mercoledì 30 novembre 2011

OPERAI IN VALLE

  Rigore, crescita, equità sono le parole della politica. Produttività e governabilità sono le parole dell’economia. Parole magiche attorno cui si vuole far ruotare tutta la società futura. Ma come sono declinate dagli operai nelle Valli? Dove il lavoro non c’è più. Se ne è discusso all’assemblea di Alp, un sindacato locale. Fare il sindacalista non è facile. Non è facile in una valle in cui le grandi fabbriche stanno chiudendo, e l’alternativa non è tra buon lavoro e cattivo lavoro, ma tra non-lavoro e cattivo lavoro. Non è facile perché l’idea della scomparsa del lavoro (e degli operai) ha fatto molta strada, anche a sinistra. Solitudine, individualismo, stanchezza, guerra tra poveri, assenza di prospettive: sono le parole per definire la condizione operaia oggi nelle Valli. I diritti stanno scomparendo, con la cassa integrazione e la disoccupazione c’è difficoltà concreta di arrivare a fine mese. Senza prospettive non c’è nemmeno la lotta disperata per continuare a esistere, ma acquiescenza e rassegnazione. Senza diritti e senza democrazia: non solo sul lavoro, ma anche nella società. Per tutelare, con rigore ed equità, la vita operaia è da questa stanchezza e solitudine che bisogna (ri)partire.

(Giorgio Gardiol, da L’Eco delle valli)

 

L’ALTRA ITALIA

L'hanno sorpresa a rubare scatolette in un supermercato di Livorno. Ne ha afferrate quel che basta per garantirsi pranzo e cena. Il personale l'ha notata mentre tentava di nasconderle. Ladra per sopravvivere a 74 anni. L'hanno accompagnata nell'ufficio del responsabile per sottoporla alla solita procedura ma non c'è stato tempo. Sotto choc, ha perso l'equilibrio, è caduta. Corsa all'ospedale, identificazione al posto fisso di polizia del pronto soccorso. Piange, non risponde. Signora cos'è successo? "Non ricordo". Nella borsetta niente, né soldi né scatolette. Forse non è nemmeno riuscita a rubare. Ma se lo ha fatto è per fame. Una storia come tante di quest'Italia che non riempie i ristoranti e di cui Mario Monti dovrà tener conto.

Alessandra Longo, Repubblica

 

IPOCRISIA E PUBBLICITA'

"GAY, venite in Israele per le vacanze": è una pubblicità governativa, non una conversione di un governo reazionario. Lo scopo è evidente: far dimenticare le violazioni dei diritti e le stragi di palestinesi. Una operazione di facciata per sembrare rispettosi dei diritti umani.

 

"Dalla metà dello scorso decennio, per dirla con Aeyal Gross dell'Università di TelAviv, «i diritti degli omosessuali sono diventati uno strumento di pubbliche relazioni anche se politici conservatori e specialmente religiosi sono rimasti fieramente omofobici». Ma non, apparentemente, il governo, che ha promosso una campagna per vendere il "brand Israel", Stato aperto e moderno, destinata a un pubblico maschile dai 18 ai 34 anni, ed un'altra è stata lanciata dall'Ufficio del Turismo (90 milioni di dollari) per promuovere Tel Aviv come "international gay vacation destination".

Tutto questo, secondo Sarah Schuman ha indotto alcune persone di buona volontà a considerare erroneamente che il grado di avanzamento di un paese dipenda da come risponde al problema dell'omosessualità. In realtà, conclude, quella del governo israeliano è una strategia per nascondere la continua violazione dei diritti dei palestinesi dietro ad un paravento di modernità rappresentato dalla vita dei gay in Israele".

[Repubblica, 26/11]

Gentile Professor Vito Mancuso,

ho apprezzato e pubblicato sul mio blog la Sua cortese comunicazione. L'impresa, cui Lei ha posto mano con la collana Campo dei Fiori dell'Editore Fazi, ha tutta la mia attenzione. Leggo con piacere e con frutto tutti i volumi che sono stati editi e ne raccomando la lettura anche con una breve recensione.

Ovviamente non ogni pagina è da me sempre, condivisa, ma la "direzione" della collana e le scelte compiute mi sembrano stimolanti, sia sul terreno della spiritualità che sul piano della fede.

Grazie anche, caro Mancuso, per il Suo "Io e Dio" che ho recentemente presentato in più sedi e città.

Ricordando ancora l'incontro con Lei nella Chiesa Valdese di Prali a fine luglio, Le auguro un proficuo lavoro.

Con profonda stima


don Franco Barbero

martedì 29 novembre 2011

SABATO 3 A PINEROLO

Tutto il mattino di sabato 3 dicembre a Pinerolo colloqui con i futuri sposi e spose.

Per precisare gli orari telefonare allo 0121/72857

TORINO

VENERDI' 2 dicembre dalle ore 18 prosegue in Via San Pio V, 17b la lettura del Libro dei Salmi.

PINEROLO

Giovedì 1° dicembre partecipo al "gruppo di elaborazione del lutto" che si incontra nella sede della comunità alle ore 21, in Corso Torino 288.

LE CARCERI

Voglio dire i detenuti, le detenute: siamo all’emergenza e sostanzialmento non si fa nulla o quasi.

Se questo governo non interverrà in tempo brevi, nelle carceri sarà una strage, un macello.

Da anni il Presidente della Repubblica, assolutamente inascoltato, sollecita interventi urgenti ed efficaci.

È tempo di agire subito, dopo queste prime settimane di un governo che sembra attento alle dimensioni umane più segnate dal dolore e dall’emarginazione.

Come s’aggrava la tragedia per i morti sul lavoro dove tagli e improvvisazione fanon danni e non si vede una vera politica di prevenzione e di sicurezza.

CONTRO LA SOPPRESSIONE DEL TRENO PINEROLO-MILANO

Al Presidente del Consiglio Comunale

Al Signor Sindaco

Ai Capigruppo Consiliari

 

MOZIONE: impegno a mettere in campo tutte le azioni possibili e necessarie per evitare la soppressione del collegamento ferroviario Pinerolo-Milano via Torino, Chivasso, Santhià, Novara.

I sottoscritti consiglieri comunali,

premesso che:

·        Trenitalia ha deciso, invocando una non meglio precisata necessità di razionalizzare il servizio, di tagliare ulteriori fondi economici sulla linea ferroviaria a servizio del nostro territorio e che, in questo quadro, Trenitalia ha deciso di sopprimere, a partire dal prossimo 12 dicembre, il treno feriale delle 6,59 da Pinerolo a Milano e delle 18,45 dal capoluogo lombardo a Pinerolo della durata di 2 ore e 27 minuti

 

rilevato che:

1.     la razionalizzazione della spesa decisa da Trenitalia rischia di creare ulteriori enormi disagi per i pendolari aggravando i problemi già esistenti

2.     la sopracitata linea ferroviaria Pinerolo-Milano, servizio iniziato nel dicembre del 2002 a vantaggio dei pendolari (lavoratori e studenti) pinerolesi verso Torino e Milano e torinesi verso il Piemonte Orientale e Milano, ha sempre registrato un’alta percentuale di viaggiatori

3.     il  piano delle Ferrovie prevedrebbe la sostituzione della sopracitata linea ferroviaria Pinerolo-Milano con un treno regionale in partenza da Pinerolo con capolinea a Torino Stura (percorrendo, di conseguenza, tutto il nuovo passante ma con la moltiplicazione delle fermate e quindi con un forte allungamento dei tempi) e, per chi vorrà proseguire per Milano, troverà, come nel resto della giornata, coincidenza a Porta Susa

 

considerato inoltre che:

         I.            con il nuovo taglio ad uscirne penalizzati saranno solo e soltanto i pendolari che già “pagano” collegamenti lenti, non sempre puntuali e frequentemente sovraffollati

 

chiedono che il Consiglio Comunale, nell’ottica di difendere i diritti ed i servizi dei nostri cittadini, impegni il Sindaco e la Giunta a mettere in campo tutte le azioni possibili per evitare ulteriori tagli da parte di Trenitalia alle linee ferroviarie a servizio del nostro territorio lavorando quindi per garantire la permanenza di quanto ad oggi esistente.

 Pinerolo, 28 novembre 2011

“LA CINTURA DELLA MADONNA”

Thermos e rosari, qualche bottiglietta di vodka nelle tasche. Una coda mai vista di fedeli cristiani impegna da una settimana i poliziotti di guardia alla cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca. Almeno 500mila persone hanno sfilato per visitare la "cintura della Madonna", una sacra reliquia prestata dai monaci del Monte Athos, considerata miracolosa per la fertilità delle coppie.
[Repubblica, 28/11]

Fonti bene informate preannunciano l'ostensione sempre a Mosca di una reliquia delle mutande di Giuseppe e di una "piuma" delle ali dell'arcangelo Gabriele. E' in corso un profondo rinnovamento della fede, esattamente come da noi… tra padre Pio e ampolle del sangue di San Gennaro. Putin e il patriarca ortodosso benedicono.



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RAMMARICO


I lettori e le lettrici di questo blog (e soprattutto chi mi scrive lettere personali) avranno constatato con quanto ritardo io scriva le risposte.

Provo rammarico per questo fatto al quale non riesco a porre rimedio.
Tra gruppi, dialoghi, studi, corsi,famiglia, comunità… non riesco più a tenere facilmente insieme tutta la matassa. L'età avanzata, i viaggi e la continua richiesta di nuove iniziative che la vita quotidiana presenta costituiscono una realtà da intrecciare con attenzione. Mi sento spesso un po' "assediato".

E poi… tutto è così appassionante… e io sono vecchietto… e devo accettare con gioia e realismo il dato della vecchiaia con i suoi pregi e i suoi limiti.
Che fare? Debbo accettare questi limiti e non posso andare oltre le 12 o 13 ore il giorno tra lavoro, ascolto, scritti, gruppi. Insomma, dobbiamo avere pazienza con noi stessi prima che con gli altri.



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lunedì 28 novembre 2011

UN INCONTRO SPECIALE

Un gruppo di auto-aiuto di donne pinerolesi ha dato vita venerdì 25 novembre ad un incontro-dialogo aperto su "Pensare alla propria e all'altrui morte senza angoscia: è possibile?".

Sono stato inventato ad avviare il dialogo e ho constatato quanta ricchezza e quanta saggezza ci sia nei cuori di queste donne. Ne è nato uno scambio su "la vita, la morte, la malattia, la vecchiaia, il corpo, la fede, Dio…" a tutto campo.

Abbiamo deciso di proseguire a gennaio interrogandoci insieme su "la vecchiaia".

Un caldissimo grazie per l'invito.

SCRIVE LUIGI CANCRINI

Ha scritto efficacemente ieri Concita De Gregorio su Repubblica che la proteste degli indignaods e la loro richiesta di non votare, di astenersi, ha dato un contributo importante alla vittoria dei popolari. Quello che gli antipolitici non capiscono mia, d'altra parte, è che la conquista più importante della sinistra, da Marx in poi, è stato proprio quella del suffragio universale, del diritto di tutti al voto. Se a non votare sono gli "scontenti" è terribilmente probabile, infatti, che a votare e a far votare i loro siano i "contenti", quelli che naturalmente si pongono in politica come dei conservatori. Lo capiranno in tempo anche da noi quelli che così generosamente hanno esteso all'intero ceto politico e a una fantomatica "casta" la critica del malcostume e de berlusconismo? Riuscirà la nostra sinistra a intercettare efficacemente, lasciandosene penetrare e modificare, le richieste e le proteste degli "indignati" italiani? L'avvenire del nostro Paese dipende a breve termine dalla capacità di Monti e del suo governo ma dipende, a medio e lungo termine, dalle risposte che verranno date a queste due fondamentali domande.

DA NEW YORK

La crisi manda per strada circa 4000 giovani, ma la maggior parte di loro è omosessuale o transgender. La crisi ha i suoi effetti collaterali: il 40% dei senza tetto è gay. L'allarme è stato lanciato nel corso di una recente manifestazione dalle organizzazioni che si occupano dei giovani che vivono fuori casa.      

STAINO

Migliaia di questuanti                Tutti operai
assediano i partiti per                licenziati a
un posto di sotto-                      Termini Imerese,
segretario.                                 scommetto.

domenica 27 novembre 2011

GIORNATA COMUNITARIA: COMUNITA' NASCENTE

Posso solo ringraziare Dio e i fratelli e le sorelle per le intensissime ore trascorse insieme nell'accoglienza reciproca, nella preghiera , nel pasto condiviso e nello studio biblico. Un caldo saluto a chi sta viaggiando per rientrare a casa. Ricordo che la prossima giornata comunitaria avrà luogo domenica 18 dicembre, sempre a Torino in Via San Pio V 17b.

PREGHIERA DI D.M.TUROLDO

Ama, saluta la gente,
dona, perdona,
ama ancora e saluta.

Dai la mano, aiuta,
comprendi , dimentica
e ricorda solo il bene.

E del bene degli altri
godi e fai godere.
E vai leggero
dietro al vento e al sole
e canta.

Canta il sogno del mondo:
che tutti i paesi si contendano
di averti generato.

LA TERRA E' MIA

La terra è mia.

Non distruggerla,

perchè l'ho fatta bene e con amore.

Non tenerla per te

come se fosse una bambola o una palla

perchè l'ho fatta

perchè tutti possano giocare con essa.

Non sporcarla

con i tuoi meschini interessi,

perchè i suoi fiumi danno da bere a tutti

e i suoi campi danno da mangiare

a migliaia di milioni.

Non pensare che sia come un puzzle

e che tu possa far quel che vuoi

delle sue diverse parti.

Non depredarla

perchè ci sono tanti altri

che ho posto perchè abbiano cura di essa.

La terra è mia

e te l'ho messa a disposizione

perchè tu ci viva

e ci vivano i tuoi figli e le tue figlie

e i figli e le figlie dei figli e delle figlie che ti ho dato,

perchè tu la condivida con i tuoi fratelli e le tue sorelle,

con coloro che sono tristi, in solitudine,

che non possono o non posseggono (...)

perchè tu ne goda

e lasci che tutti ne godano.


Liturgia della III Assemblea Clai, Cile 1995

da Esperanza Viva





ERNESTO BALDUCCI

Il Concilio è una consegna di un avvicinamento all'uomo, superando le barriere che la storia e, con la storia, la chiesa stessa ha eretto tra il Vangelo e l'uomo.

LA PASSERELLA INTERROTTA

I soliti volti e le solite "comparse" in Tv di personaggi impresentabili registrano un po' di tregua. Adesso più che in Parlamento compaiono in tribunale. Lì è il posto giusto per loro.

sabato 26 novembre 2011

ELLEKAPPA

Si vede                        E'
finalmente                    l'Europa
una luce                        che brucia.
in fondo al
tunnel

MARAMOTTI

Papà, entrerò                    E che ne so
nel mercato                        ...sono dieci
del lavoro col                     anni che non
tuo stesso                          mi pagano!!
reddito....E'
buono?

MUOIA SANSONE

Muoia Sansone…! 



Monti, martedì i nomi dei sottosegretari
ma resta lo scontro interno a Pdl e Pd
(Il Messaggero del 26 nov. 2011)
****  
Questa serie di nomine può diventare la cartina al tornasole per dimostrare la completa indipendenza di Monti dalla politica. Deve resistere alle pressioni di Berlusconi, interessato solo ai due ministeri che gli interessano; giustizia e Telecomunicazioni.
Il primo per adeguare alle sue esigenze penali il corso della giustizia, il secondo per non intralciare i suoi personali interessi nel campo delle telecomunicazioni dove vorrebbe imporre personaggi suoi, anche se molto discussi e discutibili, già ampiamente compromessi.
Ci sarebbe da verificare la tenuta della maggioranza, anche se il PdL dovesse votare contro.
Berlusconi dimostra (ove ce ne fosse stato bisogno) che i suoi interessi vengono prima degli interessi generali, il tutto con la condivisione anche dei peones che si illudono di una rielezione, oltre che dai servi fedeli, i quali senza il loro capo sanno bene che dovrebbero correre a cercarsi un lavoro.
Vale la pena rischiare ?
La forza del ricatto è nelle mani del cavaliere, perchè una caduta del governo Monti segnerebbe un ritorno alla sfiducia nella politica italiana e peggiorerebbe le condizioni economiche, mentre un assenso alle sue pretese servirebbe solo a segnare una resa senza condizioni al cavaliere, che reitererà l'atteggiamento anche su altri interventi; sarebbe come mettersi nella sue mani; ma questo non importa al cavaliere, per lui vale solamente: muoia Sansone......
Vale la pena rischiare e tornare a votare per una liberazione definitiva ?  Forse è l’unica soluzione per liberarci dalle arroganze del cavaliere, che sta dimostrando la sua avidità in difesa del suo patrimonio, così mal guadagnato.

Rosario Amico Roxas

UNA PREZIOSA OCCASIONE DI COLLABORAZIONE

Spett.le : Comunità di Pinerolo (To)
 
Alla cortese attenzione: Don Franco Barbero
L'associazione culturale Gruppo Africano Cultura e Sport(G.A.C.S),senza scopo di lucro,nata a Torino 21 anni fa e composta da 13 membri del consiglio direttivo e 1086 soci di diverse nazionalità africane,italiane ed europee,opera dal 1990 nei settori della vita sociale in Italia,Europa e Africa,collaborando con gli enti pubblici e privati al fine di fornire opportunità di incontro tra cittadini italiani e immigrati africani.
L'associazione culturale G.A.C.S diffonde e promuove le tradizioni culturali del continente africano organizzando dibattiti,conferenze,seminari,mostre pittoriche e fotografiche,viaggi di studi in Africa per studenti italiani(medicina tropicale,antropologia,lingue,turismo,zootecnica,storia,ecc,..),turismo solidale,attività ricreative,manifestazioni musicali e sportive.L'associazione culturale G.A.C.S crede che le sue iniziative possano essere portatrici di un nuovo dialogo tra le diverse etnie presenti in Italia e che la cultura e lo sport siano un veicolo di espressione che parla veramente una lingua universale.
L'associazione culturale G.A.C.S sottolinea come l'Italia e l'Europa stanno diventando ancora di più un mosaico di razza e di religione che devono imparare a vivere nella reciproca tolleranza.L'associazione culturale G.A.C.S spera che una migliore conscenza favorita dalle occasioni di incontro tra i popoli possa contribuire alla solidarietà e alla fratellanza per garantire la pace e l'armonia contro i nuovi e vecchi razzismi.
L'associazione culturale G.A.C.S ispirandosi ai principi di solidarietà sociale sostiene le donne e i giovani africani vittime della tratta organizzando degli incontri periodici per sensibilizzare gli stessi ad entrare nel mondo della legalità con lavoro dignitoso,orienta gli immigrati africani nei percorsi scolastici con supporto alle famiglie e giovani di seconda generazione e fornisce informazioni in merito al disbrigo delle pratiche burocratiche per l'ottenimento del permesso di soggiorno e sopratutto aiutare le donne africane indicando loro i servizi sul territorio.
L'associazione culturale G.A.C.S. ha avviato,sei (6)anni fa,con successo la nascita di tre (3)piccole imprese in collaborazione con le cooperative di donne in Camerun,Congo e Costa d'Avorio favorendo il rientro sostenibile e volontario di 38 Africani nei loro paesi di origine bloccando di fatto la tratta delle donne e minori africani.
A tale proposito,l'associazione culturale G.A.C.S intende proseguire l'intervento promuovendo campagne di informazione,progetti di sviluppo nel continente nero,il festival African Village e iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione del razzismo e dell'Aids/Hiv nelle scuole,nei luoghi di lavoro,nelle comunità di stranieri in Piemonte,nelle piazze,nei mercati,nei bar,sui campi di calcio e,sopratutto,animando la trasmissione "RADIO AFRICA" ogni domenica dalle 12 alle 15 su FM 97.6 con notizie,musica,informazioni sull'immigrazione africana,ricette gastronomiche africane,cultura,curiosità,sport e la diretta telefonica(sms) con gli ascoltatori.
Pertanto si chiede gentilmente un forte interesse Suo e della Comunità alle iniziative dell'associazione scrivente,rappresentante la diaspora africana in Piemonte,per una proficua collaborazione negli sforzi comuni di integrazione e un occhio di riguardo per promuovere l'immagine di un'Africa orgogliosa delle sue immense ricchezze naturali e culturali,delle sue diversità tradizionali e del dinamismo del suo popolo.
L'associazione scrivente vorrebbe organizzare una giornata di riflessione per sensibilizzare l'opinione pubblica pinerolese sui mali che affliggono il continente nonché un'occasione di conoscenza reciproca e di ritrovo popolare.
Siamo disponibili ad un incontro per illustrarLe il progetto essendo portatori di un nuovo dialogo interculturale per l'integrazione.
Nell'augurarLe buon lavoro, mandiamo cordiali saluti africani.
 
Associazione Culturale Gruppo Africano Cultura e Sport(G.A.C.S).
Il segretario generale
Amarildo Soares
 
 
Associazione Culturale G.A.C.S
Via Belfiore 10
10125 Torino (Italia)
Tel:+39(0)11.2677394
Mobile:+39.339.8601262 (Tim)
Mobile:+39.345.2987342 (Vodafone)
Email:ac.gacs1990@yahoo.it  (Ufficio di Presidenza)
Email:segreteria.gacs@libero.it  (Segreteria Generale)
www.africancenteritaly.org  (Il sito della diaspora africana in Italia)
 
 
L'associazione culturale Gruppo Africano Cultura e Sport (G.A.C.S.) è iscritta :
- nel Registro Nazionale del Ministero del Lavoro,della Salute e delle Politiche Sociali col numero A/529/2008/TO.
- nel Registro della Regione Piemonte presso l'assessorato al Welfare col numero 270013-Reg.Piem-1998.
- nel Registro Comunale di Torino col numero meccanografico 9602112/01.
- nel Registro dell'Ambasciata dell'Unione Africana - Dipartimento della Diaspora -  presso l'Unione Europea a Bruxelles col numero UA.BRU.DIASP/IT/GACS/264.08.
- nel Registro del Dipartimento Cultura dell'Unione Europea a Bruxelles col numero Cult/Dept-97-007650/UE.
- nel Registro del Forum delle Associazioni Non Governativi Arabo-Africane (FONGAF)col numero 326/Fongaf/10-12-IT.
 
" SINCE 1990 PROMOTING AFRICAN CULTURES AND ACTING FOR AFRICAN CIVIL RIGHTS IN ITALY "
 


CITTADINANZA ONORARIA AI BAMBINI STRANIERI NATI IN ITALIA

La Provincia di Pesaro-Urbino concederà la cittadinanza onoraria ai bambini nati nel pesarese da immigrati stranieri. Lo ha deciso la giunta guidata da Matteo Ricci (PD): " Chi nasce in Italia è italiano", dice il Presidente della provincia affermando che è arrivato il momento in cui lo "ius soli" prenda il posto dello "ius sanguinis". " Ovviamente la nostra iniziativa ha un valore simbolico, ma anche una forte caratura sociale e culturale", dice Ricci.
Ora egli scriverà a tutti i sindaci del territorio e conta di organizzare una cerimonia con i piccoli neo-pesaresi entro l'anno. " E' un regalo di Natale". La speranza rimane comunque che il Parlamento legiferi presto su questo tema.

STAINO

Niente indulto                        Tanto, sulle
nè amnistia, solo                    carceri, mica
provvedimenti                        abbiamo le"3A"
"tampone".                               da perdere.

L'ATTESA DEL GIORNO NUOVO

Marco 13, 33 - 37 Commento alla lettura biblica
 
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
 
 
Il brano evangelico che leggiamo oggi spesso viene citato come la "parabola dei servi vigilanti".
In ogni caso, esso è letterariamente caratterizzato da ben quattro richiami alla vigilanza. Il testo greco usa tre verbi diversi (=fate attenzione, siate svegli e vegliate), convergenti in un identico messaggio con accentuazioni particolari.
Si tratta di "porre attenzione, osservare attentamente", di non lasciarci sorprendere dal sonno che chiude gli occhi sulla realtà, di mantenersi vigilanti come una sentinella che si guarda tutt'intorno...........
La Bibbia in realtà è percorsa da questa esortazione nei due Testamenti.
Quando Marco redigeva il suo vangelo, con tutta probabilità anche il Tempio era stato distrutto e sembrava non esserci alcuna prospettiva per i discepoli e le discepole di Gesù.
Veniva voglia di chiudere gli occhi sulla desolante realtà del dominio imperiale romano e rassegnarsi all'esistente, aspettando passivamente che il "paesaggio" cambiasse, che la storia voltasse pagina.
La fuga dalla realtà è una tentazione ricorrente anche oggi.
 
I volti e i modi della fuga
 
Come si fugge dalla realtà?
Le strade sono tante e spesso ben camuffate e travestite da "percorsi spirituali".
Esiste un cristianesimo spiritualista, che si rifugia tra santi, madonne, liturgie e devozioni per collocare le persone in una "nicchia", completamente isolata dal travaglio e dalle inquietudini quotidiane.
Diciamoci la verità: anche noi qualche volta abbiamo avvertito questa "tentazione" e forse l'abbiamo assecondata.
E' difficile guardare in faccia la realtà con i suoi interrogativi pungenti e mantenere la fiducia nella prospettiva del cambiamento che il Vangelo enuncia e sollecita.
 
La nostalgia della paura
 
Ma in questo tempo la nostra chiesa, a livelli ufficiali ed istituzionali, sembra aver girato le spalle alla speranza, all'attesa fiduciosa, al Dio che viene nel presente e dal futuro.
E così prevale la nostalgia.
Si guarda al passato inneggiando ai tempi della "cristianità trionfante" anzichè cogliere nella attuale "crisi" una opportunità per uscire dalle nostre comode sistemazioni, dalle nostre illusioni, dalla nostra fede spesso dottrinaria e di facciata.
Da Roma a Calcutta tornano gli abiti paonazzi, le liturgie pontificali, i richiami all'ordine e alla disciplina ecclesiastica del Concilio di Trento, come se non fossero passati i secoli,......... come se gli uomini e le donne di questo nostro tempo fossero persone da ripiantare nel Medioevo.
 
 Avvento 
 
 
Il Vangelo di oggi, prima domenica di avvento, rovescia radicalmente questa direzione di marcia.
La "vigilanza" ci rende "donne e uomini dell'attesa"; "E' l'attesa delle sentinelle dell'alba. Esse sanno che la notte, per lunga che sia, lascerà posto alla luce del giorno. E' l'attesa degli amanti della vita. Sono pronti ad accogliere. Essere vivo è essere accogliente. Accoglienza di ciò che sta per venire, di ciò che può arrivare, dell'inatteso, del nuovo. Entrano nell''avventura della vita" (AA.VV., Un catechismo per la libertà, Meridiana, pag. 44).
Penso a Gesù di Nazareth che, mentre agiva nel presente, era totalmente aperto al "sogno di Dio", sapeva vedere i "segni del regno" pur in mezzo alle contraddizioni e alle oppressioni che viveva e condivideva tra i villaggi della sua terra.
E' doloroso constatare che, mentre Dio ci invita ad amare questo nostro tempo, a discernere la Sua presenza, a vivere i nostri giorni come pellegrinaggio verso un mondo più giusto e più felice, la chiesa ufficiale si aggrappa ad un passato e alle sue reliquie.
Avvento significa che Dio ci chiama a voltarci verso l'avvenire, ad alimentare in noi il desiderio e la passione del cambiamento, della conversione, del superamento di tante barriere.
Ovviamente, se vogliamo fare un viaggio verso un futuro diverso, dobbiamo agire nel nostro oggi lasciando cadere tanti orpelli.
 
Ti prego, o Dio:
 
Voglio ringraziarTi,
o Dio che ami la vita,
per tutte le donne e per tutti gli uomini
che sanno tentare di liberarsi dai fardelli inutili,
dalle abitudini schiavizzanti,
dagli idoli che bloccano il cammino.
E Ti prego anche per la mia chiesa e per tutte le religioni del mondo.
Possano seminare germi di speranza,
segni di giustizia,
parole di fiducia,
messaggi di amore liberante,
come ci ha insegnato Gesù di Nazareth,
questo giovane profeta ebreo, abitato dal Tuo soffio vitale,
maestro delle nostre vite.
 
 
 
 

venerdì 25 novembre 2011

RIFLESSIONE ARGUTA

Monti non è Don Camillo e neppure Peppone.   

 

Mi piacerebbe dire che Don Camillo e Peppone avrebbero sostenuto il governo Monti.

(Il Messaggero del 25 nov. 2011)
*
E' una esemplificazione molto realistica, che ho già scritto, sostenendo che Monti avrebbe potuto essere ministro delle finanze sia del centro-destra che del centro-sinistra.
Monti è l'uomo delle vie di mezzo, da adeguare al momento contingente:non è liberista in quanto non sostiene l'economia della finanza; non è marxista massimalista perchè conosce il valore ed il potere del "capitale". Ma è la persona giusta per riconoscere a tutti, indistintamente a tutti, il possesso del proprio capitale, che per taluni è il denaro accompagnato dalle capacità imprenditoriali, per altri le idee, per altri ancora la capacità lavorativa. Sa bene Monti che lo sviluppo umano e il progresso tecnico ed economico non può avvenire se non facendo incontrare in un unico disegno i "capitali" di ciascuno, nelle forme paritarie di intervento, anche se differenziati nel rendimento; ma tale rendimento non deve permettere lo sfruttamento di nessuno, ma il giusto compenso per il proprio capitale investito.
Il liberismo, nella sua forma più esasperata rappresentata dal berlusconismo, non riconosce parità di diritti, così come non riconosce la democrazia e i limiti che impone la nostra Costituzione, che vuole evitare il ripetersi di tragici eventi come il fascismo; Berlusconi attacca la Costituzione perchè non permette ampi poteri al premier, con un progetto di ristrutturazione della medesima ai limiti dell'autoritarismo.

Intanto Berlusconi , finalmente, tace; ma si tratta solo di strategia, al fine di evitare che gli elettori italiani si soffermassero sui paragoni tra l’ex--tutto e Mario Monti, ben sapendo di uscirne mortificato.  Per adesso ha ben altro a cui pensare; ci sono i tribunali penali che lo attendono , molto presto, anche i tribunali fallimentari, infatti:

Mediaset          h. 13,30    € 1,87    max dell’anno  4,99    perdita 62%, pari a 4 miliardi di euro

Mondadori       h. 13, 30     1,24   max dell’anno  2,90    perdita 58%  pari a 1,5 miliardi di  euro

Mediolanum    h.  13,30   e 2,44    max dell’anno   4,09   perdita 40%  pari a 2,6 miliardi di  euro 

 

Ricordo che la grande crisi del 1929 fu provocata da una caduta delle quotazioni in borsa, che persero in un mese il 40% …. Qui siamo oltre il 60%, considerato dagli analisti un punto di non ritorno.

 

Rosario Amico Roxas

UNA COLLANA DA NON PERDERE

Gentile Don Franco Barbero

 

Scrivevo quasi un anno fa ai librai che viviamo un tempo strano, dove non esiste più una religione condivisa ma che manifesta una grande domanda di spiritualità, e che era precisamente questa domanda che Campo dei Fiori intendeva laicamente interpretare. Ora, a distanza di quasi un anno dall’inizio delle pubblicazioni, è possibile constatare che siamo sulla strada giusta.

L’accoglienza dimostrata dai lettori, dalla stampa, dai librai e in genere da tutti gli attori del mercato del libro verso le pubblicazioni di Campo dei Fiori attesta che stiamo riuscendo a interpretare la tensione spirituale del momento presente, nel quale emerge con evidenza sempre più palmare la non automatica sovrapponibilità di spiritualità e di religione. Vi sono persone che coltivano un autentico sentire spirituale senza aver alcun bisogno di professare una religione istituita, e vi sono persone che aderiscono con convinzione a una religione istituita senza che abbiano una sola nota dell’autentica ricerca spirituale. Sottolineare il primato della spiritualità rispetto alla religione è il principale obiettivo che Campo dei Fiori intende perseguire con le sue pubblicazioni, una spiritualità come libertà, fiducia nella vita, creatività, amore per la bellezza, comunione con la natura, fraternità con ogni essere umano, stupore di fronte al mistero.   

Da sempre lo strumento più appropriato per coltivare la libera ricerca spirituale sono i libri, perché non c’è nulla come la lettura solitaria che incida nel profondo dell’anima, ammesso naturalmente che il libro che si tiene tra le mani sia un libro vero. Le opere che finora abbiamo scelto hanno saputo coniugare i due capisaldi di ogni pubblicazione ben riuscita, cioè la competenza a livello di contenuti e la chiarezza a livello di forma espressiva, e noi intendiamo continuare in questa prospettiva anche per il 2012, con lo stesso coraggio e la stessa determinazione, presentando novità italiane e internazionali unite alla ripresa di grandi libri del passato ingiustamente dimenticati.

“Il mondo oggi ha bisogno di sapienza”, scriveva Matthew Fox nell’Introduzione a In principio era la gioia. Noi condividiamo questa affermazione e con i libri di Campo dei Fiori cerchiamo di offrire il nostro contributo al riguardo.

 

Vito Mancuso

 

Fazi Editore è lieto di invitarLa alla presentazione del libro di Alberto Maggi "Versetti pericolosi"

Interviene Vito Mancuso

Giovedì 1 dicembre 2011 – ore 18 Sala Forum – Libreria Arion Palazzo delle Esposizioni – Roma

 

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GIORNATA COMUNITARIA: TORINO

Domenica 27 novembre la comunità nascente si incontra per la giornata comunitaria in Via San Pio V, 17b dalle ore 10,30 alle 15,30

FIAT

La FIAT cancella tutti gli accordi. Così mira ad estendere il modello Pomigliano ai 70 mila operai FIAT in Italia. La comunicazione è avvenuta con una lettera di quindici righe inviata ai sindacati.
Questo è l'ultimo schiaffo di Marchionne che ormai pensa più all'estero che all'Italia.

ERICH FROMM

Il pericolo del passato era che gli uomini diventassero schiavi. Il pericolo del futuro è che gli uomini possano diventare robot.

AMBROGIO, VESCOVO DI MILANO

Quelli che escludono i forestieri dalla città non meritano approvazione. Non sopportiamo che i cani stiano digiuni mentre noi mangiamo, e poi scacciamo gli uomini?

- ETTY HILLESUM

Si deve sapere sempre per quali motivi si lotta, e si deve cominciare da noi stessi, ogni giorno da capo.

LA VIA DI PEPPINO IMPASTATO

 

Dopo l’intitolazione a don Pino Puglisi di una via del centro storico della città di Modica, sabato 26 novembre sarà inaugurata via Giuseppe Impastato. L’idea di dedicare una via al giovane siciliano ucciso dalla mafia prese il via diversi anni addietro da un’iniziativa di alcuni giovani studenti che diedero vita anche ad una raccolta di firme.
Il sindaco Antonello Buscema colse subito la bontà della proposta e avviò le pratiche burocratiche necessarie per l’intitolazione. Ottenuto il via libera da parte della Prefettura si è dato il via all’organizzazione dell’evento di inaugurazione. L’assessore Anna Sammito ha seguito quest’ultima fase promuovendo contatti con le scuole e con le personalità invitate ad intervenire. “La via di Peppino” è il titolo scelto per l’incontro che si terrà sabato 26 novembre alle ore 10, presso l’aula magna del Liceo Scientifico Galileo Galilei. Il saluto del Sindaco Buscema darà il via ai lavori che sanno moderati dal Prof. Maurilio Assenza e che vedranno gli interventi del Dott. Giovanbattista Tona, magistrato della Corte di Appello di Caltanissetta e del Dott. Francesco Puleio, Procuratore della Repubblica di Modica. I relatori interagiranno con gli studenti sul tema della legalità e della lotta alle mafie a partire dall’esempio, dalla testimonianza e dalla grande eredità lasciata da Peppino Impastato. Ci sarà spazio anche per il teatro con l’attrice modicana Fatima Palazzolo, la quale interpreterà Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, in un monologo tratto da “La madre dei ragazzi” di Lucia Sardo. Alle 12 ci si trasferirà all’intersezione tra via Alcide De Gasperi e via San Giuliano per la cerimonia di intitolazione della via a Peppino Impastato

[SdG] PROGRAMMA DI DICEMBRE


 

LA SCALA DI GIACOBBE - PROGRAMMA DI DICEMBRE 2011

SABATO 17 DICEMBRE                                                                                                                                                  Alle ore 17, presso la sede della Comunità (Corso Torino 288, Pinerolo), discuteremo di democrazia e di diritti con la professoressa Valentina Pazé, ricercatrice di Filosofia politica presso l'Università di Torino, a partire dal suo libro "In nome del popolo. Il problema democratico" (editore Laterza).                                                                Alle ore 19,30 cena presso i locali del F.A.T. (Vicolo Carceri 1).                                                                                 Alle 21 vedremo il film di Umberto Carteni "Diversi da chi?"(2008), con Claudia Gerini, Luca Argentero e Filippo Nigro, bellissima e divertente commedia sulla politica e sulle diversità sessuali.

DOMENICA 18 DICEMBRE                                                                                                                                            Alle ore 10, presso la sede della Comunità, il gruppo guiderà la celebrazione dell'eucarestia. SIAMO TUTTI/E INVITATI/E A PARTECIPARE ATTIVAMENTE: è sufficiente segnalare la propria disponibilità tramite mail al gruppo.                                                                                                                                                                                 Alle 13,00 pranzo autogestito, seguito da discussione e programmazione dei prossimi incontri.

CAPODANNO 2012                                                                                                                                                              Il 31 dicembre attenderemo insieme il nuovo anno. Un'occasione per scambiarsi auguri, sorrisi, abbracci, baci e buoni propositi per il futuro...Chi avesse idee e proposte per animare il veglione di San Silvestro si faccia avanti: il programma è ancora da definire!

Un caro saluto, Giampaolo


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giovedì 24 novembre 2011

L’IRA DI REALACCI

 «Il ministro dello Sviluppo economico guarda al futuro parlando di sostenibilità e il ministro dell'Ambiente guarda al passato parlando di nucleare. È uno strabismo da correggere, possibilmente mantenendo lo sguardo proiettato in avanti». A Ermete Realacci, responsabile della green economy del partito democratico, la prima uscita di Corrado Clini non è piaciuta.

Ma il nuovo ministro dell'Ambiente ha precisato che non parlava dell'Italia.

«E allora, se parlava a livello globale, avrebbe fatto bene a citare l'ultimo rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia che misura la diminuzione, non solo in termini percentuali ma anche in numeri assoluti, della capacità produttiva del nucleare, una tecnologia ormai giunta al capolinea».

Nel mondo ci sono ancora 437 centrali atomiche in funzione.

«Sono relitti del passato. Il disastro di Fukushima ha dato l'ultimo colpo accelerando una crisi già in corso. La Germania ha deciso di abbandonare l'atomo e perfino in Francia il consenso scende, tanto che l'intesa raggiunta tra i socialisti e i Verdi prevede la chiusura di 24 reattori su 58».

DIGNITA' E RIGORE

Siamo anni luce lontani dal governo precedente  per rigore e dignità.
Credo che il coraggio e l'intelligenza con cui vengono affrontati i problemi costituiscono un ingrediente prezioso per ricostruire la fiducia dei cittadini e delle cittadine. Si tratta di una "partenza" che dà segnali di profondo rinnovamento.

INIZIATIVE CONTRO L'OMOFOBIA

A partire dal mese di ottobre alcuni gruppi, associazioni e comunità della nostra zona si sono incontrati per organizzare una serie di iniziative pubbliche che culmineranno con una giornata cittadina (anzi “del Pinerolese”), in occasione della giornata mondiale “contro l’omofobia” del 17/5/2012.

Nei primi incontri organizzativi abbiamo definitivo alcune tappe di avvicinamento alla giornata, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità locale sul tema: nel febbraio 2012 la cittadinanza sarà invitata a partecipare ad un incontro pubblico con l’intervento dello psichiatra e psicoterapeuta milanese Paolo Rigliano; nei mesi successivi saranno proiettati alcuni film attinenti alla tematica in questione.

Le attività culmineranno nella settimana dal 14 al 20 maggio, con una serie di eventi (iniziative “laiche” e momenti di preghiera), che ruoteranno attorno alla giornata del 17 maggio.

Abbiamo già interpellato la giunta per chiedere il patrocinio del comune di Pinerolo alle iniziative che si svolgeranno nella sua area di pertinenza.

Vi scriviamo per sollecitare la vostra partecipazione all’incontro organizzativo che si terrà martedì 13 dicembre alle h 17:30 presso la sede della Comunità di base di Pinerolo, in Corso Torino 288, primo piano. Sarà l’occasione per definire insieme date e contenuti delle iniziative pubbliche.

Aspettiamo con fiducia una vostra risposta, che ci auguriamo positiva.

 

 

Pinerolo, 22/11/11

Il gruppo organizzatore

 

(Comunità di base di Pinerolo; gruppo “La Scala di Giacobbe”; Chiesa valdese di Pinerolo; associazione “Valore Laicità Alberto Barbero”; Parrocchia di San Lazzaro; associazione F.A.T.)

GIULIANA MARTIRANI

E' necessaria una politica al femminile, basata non sul potere ma sul servizio, sul "prendersi cura", sulla corresponsabilità.

LA CRISI COME OPPORTUNITA’

Riporto dalla rivista QOL alcune riflessioni sul tempo della crisi.

Tempo di crisi: economica, finanziaria, politica, e così via. Ma negli ultimi anni si sta parlando comunemente, e sempre più di frequente, della crisi della chiesa, nel suo complesso: in genere limitandosi a leggere in chiave sociologica questo concetto, mentre a ben vedere si tratta di una connotazione fortemente teologica. E senza considerare che la condizione di crisi, per i cristiani, dovrebbe essere una situazione – per dir così – normale. In un testo preparatorio alla conferenza de Consiglio missionario internazionale (IMC) di Tambaram del 1938, il missiologo evangelico olandese Hendrick Kraemer proponeva tale idea nei seguenti termini: "Rigorosamente parlando, si dovrebbe dire che la chiesa si trova costantemente in uno stato di crisi e che il suo più grave limite è che ne è consapevole soltanto di tanto in tanto". Cosa che avviene, proseguiva, a motivo della "tensione permanente fra la (sua) natura essenziale e la sua condizione empirica". Perché allora questo elemento di crisi e di tensione lo percepiamo solo di agnato in tanto? Perché – concludeva Kraemer – la chiesa "ha sempre avuto bisogno dell'insuccesso e della sofferenza manifesti per divenire pienamente cosciente della sua vera natura e missione". Se intende essere fedele alla sua vocazione, essa è chiamata dunque a fungere – come il suo Signore, del resto – da "segno di contraddizione" (Lc 2,34).

mercoledì 23 novembre 2011

,,UN ALTRO SPREAD: LE UNIONI CIVILI

 La notizia, piccola e dirompente è di appena qualche settimana fa. Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato la mozione per l’istituzione del registro delle unioni civili, con 19 voti a favore, 3 contrari e 5 astenuti. A votare sì, sono stati i consiglieri di Pd, Idv, Un’altra storia e una parte del gruppo misto, ma anche esponenti del Pdl, dell’Mpa, di Forza del Sud e dell’Udc. È stato quest’ultimo dato a suscitare la maggiore curiosità e un qualche scandalo. «Ma - ha dichiarato Giulia Adamo, capogruppo dell’Udc nell’assemblea regionale siciliana e firmataria di un disegno di legge in materia - in tanti la pensano come me: c’è un’ampia area laica nel partito». Viene da dire: sarebbe bello, ma la questione del riconoscimento di diritti e garanzie per le unioni tra persone dello stesso sesso è tuttora materia assai controversa.

Nei giorni scorsi, poche ore prima che venisse approvata a Palermo quella mozione, a Sassari si svolgeva un importante convegno sul tema, promosso dal Movimento omosessuale sardo e dal suo infaticabile coordinatore Massimo Mele. In quella città, il registro delle unioni civili è stato istituito qualche mese fa, e anche questa è una bella notizia: tanto più se si tiene conto che, a livello legislativo, nulla è stato ancora fatto. E che questa crescente distanza tra un’opinione pubblica sempre più sensibile e la debolezza di adeguate tutele giuridiche, lascia spazio al riprodursi di ingiustizie e pregiudizi. Sentite questa. Oltre undici anni fa, sottoposi all’allora ministro della Sanità, Umberto Veronesi, la questione del decreto ministeriale 15 gennaio 1991, che escludeva dalla possibilità di donazione del sangue gli “uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini”. Quella disposizione rappresentava l’unico luogo del nostro ordinamento in cui vi fosse un riferimento esplicito all’omosessualità; ed era anche l’unica norma - sia pure di legislazione secondaria - in cui gli omosessuali venissero espressamente discriminati. Molti sono, nell’ordinamento, i punti in cui vi è una implicita discriminazione omofobica, ma essi non sono mai richiamati direttamente. Nel caso della donazione del sangue, invece, il richiamo discriminatorio è diretto. Nella primavera del 2001 il nuovo decreto ministeriale cancellò quel divieto, ma esattamente a dieci anni di distanza, appena poche settimane fa, a Roma, nel più grande ospedale cittadino, non verrà consentito a una donna che si dichiara lesbica di donare il proprio sangue.

Ecco, nella distanza tra questi due fatti - un decreto del 2001 che elimina una discriminazione e una prassi burocratica che la ripristina - sta tutta l’enormità del problema. Da un lato, vuoto legislativo e vischiosità mai innocenti della burocrazia, e solidissimi pregiudizi culturali e religiosi, oltre che politici; dall’altro lato, una diffusa domanda di riconoscimento di diritti, un crescente consenso sociale e la sensibilità di amministrazioni locali.
Al fine di ridurre quella distanza, la sentenza della Corte Costituzionale 138/2010 costituisce una leva essenziale. I costituzionalisti hanno opinioni differenti in merito, ma è certo che quella sentenza rappresenta una inequivocabile affermazione del principio di non discriminazione nei confronti di gay lesbiche e trans. Inoltre viene lanciato un monito al legislatore affinché disciplini le unioni civili, in quanto riconducibili alle formazioni sociali dove si svolge la personalità umana, richiamate dall’articolo 2 della Costituzione. Di conseguenza, se assumiamo quell’articolo come determinante, avremo la premessa di una possibile soluzione legislativa, che garantisca alle persone dello stesso sesso quel complesso di diritti e in particolare «il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone - nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge - il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri». Da qui l’esigenza non più differibile di predisporre, per via legislativa, ulteriori istituti capaci di offrire riconoscimento giuridico a forme di coniugalità anche tra persone dello stesso sesso. Forme di coniugalità connotate da affettività e progettualità, con reciproci diritti e doveri nonché compit
i stabilmente assunti. In conclusione, le parole chiave attorno alle quali agire, sono due: oltre a quella di parità, è la categoria di dignità che va valorizzata, come concreta applicazione di quella uguaglianza proclamata dall’articolo 3 della Costituzione. E questo ha una conseguenza importante. Certamente vanno tutelati i diritti di tutte le coppie di fatto, anche di sesso diverso, ma questo riconoscimento amministrativo e giuridico non sarebbe sufficiente se - allo stesso tempo - non venisse affermata la piena dignità del legame tra persone dello stesso sesso, unite da reciprocità e finalità condivise. Dunque una coniugalità dotata di una forte intenzionalità morale.

(Luigi Manconi, L’Unità 18-11)