Si è svolta domenica 20 maggio scorso la manifestazione “Pinerolo contro l’omofobia” promossa da un comitato che ha riunito varie forze ed organizzazioni del Pinerolese (la Chiesa valdese, la parrocchia di San Lazzaro, la Comunità di base, Pensieri in piazza, l’Associazione Valore Laicità, il FAT, i gruppi Uomini in cammino, La scala di Giacobbe, Genitori Rainbow) in un lavoro, durato diversi mesi, di riflessione e sensibilizzazione della cittadinanza.
Le tappe del percorso sono state la presentazione di libri e di films che affrontano il tema delle persone di orientamento sessuale non etero con le difficoltà di accettazione da parte della società (famiglie, individui, discriminazioni sul lavoro, ecc.), ma insieme con gli sviluppi positivi dell’affrontare insieme le problematiche individuando e praticando percorsi e contribuendo alla maturazione collettiva ed alla creazione di una mentalità nuova ed aperta.
Un dato importante è stato il patrocinio al progetto da parte del Comune di Pinerolo e la presenza dell’assessore Magda Zanoni, segni di una attenzione ai problemi e di una volontà di contribuire alla crescita culturale ed umana della città nella direzione del rispetto di tutti.
La manifestazione di domenica 20 – che ha voluto essere a livello locale la celebrazione della Giornata nazionale del 17 maggio - ha visto una buona partecipazione, nonostante le condizioni meteorologiche sfavorevoli e la contemporaneità di altre iniziative.
Si è dovuto rinunciare al concerto e l’incontro si è snodato attraverso recital. reading e testimonianze.
Nella prima parte, che ha visto come protagonisti un gruppo di quattro attori stranieri residenti in Italia, è stato presentato con grande efficacia e densità il tema della discriminazione e dell’emarginazione nelle sue varie forme ed in una ottica storica (molto interessante ad es. la ricerca sul come i giornali americani, specie il New York Times, ad inizio Novecento rappresentavano gli emigrati italiani che andavano a cercar lavoro negli Usa, utilizzando tutti gli stereotipi peggiori ed infamanti – la sporcizia, la tendenza a delinquere, l’ignoranza) fino ad arrivare alle discriminazioni di oggi nella nostra ed in altre società verso le persone di diverso orientamento sessuale.
Ma insieme a questo un messaggio di speranza affidato significativamente al racconto di una madre musulmana che accoglie con serenità e come volere di Allah la dichiarazione di lesbismo della propria figlia.
Dopo una lettura a due voci da un testo che tratta il tema dell’omosessualità dall’interno ed usando una forte carica di ironia, l’incontro si è chiuso con una serie di testimonianze su esperienze e percorsi personali.
Elio Salvai
Leggendo queste righe forse ci è ritornato alla mente il quadro di catechistica memoria: i discepoli e le discepole con Maria, madre di Gesù, sono riuniti per sostenersi, per riaccendere la fiducia e la decisione di riprendere il cammino. Ma si tratta di un dipinto teologico che ritrae il ricostituirsi del "gruppo di Gesù". La forza che riapre le porte della casa e mette parole nuove e coraggiose sulla bocca di questo gruppo incerto e smarrito, titubante e chiuso in se stesso, è lo Spirito Santo. Solo per una aberrante interpretazione e per un evidente fraintendimento si cominciò dal quarto secolo a pensare che lo Spirito Santo fosse la terza persona della Trinità. Spirito Santo non è un realtà separata da Dio, una Sua emanazione, ma è Dio stesso come soffio vitale che attraversa la storia e come alito di vita e di amore che sospinge i nostri cuori. All'origine, nella pagina mitica della creazione, incontriamo già Dio all'opera: "lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque".
Immagini di vita
Suono, fuoco, vento: ecco le immagini espressive di questo Dio che si fa vicino, soffia, ispira, sconvolge, sospinge, sovverte... In questo tempo in cui la chiesa ufficiale sembra sbarrare ogni porta e chiudere ogni finestra, penso che queste immagini di Dio come vento impetuoso siano molto eloquenti. La chiesa gerarchica ha terrore di questo "Dio ventoso".Abbiamo un gran bisogno di questo vento che sconvolga l'attuale dormitorio ecclesiastico e riapra porte e finestre. Abbiamo bisogno di questo vento che spazzi via un po' di madonne, di devozioni, di superstizioni. Infatti quando il tempio si riempie di paludamenti sacri, di santi e di madonne, la fede si spegne nel chiuso degli incensi e di ritualismi fuori dalla storia. Quando crescono le madonne diminuisce la lettura biblica. La Pentecoste ci parla di una comunità rimessa in movimento dal vento di Dio e non messa in riga da un potere privo di legittimazione evangelica.
Chiusure personali
Ma qualche chiusura è imputabile anche a ciascuno/a di noi. Se l'istituzione ecclesiastica ha le sue responsabilità, ognuno/a di noi è invitato ad assumere le proprie per non farsi un alibi delle colpe strutturali della propria chiesa. C'è bisogno di gente che esca allo scoperto e metta un po' di voci discordanti nella casa, che tiri giù qualche santino e ci metta al posto un bel gruppo biblico.La fiamma
I discepoli, vincendo la paura, escono allo scoperto. Non hanno strumenti per ingaggiare una battaglia o bacchette magiche per cambiare il mondo. Nel loro cuore si è riaccesa la fiamma e sulle loro bocche è rifiorito il linguaggio profetico dell'amore e della conversione. Il loro annuncio suscita reazioni diverse, dalla meraviglia al disprezzo, come ci documentano i versetti 12 e 13, ma in nessun modo lascia indifferenti. Oggi, invece, la predicazione cristiana è stanca, ripetitiva, monotona. Spesso, di anno in anno, sapresti anticipare la "predica" del parroco. La noia e l'insignificanza regnano sovrane. Siamo mille miglia lontani da quel vento impetuoso, da quelle voci plurali che annunciavano l'opera di Dio. In questi giorni ho partecipato al funerale di un mio parente: una "cascata" di avemaria e una montagna di luoghi comuni conditi di una un apprezzabile senso di umanità.Mi piace pensare a Dio e "vederlo" in azione come indomabile disturbatore delle nostre malsane tranquillità, come vento caldo che mi sospinge nella vita e mi accompagna con il Suo tepore, che mi infonde vigore là dove il cammino incontra asperità e notti buie... La Bibbia è piena di queste immagini "parlanti" che alludono a Dio facendocelo assaporare e gustare come amico della nostra umana peregrinazione e scoprire nella storia dei secoli e dei millenni, in tutte le religioni e nelle più varie culture.
O Dio,
voglio accogliere il Tuo calore,
voglio non disperdere il Tuo soffio
che mi sospinge ad inoltrarmi
nei sentieri del quotidiano.
Ti sento e Ti odoro come
il respiro dell'universo la luce delle stelle,
il fuoco che non si spegne mai.
Le case dei nostri dogmi o dei nostri egoismi
possono essere riaperte dalla forza che viene da Te.
In questa società prigioniera del mercato
e del denaro, aiutaci a cercare e trovare strade nuove
con tutti gli uomini e le donne di buona volontà.