mercoledì 19 marzo 2014

IL PAPA E LE DONNE

Dei nuovi ruoli da affidare alle donne il Papa ha parlato anche recentemente, nell’udienza concessa al Centro Italiano Femminile. «Negli ultimi decenni per le donne», ha detto, «si sono aperti nuovi spazi e responsabilità. E auspico vivamente che possano ulteriormente espandersi, tanto nell’ambito ecclesiale che in quello civile e delle professioni. Perché l’apporto del genio femminile nel lavoro e nella sfera pubblica è importante, ma il ruolo della donna nella famiglia e insostituibile».
Una cosa è certa: con Jorge Mario Bergoglio, salito al soglio di Pietro il I3 marzo di un anno fa, le donne potranno avere maggiore spazio all’interno della Chiesa, nei posti che contano. E dunque anche all’interno di quella curia romana dove serve arte di comando e governo.
Non è ancora questo il tempo, invece, di donne sacerdoti, come in alcune comunità protestanti. Il tutto a conferma del fatto che Francesco e sì il papa delle grandi aperture, in scia alla necessità di anteporre misericordia e abbraccio ai principi, ma non è l’uomo dei grandi stravolgimenti e degli strappi dottrinali.
Da tempo c’è poi chi parla di un nuovo ministero vaticano dedicato ai laici. E del fatto che potrebbe essere affidato a una coppia di sposi.
Del resto che più donne conquistino  posti importanti  in Vaticano è un auspicio di molti in risposta agli scandali di pedofilia nel clero. L’editorialista dell’Osservatore Romano Lucetta Scaraffia scriveva: «Nelle dolorose e vergognose situazioni in cui vengono alla luce molestie e abusi sessuali da parte di ecclesiastici su giovani a loro affidati, una maggiore presenza femminile avrebbe potuto squarciare il velo di omertà maschile che in passato ha coperto con il silenzio i misfatti. Evitando alla Chiesa un grave danno».
PAOLO RODARI

(Il Venerdì 8 marzo)