività dei revisionismi. Anche la memoria ha bisogno di una sua resistenza.

La nostra esperienza ci ha insegnato che è stato possibile resistere anche in tempi bui grazie alla costanza di donne ed uomini appartenenti a generazioni e culture diverse che riuscivano a coltivare le stesse passioni e ad agire insieme.

Resistere, resistere, resistere unendo tutte le realtà che operano per cercare di recuperare valori ed ideali è un impegno che ci interpella anche per l'oggi. Resistere perché, come, con chi, è l'interrogativo che possiamo cercare di sciogliere attingendo anche alla memoria di vissuti ed esperienze di un movimento come quello del '68 che ha segnato la storia.

INCONTRO CON CASCIOLI

Giovedì 11 settembre l'associazione culturale Liberamente ha organizzato a Biella in via Rosselli, 2 un confronto tra Luigi Cascioli e il sottoscritto sui libri La favola di Cristo e La morte di Cristo. Cristiani e cristicoli di cui è autore lo stesso Cascioli. La sala gremita da oltre 120 persone stava ad indicare l'interesse della serata in cui l'Autore dei due libri presentava, secondo la dicitura del sottotitolo, la "inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù". Mi ero accinto a leggere con impegno i due libri cercando di poter realizzare un confronto serio, pacato e documentato. L'incontro con Cascioli mi ha permesso di conoscere alcuni tratti della sua personalità e del suo metodo di lavoro. Ho così notato in lui un grande coraggio, una dedizione sincera nel suo aetismo militante, un eloquio appassionato, una non comune capacità umoristica. Insomma una persona esuberante, piena di fantasia e di creatività. Nei suoi libri ho trovato una raccolta di osservazioni critiche contro certi dogmatismi e certi devozionalismi cattolici pienamente condivisibile.
1) Venendo al contenuto dell'opera, l'Autore mi è sembrato di fervida fantasia, ma totalmente privo di qualunque minima parvenza di apparato critico. Cascioli ignora (e ne mena vanto) le lingue bibliche e non vuole sapere degli studi storici, ermeneutici, esegetici. La sua lettura di alcuni passi biblici, ignorando i contesti, è deliziosamente divertente, addirittura spassosa. Cascioli al riguardo è davvero onesto là dove scrive di sè: "Cascioli porta le sue conclusioni senza citare mai altri autori ... Ebbene, se Cascioli non ricorre ad altri autori è perchè arriva alle sue conclusioni attraverso il proprio cervello e ragionamento" (pag. 212, volume II). Così prosegue: "Se la merda puzza, io dico che puzza senza bisogno che me lo dicano gli altri". Di fatto il nostro autore crede che tutto sia evidente senza bisogno di studi e di ricerche, tranne le sue. Diciamo che questo metodo non lo conoscevo ancora. Lo trovo piuttosto ingenuo. Non ci sarà anche un minimo di presunzione?
2) E' impossibile dirvi con quali affermazioni perentorie l'Autore descrive Paolo, gli esseni, come colloca le date, come tratteggia i personaggi biblici, come interpreta i nomi, come legge i vangeli. E' un esempio di ebollizione di fantasia senza il minimo ancoraggio al dato storico, linguistico, antropologico. Le battute sostituiscono la documentazione, suscitano il sorriso, ma non trovi mai il rigore del pensiero critico, confrontato, documentato. E' bello che un laico, un perito agrario come lui si accinga a queste letture, ma evidentemente qui le regole del "gioco" sono diverse. Anch'io amo leggere di fisica nucleare, ma non ne capisco quasi nulla e certo non penso di fare un trattato sull'energia nucleare e di dettare legge agli scienziati di tutto il mondo dicendo e scrivendo testualmente che "questa è la verità". Forse Cascioli va un po' oltre, un ditino oltre le sue competenze.
3) Però ciò che forse amareggia chi ha letto questi due libri e chi lo ha sentito l'altra sera a Biella, appartiene ancora ad un'altra area: quella del rispetto delle opinioni, delle scelte altrui. Chi sono per Cascioli i cristiani che lui chiama cristicoli? Sono una massa di imbecilli, di esseri che fanno pietà, di grulli ... No, non proseguo nella numerazione degli insulti. Troverete oltre 97 passi in cui l'Autore con estrema volgarità parla dei credenti con in linguaggio dell'insulto e della volgarità. E la Bibbia? "La Bibbia non è altro che un castello di stupidaggini, di contraddizioni e di assurdità ... " (pag. 5 volume I). Simili e peggiori definizioni ne trovate a bizzeffe almeno 40 volte. Forse nessuno gli ha detto che molti studiosi considerano la Bibbia, al di là della fede o non fede, uno dei capolavori letterari dell'umanità. Il linguaggio sprezzante è l'arte che Cascioli possiede e maneggia meglio e con assoluta sicurezza tanto da far invidia alla prosopopea delle gerarchie cattoliche.
4) Credo proprio che si tratti di un libro che non può far male a nessuno. L'ateismo e la critica al cristianesimo conoscono uomini, autori e opere degnissime e per me il confronto è sempre arricchente. Ma qui siamo alla fantasia presentata come dogma, come "inconfutabile dimostrazione". Questo libro non è una buona testimonianza di ateismo. E' tempo di cambiare registro. Se vogliamo un mondo di pace, abbiamo bisogno di vivere riconciliati nel rispetto delle nostre diversità. Atei, agnostici, mussulmani, cristiani siamo tutti uomini e donne legati in una stessa impresa, siamo tutti ugualmente soggetti etici. Per la nascita di un mondo migliore c'è bisogno di tutti, proprio di tutti. E, se posso dirlo, c'è bisogno di cuori e menti aperti alla ricerca. C'è bisogno di rigore, non di livore.
5) Ma non posso concludere queste righe senza accennare alla sorpresa davvero spiacevole che ho provato alla constatazione (che ogni lettore può verificare) che Cascioli cita falsamente la Bibbia. Confrontate i passi 2 Corinzi 11,13 e Galati 1,11. E questi non sono gli unici passi manipolati o costruiti dal nostro Autore nei suoi due libri. Mentre rispetto le convinzioni di Cascioli, non posso apprezzare e condividere questi scritti che ritengo indecorosi e infondati sotto ogni aspetto. A volte è facile cadere nell'ideologia credendo di elaborare delle idee. Il signor Cascioli il 31 agosto mi inviò una e-mail simpatica e rivelatrice che cito testualmente: "Vedere un prete è come vedere un gatto nero che attraversa la strada, fa paura". Effettivamente l'ho visto un po' impaurito, a corto di argomenti, costretto a rifugiarsi nelle barzellette. E' stato un incontro per me molto sereno, vissuto con tanta simpatia verso il mio interlocutore. Mi sono divertito un mondo e spero proprio, se Cascioli scriverà un terzo volume, di poterlo reincontrare per un'altra piacevole serata in dialogo amichevole.