domenica 5 agosto 2012

IL VATICANO COMMISSARIA LA COMUNITA’ MISSIONARIA VILLAREGIA


CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Un altro tassello si aggiunge al mosaico degli scandali ecclesiastici che, negli ultimi tempi, riempiono le colonne delle testate locali e nazionali. Il fattaccio, questa volta, coinvolge la Comunità Missionaria di Villaregia (Cmv), commissariata lo scorso 22 maggio dalla Santa Sede. Si tratta di un'Associazione pubblica internazionale di fedeli di diritto pontificio eretta nel 2002 dal Pontificio Consiglio per i Laici e oggi presente in Italia e all'estero con 14 comunità, 600 membri cosiddetti "effettivi" (totalmente dediti alla comunità, fanno voto di povertà, obbedienza e castità, anche matrimoniale), 21mila componenti cosiddetti "aggregati" (volontari e animatori che non fanno i voti) e mezzo milione di sostenitori.

Nell'occhio del ciclone, i due fondatori e presidenti della Cmv, p. Luigi Prandin (missionario di Padova) e Maria Luigia Corona (dottoressa in scienze naturali e teologia di Cagliari), rimossi a seguito di alcune lettere inviate in Vaticano e al vescovo di Chioggia da alcune donne della Comunità, vittime, secondo le accuse, delle "attenzioni" del prete, che sarebbero state perpetrate nelle sedi estere della Cmv, principalmente in America Latina, dove p. Prandin avrebbe trascorso diversi anni del suo mandato.

In una Nota ufficiale, diffusa anche dalla stessa Cmv (www.cmv.it), il commissario inviato dal Vaticano a guidare la Comunità dopo la rimozione dei due presidenti, il canossiano p. Amedeo Cencini, chiarisce la vicenda: «Il provvedimento è avvenuto a seguito di numerose denunce firmate, pervenute al Pontificio Consiglio per i Laici, riguardanti gravi comportamenti immorali perpetrati nel passato da padre Luigi Prandin nei confronti di alcune missionarie maggiorenni. Tale azione disciplinare colpisce anche la fondatrice, Maria Luigia Corona (collaboratrice del missionario dal 1981, ndr), perché, pur essendo a conoscenza dei fatti, ha coperto e mentito». «Il provvedimento della Chiesa – si legge ancora nella Nota – è grave, ma oltre a porsi nella linea della verità, con il coraggio e la sofferenza che ciò comporta, è e vuole essere anche un atto di grande fiducia e stima nei confronti della comunità di Villaregia». «Il Pontificio Consiglio per i Laici, in questo momento, mentre riconosce in pieno la validità del carisma della Comunità Missionaria di Villaregia, incoraggia dunque i suoi membri a vivere in spirito di fede e di filiale obbedienza alla Chiesa questo doloroso momento e a proseguire con dedizione la loro azione missionaria ed evangelizzatrice».

E dall'interno della comunità qualcuno ha già parlato di un possibile complotto: «Speriamo che i calunniatori si pentano», hanno commentato subito alcuni missionari. (giampaolo petrucci)