sabato 28 febbraio 2009

COMITATO PACE DI PINEROLO

Per la pace in Palestina

Aiutiamo a ricostruire a GAZA

 

Il Comitato Pinerolese per la Pace dopo la fiaccolata del 15 gennaio, stimolato dalla forte partecipazione, così come è avvenuto in tanti altri luoghi in Italia e nel mondo, continua l’attività di riflessione ed informazione sul conflitto in Palestina-Israele. Ma accanto a questo, raccogliendo un’esigenza sentita da molti, propone un’azione concreta di solidarietà verso

la popolazione della striscia di Gaza, la parte più colpita dalla recente guerra.

 

L’agenzia ONU “UNDP-PAPP” (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite a Gaza) il 4/2/09 rileva:

I 22 giorni di pesanti azioni militari contro Gaza hanno prodotto una sistematica distruzione di edifici pubblici e privati ed abitazioni. Una prima stima valuta che siano stati abbattuti totalmente o parzialmente 14 mila case, 68 edifici pubblici e 31 edifici di organizzazioni non governative”. Inoltre “600.000 tonnellate di macerie vanno rimosse. Esse sono mescolate con materiali tossici e nocivi e possono contenere bombe inesplose. E' urgente rimuoverle per proteggere la vita dei cittadini di Gaza, e per consentire l’accesso ai servizi di base umanitari e sociali".    http://www.undp.ps/en/newsroom/pressreleasespdf/2009/3.pdf

 

Noi vogliamo agire come cittadini per cambiare le prospettive: dal dominio alla cooperazione, dalla violenza alla condivisione, aiutando chi subisce la maggiore ingiustizia, ricostruendo le case, le strutture, la vita quotidiana, senza differenza di religione o di appartenenza.

 

 

Il Comitato Pinerolese per la Pace propone una raccolta di fondi che saranno indirizzati a un concreto progetto di ricostruzione, di una scuola o di un ambulatorio locale, e all’aiuto a orfani e a famiglie bisognose.  Per la scelta del progetto abbiamo preso contatti con due organismi che operano direttamente tra la popolazione di Gaza:

·        la Onlus ABSPP di Genova, organismo non governativo di area islamica fondato da palestinesi residenti in Italia ( http://www.abspp.org ),

·        la Caritas di Gerusalemme, che opera sul posto attraverso la Parrocchia cattolica di Gaza ( http://s2ew.caritasitaliana.it/caritasitaliana/allegati/1252/appello_gaza.pdf ).

 

I progetti saranno definiti e comunicati pubblicamente entro breve, fermo il criterio di poterli seguire direttamente, di individuare le persone responsabili a Gaza con cui restare in contatto permanente, non esclusa la possibilità di invitarli a Pinerolo per futuri incontri di conoscenza e verifica. 

 

Al Comitato Pinerolese per la Pace partecipano come primi promotori singole persone e rappresentanti di realtà sociali e religiose, tra cui il parroco della Cattedrale di Pinerolo, la comunità Valdese di Pinerolo e il settimanale Riforma, la Comunità Islamica della Moschea di Pinerolo, la Comunità Cristiana di base di Corso Torino, l’ARCI Pinerolo, l’ALP – Associazione Lavoratori Pinerolesi, il Gruppo 17 luglio. Auspichiamo l’adesione di altre persone e di gruppi, associazioni, organismi che condividano la proposta.

 

 

 

Abbiamo già aperto un conto corrente esclusivamente destinato al progetto,

presso la Banca Credito Cooperativo di Cherasco, Corso Torino 61 Pinerolo

intestato “Pavan – Scali - Comitato Pace Pinerolese”

codice IBAN: IT28 G 08487 30750 0014 0101 595

sul quale è possibile cominciare a versare contributi fin da subito.

 

 

 

Il Comitato Pinerolese per la Pace si riunisce periodicamente presso il Tempio Valdese di Pinerolo, Via dei Mille n.1    -   Pinerolo

Per informazioni,   Tel. 0121.543701 (Scali)   -   0121.393053 (Pavan)

e-mail  compacepinerolo@gmail.com

 

 

LE RONDE O LA DISOCCUPAZIONE?

Siamo al ridicolo, se non fosse deviante rispetto ai problemi reali. Mentre a Pomigliano, a Torino, a Terni, a None, a Piobesi....... galoppa la crisi dell'occupazione, il governo si occupa delle ronde. E' la solita maniera di eludere i problemi, distrarre l'opinione pubblica per poter manovrare più liberamente. Mentre migliaia di lavoratori e di lavoratrici sono abbandonati alla disperazione, si opera la strozzatura del diritto di sciopero, si imbavagliano i giudici e i giornalisti. Il regime non è alle porte: è già in atto. Non illudiamoci: sul testamento biologico si sposta la data, ma la sostanza non cambierà. Non possiamo abbassare la guardia e accontentarci di questa dilazione. Non basteranno alcuni emendamenti che la maggioranza lascerà passare come contentini per sedare un po' le acque. Non resta altra strada che prepararci al referendum.

CON IL SOLE CHE ABBIAMO ....

Sembra che nel 2020 saremo di nuovo nuclearizzati. Così ..... tanto per prepararci un futuro non di storie belle e umane, ma di scorie pericolose e cancerogene.

Ora tutti i dati a nostra disposizione confermano che le centrali nucleari di terza generazione non sono affatto sicure. Gli incidenti "francesi" sono una realtà frequente, nonostante l'idillio dei due presidenti, venditori di fumo e di illusioni.

Con il sole che abbiamo in questa Italia andiamo a pensare al nucleare. Mi sembra delirante. Qui è necessaria la svolta che, peraltro, è possibile con minore spesa e con un enorme vantaggio ecologico.

RUTELLI ARRABBIATO

Siccome abbiamo detto e scritto a più voci che Rutelli amoreggia con il cardinale Bertone e prende ordini dal Vaticano, si è davvero arrabbiato.

Quando la verità fa male, non serve arrabbiarsi.

Sì, Rutelli è il più fidato rappresentante del potere vaticano e questa non è l'invenzione di qualche penna fantasiosa. Essendo a corto di pensieri suoi, sa bene che appoggiarsi al vaticano gli garantisce un futuro politico.

Franceschini, intimando il silenzio al senatore Marino, non parte così bene.

POLETTO E BRESSO

C'è  piuttosto da vergognarsi del livello degli interventi di un cardinale. Ma, tutto sommato, gli uomini in carriera dentro la gerarchia cattolica sono in larga misura di questa statura intellettuale.

Ancora una volta, invece, emerge la laicità dignitosa e grintosa della presidente Bresso che ha saputo, con rigore e serenità, stare a schiena diritta interrompendo la catena dei nostri politici e amministratori chierichetti. Questi sono segnali positivi da cogliere e da incoraggiare.

venerdì 27 febbraio 2009

Fw: incontro cdb Piemonte a Chieri del 1 marzo


Incontro regionale delle Comunità cristiane di base del Piemonte

Chieri - domenica 1 marzo 2009

Proseguiremo la discussione sul tema:

"ABBIAMO ANCORA BISOGNO E VOGLIA DI COMUNITA'?"


Ore 10
: contributo di Cesare Melillo della comunità di Piossasco sui nuovi apporti culturali e filosofici al concetto di comunità – seguirà il dibattito

Ore 13
: pranzo, metteremo in comune le prelibatezze che ognuno porterà ( dovremmo essere dotati di un piccolo forno a micro onde per riscaldare i cibi)

Ore 14,30
: Eucarestia

Tra i vari parcheggi si può parcheggiare in viale Fiume appena entrati a Chieri per chi viene da Torino, o quello vicino alla sede in piazza Cavour. L'ultimo tratto per chi viene da Piazza Cavour alla sede: via Diverio e via della Consolata si possono fare solo a piedi

L'incontro si terrà presso la sede della cdb di Chieri in via San Giorgio 19 – Chieri

 Per informazioni
Maria 3497206529
Silvano 3395723220

SOGNO

Sogno un mondo

nel quale poter

fermare un passante

all'angolo della strada

e in qualche modo

diventare

subito suo amico

e percorrere con lui,

nello stupore

dell'incontro,

il suo cammino interiore.

Le rare volte

che Dio mi ha

fatto la grazia

di questi incontri,

ho scoperto cos'è

amare veramente.

Martin Luther King

UN LIBRO CHIARO E UTILE

HANS KUNG, Dalla nascita del mondo alla morte di Gesù, Rizzoli BUR, Roma 2009, pagg. 152, € 4,30.

Si tratta della riedizione aggiornata di opere precedenti, ma non per questo meno prezioso. Sono particolarmente significative le pagine che affrontano le tematiche cristologiche e il confronto con il buddismo. L'Autore, che nella vita ci ha regalato opere di ponderosa ricerca, compiuti gli 80 anni, si è dedicato a pubblicare opere divulgative in cui riassume felicemente le sue elaborazioni precedenti.

IL CARDINAL POLETTO ALL'ATTACCO

Appena è uscita l'intervista del teologo cattolico Hans Kung, il cardinale Poletto e i vescovi del Piemonte, amareggiati per la scelta de La Stampa di pubblicarla, hanno emesso una dura nota contro il quotidiano torinese. Sono patetiche ed incredibili le dichiarazioni curiali: " la chiesa torinese è impegnata nella preparazione di una nuova ostensione della sindone nel 2010 e si prepara in quell'occasione ad accogliere con entusiasmo il santo padre". Stai a vedere che ora Poletto indice una settimana di preghiere per la conversione di Mercedes Bresso e di Hans Kung. Capisco la difficoltà del cardinale Poletto a parlare di teologia, ma scambiare La Stampa per un bollettino parrocchiale è assai grave. Il fatto ha il sapore del ridicolo. Poletto è davvero un vescovo prono al bacio dell'anello papale. Entro diciotto mesi lascerà la diocesi e vuole finire in gloria  il suo episcopato con questa grande e redditizia " OPERAZIONE SINDONE". Questo è l'impegno pastorale che davvero fa sorridere per non piangere chi, aldilà di queste manifestazioni superstiziose, è attento alla testimonianza del Vangelo in una città come Torino.
La risposta del direttore de La Stampa è stata dignitosa: " noi siamo laici".

BUONA LETTURA

"L'Eglise risque de devenir une secte"

 

 

TÜBINGEN (BADE-WURTEMBERG)

Longue silhouette au visage glabre et à la mèche rebelle, Hans Küng, considéré comme le plus grand théologien contestataire catholique vivant, reçoit chez lui, en Allemagne, à Tübingen, dans sa propriété élégante aux murs tapissés d'ouvrages. Les siens, innombrables et traduits dans toutes les langues, trônent en bonne place dans son bureau personnel. Il revient ici sur la tempête déclenchée par la main tendue du pape Benoît XVI aux intégristes catholiques.

 

Comment analysez-vous la décision de Benoît XVI de lever l'excommunication de quatre évêques du courant intégriste de Mgr Lefebvre, dont l'un, Richard Williamson, est un négationniste affirmé ?

Je n'ai pas été surpris. Dès 1977, dans un entretien à un journal italien, Mgr Lefebvre indique que "des cardinaux soutiennent (son) courant" et que "le nouveau cardinal Ratzinger a promis d'intervenir auprès du pape pour (leur) trouver une solution". Cela montre que cette affaire n'est ni un problème nouveau ni une surprise. Benoît XVI a toujours beaucoup parlé avec ces personnes. Aujourd'hui, il lève leur excommunication, car il juge que le temps est venu. Il a pensé qu'il pourrait trouver une formule pour réintégrer les schismatiques, qui, tout en conservant leurs convictions, pourraient donner l'apparence qu'ils sont en accord avec le concile Vatican II. Il s'est bien trompé.

Comment expliquez-vous que le pape n'ait pas mesuré le tollé que sa décision allait susciter, au-delà même des propos négationnistes de Richard Williamson?

La levée des excommunications n'a pas été un défaut de communication ou de tactique, mais elle a constitué une erreur de gouvernement du Vatican. Même si le pape n'avait pas connaissance des propos négationnistes de Mgr Williamson et même s'il n'est pas lui-même antisémite, chacun sait que les quatre évêques en question sont antisémites. Dans cette affaire, le problème fondamental, c'est l'opposition à Vatican II, et notamment le refus d'une relation nouvelle au judaïsme. Un pape allemand aurait dû considérer cela comme un point central et se montrer sans ambiguïté sur l'Holocauste. Il n'a pas mesuré le danger. Contrairement à la chancelière Angela Merkel, qui a vivement réagi.

Benoît XVI a toujours vécu dans un milieu ecclésiastique. Il a très peu voyagé. Il est resté enfermé au Vatican - qui est comme le Kremlin d'autrefois -, où il est préservé des critiques. Du coup, il n'a pas été capable de réaliser l'impact d'une telle décision dans le monde. Le secrétaire d'Etat, Tarcisio Bertone, qui pourrait être un contre-pouvoir, était son subordonné à la Congrégation pour la doctrine de la foi; c'est un homme de doctrine, absolument soumis à Benoît XVI. On est face à un problème de structure. Il n'y aucun élément démocratique dans ce système, aucune correction. Le pape a été élu par des conservateurs, et aujourd'hui c'est lui qui nomme les conservateurs.

Dans quelle mesure peut-on dire que le pape est encore fidèle aux enseignements de Vatican II?

Il est fidèle au concile, à sa manière. Il insiste toujours, comme Jean Paul II, sur la continuité avec la "tradition". Pour lui, cette tradition remonte à la période médiévale et hellénistique. Il ne veut surtout pas admettre que Vatican II a provoqué une rupture, par exemple, sur la reconnaissance de la liberté religieuse, combattue par tous les papes antérieurs au concile.

La conception profonde de Benoît XVI est qu'il faut accueillir le concile, mais qu'il convient de l'interpréter; peut-être pas à la manière des lefebvristes, mais en tout cas dans le respect de la tradition et de manière restrictive. Il a par exemple toujours été critique sur la liturgie de Vatican II.

Au fond, Benoît XVI a une position ambiguë sur les textes du concile, car il n'est pas à l'aise avec la modernité et la réforme. Or, Vatican II a représenté l'intégration du paradigme de la réforme et de la modernité dans l'Eglise catholique. Mgr Lefebvre ne l'a jamais accepté, et ses amis à la Curie non plus. En cela Benoît XVI a une certaine sympathie envers Mgr Lefebvre.

Par ailleurs, je trouve scandaleux que pour le cinquantième anniversaire du lancement du concile par Jean XXIII (en janvier 1959), le pape n'ait pas fait l'éloge de son prédécesseur, mais ait choisi de lever l'excommunication de personnes opposées à ce concile.

 

Quelle Eglise le pape Benoît XVI est-il en train de léguer à ses successeurs ?

Je pense qu'il défend l'idée du "petit troupeau". C'est un peu la ligne des intégristes, qui estiment que, même si l'Eglise perd beaucoup de ses fidèles, il y aura au final une Eglise élitiste, formée de "vrais" catholiques. C'est une illusion de penser que l'on peut continuer comme cela, sans prêtres, sans vocations. Cette évolution est clairement un mouvement de restauration. Cela se manifeste par la liturgie, mais aussi par des actes ou des gestes, par exemple lorsqu'il dit aux protestants que l'Eglise catholique est la seule vraie Eglise.

L'Eglise catholique est-elle en danger ?

L'Eglise risque de devenir une secte. Beaucoup de catholiques n'attendent plus rien de ce pape. Et c'est très douloureux.

Vous avez écrit: "Comment un théoricien aussi doué, aimable et ouvert que Joseph Ratzinger a pu changer à ce point et devenir le Grand Inquisiteur romain?". Alors, comment?

Je pense que le choc des mouvements de protestation de 1968 a ressuscité son passé. Ratzinger était conservateur. Durant le concile, il s'est ouvert, même s'il était déjà sceptique. Avec 68, il est revenu à des positions très conservatrices, qu'il a gardées jusqu'à aujourd'hui.

Le pape actuel peut-il encore corriger cette évolution?

Quand il m'a reçu en 2005, il a fait un acte courageux et j'ai vraiment cru qu'il trouverait le chemin pour réformer, même lentement. Mais, en quatre ans, il a prouvé le contraire. Aujourd'hui, je me demande s'il est capable de faire quelque chose de courageux. Déjà, il faudrait qu'il reconnaisse que l'Eglise catholique traverse une crise profonde. Ensuite, il pourrait très facilement faire un geste pour les divorcés et dire qu'à certaines conditions ils peuvent être admis à la communion. Il pourrait corriger l'encyclique Humanae Vitae (qui a condamné toutes formes de contraception en 1968) en disant que dans certains cas la pilule est possible. Il pourrait corriger sa théologie, qui date du concile de Nicée (en 325). Il pourrait dire demain: "J'abolis la loi du célibat pour les prêtres".  Il est beaucoup plus puissant que le président des Etats-Unis ! Il n'a pas à rendre compte à une Cour suprême ! Il pourrait aussi convoquer un nouveau concile.

Un Vatican III ?

Cela pourrait aider. Une telle réunion permettrait de régler des questions auxquelles Vatican II n'a pas répondu, comme le célibat des prêtres ou le contrôle des naissances. Il faudrait aussi prévoir un nouveau mode d'élection des évêques, dans lequel le peuple aurait davantage son mot à dire. La crise actuelle a suscité un mouvement de résistance. Beaucoup de fidèles refusent de revenir à l'ancien système. Même des évêques ont été obligés de critiquer la politique du Vatican. La hiérarchie ne peut l'ignorer.

 

Votre réhabilitation pourrait faire partie de ces gestes forts?

Elle serait en tout cas plus facile que la réintégration des schismatiques ! Mais je n'y crois pas, car Benoît XVI se sent plus proche des intégristes que des gens comme moi, qui ont travaillé et accepté le concile.

 

 

Propos recueillis par Nicolas Bourcier et Stéphanie Le Bars

LE MONDE | 24.02.09

 

giovedì 26 febbraio 2009

DAL DESERTO AI VILLAGGI

Commento alla lettura biblica - domenica 1° marzo 2009

Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:”Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel vangelo”(Marco 1, 12-15).


Gesù, nei versetti precedenti del racconto di Marco, ha deciso di scendere nelle acque del Giordano per farsi battezzare da Giovanni. Si riconosce come uomo peccatore, bisognoso di conversione, e si mette decisamente alla scuola del Battista. Il cielo che si apre sopra di lui è il segnale, nel linguaggio biblico, del fatto che il nazareno lentamente capisce che Dio lo chiama per una missione profetica particolare a favore del suo popolo, delle “pecore sperdute”.

Ed ecco la svolta: appena davanti a Gesù si profila l’orizzonte della sua missione profetica (Marco è veloce …. e ce lo presenta subito adulto e in azione!), compaiono il deserto, la tentazione, l’avvio della sua predicazione.

Mentre Luca e Matteo si soffermano a lungo sulle “tentazioni” di Gesù prendendole a prestito dal Pentateuco, cioè dalle prove che Israele incontrò nel suo cammino verso la libertà, Marco dipinge un quadro con rapide pennellate.

Contro corrente

Per Marco era talmente ovvio che Gesù aveva dovuto affrontare tante prove per compiere il suo cammino di fedeltà a Dio, che lo segnala quasi di passaggio. Si può crescere davvero da persona libera senza incontrare difficoltà e opposizioni?

Appartandosi (ecco il senso del deserto) Gesù si concentra sull’essenziale, guarda in profondità dentro il proprio cuore, si rivolge a Dio per attingere luce e forza. Ha davanti a sé il fatto che il suo amato maestro, il Battezzatore, è stato arrestato. Il nazareno non è un ragazzotto ingenuo. Conosce la storia del suo popolo e le vicende dei profeti, uomini osteggiati e contro corrente; per giunta finiti male. Ecco la comparsa di satana. Oggi noi sappiamo bene dagli studi storici e letterari che non esiste nessun demonio, nessun satana. Il diavolo è un immaginario antico per esprimere la prova, la difficoltà, la seduzione del male, le “tentazioni” che dobbiamo affrontare per non arrenderci al qualunquismo, alla superficialità, alla paura, all’egoismo.

Qualche volta qualche prete che ha cessato di documentarsi (e dovrebbe cambiare lavoro) tuona dal pulpito e parla del diavolo come fosse un essere reale, il tentatore …. Nella superstizione cattolica, diffusa da Radio Maria e autorizzata dalle gerarchie, si parla ancora a volte della presenza del diavolo.

Ma, lasciamo da parte queste barzellette, che rendono ridicola certa teologia cristiana, è importante familiarizzare con questo Gesù storico che, come ciascuno e ciascuna di noi, nel suo cammino di umanità e di fede, ha dovuto fare i conti con tante difficoltà interiori ed esteriori, con le sue paure e con l’opposizione dei poteri.

Quando Marco scrive, aveva alle spalle la conoscenza di quel Gesù che i discepoli avevano conosciuto come un “uomo di Dio”, un profeta, che non si era arreso “né a satana né alle fiere”, per dirla con questo linguaggio simbolico così espressivo ed efficace.

Quando nel corso degli studi storici e biblici sono riuscito a fare mia la conoscenza, sempre parziale, di questo Gesù nuovo, “tentato”, cioè alle prese -anche lui - con la difficoltà di amare e di perseverare con coraggio, ho archiviato il Gesù che volava come spirito celestiale attraversando tutte le difficoltà come un essere superiore. Per me questa “scoperta”, che mi ha reso Gesù compagno di viaggio, ha inciso profondamente nel mio percorso di fede.

E gli angeli lo servivano

Nel linguaggio immaginifico questi angeli sono il simbolo della vicinanza di Dio. Dunque questo Gesù, fragile, osteggiato, apertamente contro corrente … dove aveva trovato la forza per andare fino in fondo nel suo cammino di fedeltà a Dio e agli oppressi?

Come aveva potuto la vita del profeta di Nazareth, con il suo messaggio radicale, infuocato, sovversivo, liberatorio e quindi “pericoloso” e sospettato, proseguire con coerenza senza arrendersi o cadere nello scoraggiamento? In qualche modo, dentro il turbinio della vita come nei momenti di solitudine e di “ritiro” dalla folla, Gesù aveva maturato sempre più lucidamente la coscienza del suo rapporto “sorgivo” con Dio. Per Gesù non si è mai trattato dello sforzo titanico di costruirsi una spiritualità o una statura da eroe. Gesù ha fondato la sua vita sulla fiducia in Dio, come albero che mette le sue radici dove scorre l’acqua che dà vita.

Martedì ho compiuto 70 anni. Se penso alla mia piccola vita di uomo senza nulla di grande, di prete vecchio e fragile, di persona che non ha mai compiuto nulla di vistoso, sono pieno di gratitudine a Dio anche solo per il fatto che non ho voltato completamente le spalle al Vangelo.

Come avrei potuto innamorarmi di Gesù se non avessi preso coscienza che Dio mi è stato vicino?

La vita è piena di gioie e di affanni, di fragilità e di audacie … Gesù ci testimonia la sua fiducia in Dio, alimentata alle sorgenti della preghiera e delle scritture. E’ il soffio di Dio che ha “sospinto Gesù nel deserto” e lo ha accompagnato. Può farlo anche per noi.

“Si recò nella Galilea”

Anche se aveva davanti agli occhi la strada “pericolosa” e la sorte amara del Battista, “satana e le fiere” non lo spaventano. Gesù si butta nelle strade della Palestina, anzi nei sentieri dei villaggi, e dà avvio alla sua predicazione. Anche qui Gesù è il nostro maestro di vita. L’ora che stiamo vivendo nel mondo, in Italia e in questa chiesa è davvero stretta nella morsa del “satana vaticano” e delle “fiere di un governo fascista”. Eppure bisogna andare dove ferve la vita con le sue contraddizioni, i suoi abissi di ingiustizia e di discriminazione, le sue lotte e le sue speranze.

Il “regno di Dio” quando irrompe in noi, quando non gli impediamo di crescere, ci porta alla concretezza del quotidiano, fuori dai recinti del sacro, dove regnano i principi astratti e le obbedienze focalizzanti.

Il “regno di Dio” soffia “dentro il vento della vita”. “Satana e le fiere”, per riprendere il linguaggio simbolico di Marco, sono sempre in agguato per ricondurci alla paura o all’obbedienza. Ma rassegnarsi al loro potere, rimanerne prigionieri, lasciarci riacciuffare dalle paure, spegne in noi la gioia della vita, confonde la fede con l’ideologia religiosa dominante e ci fa diventare girini prigionieri della palude ecclesiastica.

Ti prego

Insegnami, o Dio,
a concentrarmi sull’essenziale.
Anch’io piccola creatura,
posso gettare semi di giustizia
nella terra del quotidiano.
Dentro e oltre le oscurità
che sembrano bloccare ogni sogno,
insegnami a vedere
i raggi di sole
che si fanno strada
verso di noi.

POLETTO INVITA A PREGARE

Che il cardinale Poletto sia stanco e un tantino disattento a quel che dice e a quel che fa è opinione diffusa in Diocesi di Torino.

Solo che da quando ha scelto un comportamento da ayatollah vuole curare tutti: chi non la pensa come lui è contro la legge di Dio, la Bresso è impazzita… Ha lanciato in Diocesi l'iniziativa di pregare per la Presidente della Regione perché ritrovi il senno. Siamo davvero allo sproloquio, ma non solo. Il venerdì santo si usa la preghiera perché rinsaviscano e si convertano gli ebrei. All'inizio della quaresima si prega perché chi non catto-talebano guarisca dalla sua pazzia. Non sai se ridere o piangere…

mercoledì 25 febbraio 2009

PIÙ A DESTRA NON SI PUÒ

Il papa prosegue a passo veloce nella destituzione dei teologi e nella nomina dei suoi intimi amici ai posti chiave della parrocchia ecclesiastica.

Alla diocesi di New York è stato nominato in questi giorni un conservatore fedelissimo al papa, ma un uomo celebre negli USA per il suo carattere gioviale. I media lo riprendono che beve birra, fuma il sigaro, è disinvolto e "sportivo". Che rapporto abbia con lo studio delle Scritture non è detto. Del resto, oggi come nel passato, nella chiesa cattolica, per fare carriera, questa non sarebbe una nota di merito.

APPELLO DELLE DONNE DEL PD

"Dopo le dimissioni del segretario Walter Veltroni, che ha incarnato sin dall'inizio il progetto del Pd, siamo entrati in una fase sicuramente difficile, delicata, che va gestita con saggezza e lungimiranza. Non possiamo tornare indietro e deludere le speranze di milioni di persone che credono nella possibilità di cambiare questo Paese costruendo un'alternativa valida alla destra. Le donne del Pd, che tanto hanno contribuito alla sua nascita, continueranno a sostenere il progetto, a dare fiducia alle tante donne della società che ad esso guardano per procedere sulla strada dei diritti». È l'appello delle donne del Pd sottoscritto da 50 senatrici, deputate, ministre ombra: questo partito «è nato per cambiare la politica, non per lasciarla così com'è… Il Pd ha bisogno delle donne, le donne hanno bisogno del Pd».

LA SETTA VATICANA

   Il teologo cattolico Hans Kung ha rilasciato una intervista estremamente significativa che compare oggi 25 febbraio su LA STAMPA sotto il titolo QUESTA CHIESA DIVENTERA'  UNA SETTA.
Nei prossimi giorni raccoglierò alcuni dei passaggi più degni di attenzione e li riporterò  su questo blog. Sentite solo un anticipo:" Il papa ha tradito lo spirito del concilio.Ratzinger non ha viaggiato, vive a San Pietro come se fosse il Cremlino. E' stato eletto dai conservatori e ora nomina i conservatori".E'davvero  tempo di parlare chiaro.

VOGLIONO ELIMINARLE

" I casi di stupro delle ultime settimane sono stati risolti grazie alle intercettazioni: ora il governo vuole limitare drasticamente l'utilizzo di questo fondamentale strumento di indagine anche per reati gravissimi" ( Edmondo Bruti Liberati, procuratore aggiunto di Milano, 24 febbraio).

martedì 24 febbraio 2009

DIO, COMPAGNO DI VITA

Quando mi sento perduta

e guardo intorno e me

e null'altro vedo che nebbia.

Quando mi affanno

e mi arrabatto

nelle piccole lotte quotidiane.

Quando mi sento sola

ad affrontare

cose più grandi di me.

Quando la speranza

non alberga più nel mio cuore.

Quando mi sento avvizzita

e senza forze.

Se, in tutti questi momenti,

riesco a fermarmi per un attimo

e ascoltare il mio cuore

sento

che Tu sempre mi ascolti,

anche quando non Ti parlo;

Tu sempre mi ami,

anche quando

non Ti dichiaro il mio amore;

Tu sempre mi pensi,

anche quando

sono io a dimenticarmi di Te.

Amabile

IL VIAGGIO IN ISRAELE

È imminente il viaggio del papa in Israele. Non conosco ancora i dettagli, gli incontri, i luoghi precisi. Ratzinger comunque dimostra grinta e coraggio. Il papa ha bisogno di riparare i danni, di ricucire gli strappi e ristabilire buoni rapporti diplomatici. Vedrete che ci riuscirà perché tra poteri di destra si trova sempre un accordo per i comuni interessi. Infatti anche il governo di destra di Israele versa in cattive acque e l'appoggio di un potere come quello vaticano conta sul piano internazionale.

Ormai il papato è soprattutto interessato a coltivare la propria immagine e il proprio potere e non può permettersi di perdere la faccia di fronte al mondo ebraico che, in qualche modo, si sente offeso dalla intollerabile ed arrogante preghiera del venerdì santo cattolico in cui si prega per la conversione degli ebrei.

Voglio vedere se, aldilà delle tattiche e delle astuzie diplomatiche, sarà cambiata la preghiera in cui ci si rivolge a Dio perché gli ebrei riconoscano in Gesù il salvatore del mondo. La eliminazione di questa indecente preghiera non sarebbe un passo miracoloso, ma una scelta di necessaria onestà.

INIZIATIVA IMPORTANTE ED URGENTE

FIRMACONNOI

comitato promotore 


                                                                                                          Torino,13 febbraio 2009

 

 

 

Carissime e carissimi,

 

Vi comunichiamo che FINALMENTE  venerdì 13 febbraio  la nostra Proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare n.477/2007 per la “Istituzione dei Centri Antiviolenza con Case Segrete” è stata liberata dalla  IV Commissione Consiliare.

La proposta, in tempi brevissimi, sarà trasmessa alla I Commissione Consiliare – Bilancio – per l'acquisizione del parere sulla norma finanziaria; successivamente tornerà alla IV Commissione Consiliare per il voto definitivo e la sua trasmissione in Consiglio: sembra  possibile (..........!) il suo inserimento nell'ordine del giorno di una data prossima all' 8 marzo  (2009 !?).

 

In questi ultimi mesi abbiamo curato e sollecitato i rapporti con le consigliere regionali, per  condividere il più possibile la proposta e verificare la  loro disponibilità politica a sostenerne i principi fondamentali.

Il passaggio in aula della proposta di legge è una tappa delicata e molto importante in quanto sarà quella la sede  di discussione e di possibili modifiche della stessa.

Diventa necessaria, pertanto, la presenza in Consiglio nel giorno della discussione di tutte/i coloro che hanno dato sostegno concreto a questa iniziativa che ha contato su tantissime firme di cittadine e cittadini.

Vi comunicheremo immediatamente i pareri delle Commissioni sopraccitate e della data della discussione in Consiglio della nostra Legge.

 

Vi chiediamo di collaborare alla diffusione di questa nota  e delle future attraverso le vostre reti e comunicando a questo indirizzo mail  i vostri contatti.

 

Siamo ormai alla conclusione di questo iter che porterà la proposta in cui abbiamo creduto e crediamo ad essere una Legge Regionale: è necessario un ultimo sforzo e il massimo impegno da parte di tutte/i!

 

Ci auguriamo di  incontrarci TANTE E TANTI  in Consiglio Regionale, a Palazzo Lascaris.

 

Grazie ancora a tutte e a tutti.

 

A presto.

 

 

                                                                                                                      Comitato Promotore

                                                                                                                                Firma con noi

DUE PESI E DUE MISURE


 

La dolce morte di Karol Wojtyla

Un'attenta analisi delle condizioni di salute  di Giovanni Paolo II nelle ultime settimane della sua esistenza dimostra che non gli sono state praticate alcune cure che avrebbero potuto tenerlo in vita ancora a lungo. Il vecchio papa le ha rifiutate perché le considerava troppo gravose. Per lui sta per iniziare il processo di canonizzazione, a Piergiorgio Welby sono stati rifiutati persino i funerali.

di Lina Pavanelli

COMPLOTTO

"Il vaticano ha partecipato alla stesura della legge per interposta persona. Dico il vaticano e non la chiesa perchè l'atteggiamento di molti suoi componenti è assai diverso. Ma Berlusconi si inchina al volere  del vaticano" ( Andrea Camilleri sul Testamento biologico, 21 febbraio).

lunedì 23 febbraio 2009

APPUNTAMENTI

Riporto qui di seguito i prossimi appuntamenti fuori dalla mia città e dalla mia comunità.

TORINO:    24 febbraio 

Martedì 24 febbraio in Via Pio V, n.17 proseguiamo la lettura del Vangelo di Marco dalle ore 20 all 22.

PIOSSASCO: 28 febbraio

Sabato 28 febbraio alle ore 16,30 incontro del Gruppo Primavera per proseguire la riflessione sulle cristologie.

SALUZZO:   1° marzo 

Domenica 1° marzo ore 17,30 incontro della Comunità Cristiana di Base con celebrazione eucaristica.

TORINO:    6 marzo

Venerdì 6 marzo dalle 18 alle 19,30 presso la Libreria Claudiana di Via Principe Tommaso 1, prosegue il corso biblico sul profeta Isaia. Con il mese di Aprile inizieremo la lettura del libro di Giobbe.

Presto suggerirò su questo blog una ampia bibliografia.

BOLOGNA: 7-8 marzo

Sabato 7 e domenica 8 marzo sono a Bologna per un incontro su "Quale solidarietà tra e con le persone omosessuali?" che vedrà, dopo una mia breve introduzione biblica ed esistenziale, un lavoro di gruppo che gli organizzatori hanno accuratamente predisposto. La domenica avremo l'opportunità di trovarci anche per la celebrazione eucaristica. Per informazioni: narcisoeboccadoro@email.it . Durante i lavori avrò anche l'occasione di dialogare sui miei due ultimi libri "Omosessualità e Vangelo"  e "Il dono dello smarrimento"  che saranno a disposizione dei partecipanti.

 

ILARITA'

"Ci lega un tratto comune, siamo entrambi uomini tesi al fare". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi  parla del  presidente americano Barack Obama in un'intervista al quotidiano tedesco Bild che sarà in edicola oggi. Secondo Berlusconi "Obama è un leader carismatico, capace di infondere fiducia".


FIRMO ED INVITO A FIRMARE L'APPELLO


APPELLO PER IL DIRITTO ALLA LIBERTA' DI CURA
www.appellotestamentobiologico.it


Rispettiamo l'Articolo 32 della Costituzione.

Il Parlamento, con molti anni di ritardo e sull'onda emotiva legata alla drammatica vicenda di Eluana Englaro, si prepara a discutere e votare una legge sul testamento biologico.
Dopo quasi 15 anni di discussioni, chiediamo che il Parlamento approvi questo importantissimo provvedimento che riguarda la vita di ciascun cittadino.
Il Parlamento, dove siedono i rappresentanti del popolo, deve infatti tenere conto dell'orientamento generale degli italiani.
Rivendichiamo l'indipendenza dei cittadini nella scelta delle terapie, come scritto nella Costituzione.
Rivendichiamo tale diritto per tutte le persone, per coloro che possono parlare e decidere, e anche per chi ha perso l'integrità intellettiva e non può più comunicare, ma ha lasciato precise indicazioni sulle proprie volontà.
Chiediamo che la legge sul testamento biologico rispetti il diritto di ogni persona a poter scegliere.
Chiediamo una legge che dia a chi lo vuole, e solo a chi lo vuole, la possibilità di indicare, quando si è pienamente consapevoli e informati, le terapie alle quali si vuole essere sottoposti, così come quelle che si intendono rifiutare, se un giorno si perderà la coscienza e con essa la possibilità di esprimersi.
Chiediamo una legge che anche nel nostro Paese dia le giuste regole in questa materia, ma rifiutiamo che una qualunque terapia o trattamento medico siano imposti dallo Stato contro la volontà espressa del cittadino.

Vogliamo una legge che confermi il diritto alla salute ma non il dovere alle terapie.

Vogliamo una legge di libertà, che confermi ciò che è indicato nella Costituzione.


Primi Firmatari

Ignazio Marino, chirurgo e senatore
Giuliano Amato, ex Presidente del Consiglio
Corrado Augias, scrittore
Bianca Berlinguer, giornalista
Alessandro Cecchi Paone, conduttore televisivo
Maurizio Costanzo, giornalista
Guglielmo Epifani, Segretario Generale CGIL
Paolo Franchi, giornalista
Silvio Garattini, scienziato, farmacologo
Massimo Giannini, giornalista
Franzo Grande Stevens, avvocato
Marcello Lippi, Commissario tecnico della Nazionale italiana
Luciana Littizzetto, attrice e cabarettista
Alessandra Kustermann, medico, ginecologa
Miriam Mafai, giornalista e scrittrice
Vito Mancuso, teologo
Erminia Manfredi, regista
Simona Marchini, attrice e autrice
Rita Levi Montalcini, premio Nobel
Giuseppe Remuzzi, scienziato, immunologo
Stefano Rodotà, giurista
Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano La Repubblica
Umberto Veronesi, oncologo
Mina Welby, delegato municipale ai diritti civili
Gustavo Zagrebelsky, Presidente emerito della Corte Costituzionale



PER FIRMARE: www.appellotestamentobiologico.it

SU FACEBOOK: http://apps.facebook.com/causes/132049

SUL SITO REPUBBLICA.IT: http://www.repubblica.it/speciale/2008/appelli/testamento_biologico/index.html




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Da: Ignazio Marino
Oggetto: APPELLO PER IL DIRITTO ALLA LIBERTA' DI CURA


Carissima/o,

grazie per la tua adesione all'appello per il diritto alla libertà di cura sul sito www.appellotestamentobiologico.it, e grazie perché, anche con il tuo contributo, abbiamo già raggiunto quasi 100.000 firme!

Ti scrivo per chiederti un ulteriore sforzo per questa importantissima causa. Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come l'idratazione e l'alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l'ultima parola. Qual è allora l'utilità di questa legge, se non si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad un notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al contrario della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle cure palliative, all'assistenza ai disabili, alla terapia del dolore.

Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l'appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini vogliono essere liberi di scegliere.

Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l'appello,

Ignazio Marino

LASCIATELI ANDARE

Il cardinal Rutelli, infiltrato vaticano nel PD, finalmente ha deposto la maschera. Lo diciamo da anni, ma sembra che i dirigenti nazionali stentino a guardare in faccia la realtà. Se il Partito Democratico, che intanto non ha i numeri per bloccare la proposta di legge della maggioranza sul testamento biologico, non si libera  di queste presenze di obbedienti alle gerarchie cattoliche, ancora una volta perde l'occasione di un vero rinnovamento. Resta aperta solo la via del referendum popolare.

E POVIA DISSE AGLI OPERARAI "SIETE POCHI, NON VI SOSTENGO"

SANREMO – Strana combinazione, piena di colori, slogan urlati, striscioni e sberleffi. A incrociarsi ieri nella piazza parallela che vive ai margini del teatro Ariston sono stati gli operai dello stabilimento Fiat Auto di Pomigliano D'Arco e i gay indignati per la canzone di Povia. I primi a segnalare la grave situazione dei ventimila cassaintegrati, i secondi a mettere in scena l'allegra protesta in favore della dignità della condizione di omosessuale, non barattabile con gli equivoci lanciati dalla vituperata "Luca era gay". Per farlo hanno ripescato un'altra canzone, guarda caso sanremese, "Se mi innamoro" dei Ricchi e Poveri, trasformandola in un invito globale a baciarsi, a manifestare amore, uomini con uomini, donne con donne, e tutte le altre possibili combinazioni multiple. E tutto questo in mezzo alla tipica e variopinta fauna che da sempre riempie le strade di Sanremo durante il festival.

Chi protesta contro le conigliette, chi perché nessuno gli dà retta, che perché ha una bellissima canzone da presentare e si sente discriminato. Per non dire della folla che blocca ogni ingresso e chiede l'autografo anche ai comuni passanti, per non rischiare di perdere qualche vip in passerella. E poi indiani con le penne, finti gabibbi, uomini sandwich. I gay hanno seminato parodie, provocazioni, sberleffi. Povia, passato vicino agli operai di Pomigliano, è stato chiamato, gli è stato chiesto un gesto di solidarietà. "Ma siete in pochi" ha detto, scappando via. Forse era una battuta, chissà, ma non ha fatto ridere nessuno. (Gino Castaldo)

CINQUE DOMANDE

Mercoledì 18 febbraio L'Unità ha pubblicato questa breve intervista alla pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola Valdese.

  1. Libertà religiosa

In quel giorno del 1848 Carlo Alberto concesse i diritti civili ai valdesi. Era l'avvio di un percorso di libertà religiosa che, però non si è ancora concluso, nonostante l'articolo 8 della Costituzione che stabilisce che "tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere di fronte allo Stato".

  1. In Italia c'è questa libertà

Importanti confessioni come i testimoni di Geova o gli ortodossi attendono da anni la ratifica parlamentare di intese già sottoscritte con il governo. Quello che è evidente è che l'Italia sempre più multiculturale e multireligiosa è in ritardo nell'approvazione di una norma generale sulla libertà di culto.

  1. La crescita dell'Islam

Ci preoccupa molto di più l'uso politico dell'islamofobia.

  1. Laicità a rischio

Sì e le faccio l'ultimo esempio. È un fatto che un ampio schieramento politico trasversale ha ritenuto che la Chiesa cattolica dovesse avere l'ultima parola sul destino di Eluana.

  1. Lo dicono i radicali
Ma noi pensiamo che la vita sia un dono di Dio, un prezioso progetto l'amore che non è solo biologia, è anche biografia. E non lo si protegge con gli artifici dell'accanimento terapeutico o con una presunzione di onnipotenza della scienza medica.