giovedì 20 marzo 2014

"La Chiesa abbia più coraggio"

CITTA' DEL VATICANO - «Il Papa sta tracciando strade nuove di misericordia e non di condanna verso tutti. Non cambierà la dottrina della Chiesa in merito al matrimonio fra uomo e donna, ma studierà nuove soluzioni pastorali inerenti le nuove realtà, come sono le unioni che nascono fuori  dal matrimonio. Questa prospettiva di abbraccio e non di chiusura purtroppo trova resistenze dentro la Chiesa, ma trova anche tanti vescovi e laici disposti a correre il rischio di seguirlo».
Domenico Mogavero - vescovo di Mazara del Vallo, e membro della commissione episcopale per i migranti - il cardinale Dolan dice che il Papa non vuole condanne preventive. Qual è la posizione della Chiesa sulle coppie omosessuali?
«Gli omosessuali sono persone come tutti. La loro condizione non è una patologia. Non sono malati da curare. La Chiesa difende giustamente il sacramento del  matrimonio fra uomo e donna ma insieme, come ha detto recentemente anche il vescovo di Parma Enrico Solmi che nella Cei, si occupa della famiglia, occorre discutere e confrontarsi per arrivare, attraverso il Codice civile, a una  tutela dei diritti di tutte le persone in quanto tali. Tali diritti vanno in considerazione anche della relazione che un uomo - una donna non sposati possono intessere».
Ma il Papa cosa chiede in più oggi alla Chiesa?
«Misericordia, amore e non condanne. Nessuna crociata. Già - papa Giovanni XXIII chiese di condannare l'errore ma mai l’errante. Venne criticato dentro la Chiesa, come in parte capita oggi a Francesco. Ma occorre procedere senza paura. Esiste un'umanità ferita che chiede aiuto e considerazione. Le coppie di fatto, le coppie anche fra persone omosessuali, sono una realtà. La Chiesa non deve fuggire dietro steccati e, fuggendo sia l’estremismo di chi vuole aperture incondizionate sia l’estremismo di chi vuole solo chiusure, cercare nuove strade, per portare a tutti il messaggio do Gesù».
PAOLO RODARI

(Repubblica 10 marzo)