sabato 18 gennaio 2014

“L’Italia è rimasta troppo indietro”

ROMA - «Dire che il tema delle unioni civili non è una urgenza, è una scusa accampata da chi non le vuole». Ivan Scalfarotto, deputato pd impegnato per i Lgbt, dall'Inghilterra (dove si trova per coinvolgere l'Italia nel Festival della Letteratura di Oxford) replica così a coloro che, come gli alfaniani, chiedono la moratoria legislativa sui temi etici.
Tra tanti problemi del Paese, perché dal suo punto di vista le unioni civili dovrebbero essere una priorità?
«Con la scusa che questo argomento non è mai un'urgenza, ora l'Italia è il fanalino di coda in materia di diritti non solo nell'Ue, ma anche nel mondo. Perfino alcuni Paesi dell'America Latina ci sono davanti. Ecco perché questo argomento, se anche non lo fosse stato, è diventato, oggi, un'emergenza».
La sua, si potrebbe dire, è un'opinione come un'altra...
«No. Il nostro Paese è così in ritardo che la Consulta nel 2010 s'è pronunciata invitando il Parlamento a legiferare. La Cassazione ha emesso una sentenza che ribadisce pari dignità fra coppie etero e coppie gay. Senza contare che molte Questure italiane rilasciano oramai da tempo il permesso di soggiorno al coniuge (dello stesso sesso) sposato da un italiano all'estero».
L'ex ministro del Lavoro Sacconi (Ncd), teme un aggravio per i conti pubb1ici, visto che sul bilancio dello Stato le pensioni di reversibilità e le detrazioni gravano per 70 miliardi.
«Sacconi, e i governi che ha sostenuto, han fatto dell'Italia uno dei Paesi con la spesa della famiglia più bassa in assoluto. Il centrodestra non ha mai provveduto a garantire reali sostegni alle famiglie, come le chiamano loro, "secondo Costituzione"».
Faccia qualche esempio.
«Non hanno offerto alcun sostegno alla maternità, non hanno costruito asili nido sufficienti, il welfare familiare che consente agli italiani di fare figli è costituito dai nonni e dalle nonne, non certo dalle politiche dei governi di cui Sacconi ha fatto parte».
E cosa pensa a proposito delle ripercussioni economiche sui bilanci pubblici?
«Che è una questione di diritto: una volta che l'Italia prevede e legittima l'istituto della pensione di reversibilità, i cittadini devono decidere liberamente chi sia il loro coniuge. Non capisco come Sacconi possa decidere di risparmiare sulla mia famiglia rispetto alla sua».
(a. cus.)

(Repubblica 4 gennaio)