domenica 27 febbraio 2011

GLI AFFARI DEL COLONNELLO: UNA TORTA DA 150 MILIARDI

Non c’è solo petrolio e gas nei rapporti economici tra Italia e Libia. La torta degli affari nel Paese del Colonnello è almeno di 153 miliardi di dollari di commesse. L’Impregilo sta costruendo tre centri universitari, la Conicons sta modernizzando l’aeroporto di Ghat, la Trevi sta tirando su l’hotel-reggia al-Ghazala a Tripoli, per citare solo alcuni dei lavori in corso. Il volume di scambi fra i due Paesi e di circa 15 miliardi di euro. E i libici sono entrati in Unicredit (4,9% delle azioni dell’istituto bancario sono controllate dalla Lybian Investment Authority) e stanno trattando per comprare azioni Eni, Telecom e Terna. L’italiana Sirti, che si occupa di infrastrutture per le telecomunicazioni, sta piazzando nel paese 7 mila chilometri di cavi in fibra ottica: un appalto da 68 milioni di euro. Nello stesso settore è attiva la concorrente Prysmian, quel che resta del settore cavi di Pirelli. Che ha contratto 35 milioni di euro con Lybia General Post and Telecommunications Company. La Augusta-Westland, del gruppo Finmeccanica, fornisce elicotteri e formazione per imparare a guidarli.