Il Ramadhan (visto dal mondo cristiano)
Colgo loccasione di questo spazio per porgere ai fratelli musulmani gli auguri per linizio del Ramadhan 1432, che in moltissimi onoreranno, anche se potrebbero sentirsi esonerati, trovandosi lontani dalla loro terra, ripromettendosi di recuperare quando dovessero ritrovarsi nella condizione più favorevole.
Auguri, ovviamente a titolo personale, ma sarebbe bello che altri ritenessero opportuno associarsi.
"Ramadhan" è il nome del nono mese lunare del calendario musulmano.
Si tratta di uno dei cinque pilastri della religione musulmana, che concretizza la visione verticale della religiosità (rapporto esclusivo delluomo con Dio) e orizzontale (rapporto solidale fra gli uomini).
Durante questo mese i musulmani, da circa un'ora e un quarto prima del sorgere del sole fino al suo tramonto, si astengono dal bere, dal mangiare e da qualsiasi relazione sessuale. E' dunque un mese di rottura, rispetto alla vita quotidiana, che mira al risveglio della spiritualità ed alla coscienza della presenza di Dio.
E la volontà, da parte del musulmano, di prendere le distanze dal mondo per avvicinarsi al Creatore dei mondi. Questa dimensione spirituale è fondamentale, è l'espressione intima della verticalità della fede, cioè della dimensione che regola il rapporto fra luomo e Dio. Ma la dimensione orizzontale si presenta come il complemento indispensabile poiché colui che digiuna entra in una sorta di comunione con gli altri uomini, ma, principalmente, con i poveri e i bisognosi della terra. Senza bere, senza mangiare, luomo è incoraggiato a dare, a condividere ed a partecipare alla vita comunitaria.
La privazione del corpo segna la rinascita e la rigenerazione dell'energia spirituale, perché tale privazione si coniuga con lesigenza di ripristinare rapporti sociali interrotti, screzi fatti o subiti, in un sentimento di pacificazione interiore che riavvicina le famiglie e i gruppi alla luce della solidarietà umana e sociale. Laspetto religioso si fonde così con laspetto sociale, per questo il ramadhan va inteso come lespressione della verticalità della fede. Tutto però dipende dal più importante pilastro dellIslam, e cioè
Nel nostro mondo occidentale e nelle Chiese cristiane, il digiuno e l'astinenza dalla carne, che era di regola tutti i venerdì e durante tutta
La pratica islamica è certo stupefacente per noi cristiani. Costituisce una testimonianza di fede singolare. Non c'è alcuna confessione al di fuori dell'Islam che manifesti in modo così forte la sua fede in questa occasione.
Rosario Amico Roxas