lunedì 25 luglio 2011

300 PARROCI: APPELLO ALLA DISOBBEDIENZA

Tira nuovamente aria di tempesta nella Chiesa austriaca, dove i più di 300 parroci hanno lanciato, il 19 giugno scorso, festa della Trinità, «un appello alla disobbedienza».

Dopo che , lo scorso anno, l'Iniziativa dei Parroci aveva reagito duramente alle misure intraprese da Benedetto XVI in ordine alla gestione dello scandalo degli abusi sessuali, giudicandole troppo blande e aveva chiesto la convocazione di un nuovo concilio ecumenico e una riforma dell' «attuale struttura assolutistica della Chiesa», l'appello ora diffuso richiama a puntuali atti di disobbedienza, articolati in sette punti (www.pfarrer-initiative.at): nel corso di ogni funzione liturgica verrà recitata una preghiera pubblica per la riforma ecclesiale; non verrà rifiutata l'amministrazione della comunione a cristiani di buona volontà, quand'anche fossero divorziati risposati, membri di altre Chiese o persone che abbiano lasciato la Chiesa; non vi saranno più "parroci volanti", costretti a celebrare più messe in centri diversi a causa della carenza di preti, ma verrà permesso ai fedeli stessi di celebrare; da ora in poi il cosiddetto servizio della Parola con distribuzione della santa comunione sarà chiamato "celebrazione eucaristica senza prete" e sarà valida anche per le celebrazioni domenicali; si ignorerà la proibizione di far pronunciare l'omelia a laici competenti, tra cui donne che insegnano religione; faranno sì che ogni parrocchia abbia un presidente laico: uomo o donna, sposato o no, allo scopo di contrastare la fusione di più parrocchie fomentando una nuova immagine sacerdotale; infine, si approfitterà di ogni opportunità per promuovere pubblicamente l'ammissione delle donne e degli uomini sposati al sacerdozio.

«Inoltre – si legge nell'appello – siamo solidali con quei colleghi che non potranno più esercitare le loro funzioni a causa della loro decisione di sposarsi, ma anche con coloro che, nonostante una relazione, continueranno il loro servizio come sacerdoti».

                                                                   (Da Adista, 16 luglio)