giovedì 9 ottobre 2014

Cos’è il Ttip e perché è pericoloso

1.    Cos'è il Ttip
E' un accordo di libero scambio tra Europa e Stati Uniti, che si pone due obiettivi principali: uno geopolitico e l'altro economico-finanziario. Con il primo si cerca di contenere l'espansionismo cinese, perché si teme che la regia del nuovo ordine mondiale si trasferisca da Washington a Pechino. L'altro obiettivo è quello economico, grazie al quale si vuole ridurre (e in alcuni casi eliminare) le barriere doganali e pure quelle amministrative, sanitarie, tecniche e sociali.
2.    Le trattative
L'accordo non è ancora andato in porto, ma se ne parla da oltre 20 anni. Il progetto ha però subito un'accelerazione nel febbraio 2013 quando il presidente statunitense Barack Obama, quello della Commissione europea José Manuel Barroso e quello del Consiglio europeo Herman Van Rompuy hanno annunciato che sarebbero stati avviati dei negoziati per un «partenariato transatlantico su commercio e investimenti».
3.    Incontri a porte chiuse
Il Parlamento europeo non ha accesso a tutte le informazioni sul modo in cui si svolgono gli incontri e a che punto è la trattativa. I negoziatori mandano le informazioni solo a un eurodeputato per gruppo (quello che fa parte della commissione per il commercio internazionale, che però non può trasmetterle ai colleghi o a esperti esterni alla commissione.
4.    Divieti
Una volta che la commissione ha ricevuto il mandato, gli Stati non possono più emendarlo nel corso dei negoziati. Gli Stati Uniti vietano l'esame delle loro «posizioni negoziali» da parte di altri Stati o del Parlamento europeo.
5.    I negoziatori
Per l'Europa le trattative sono condotte da funzionari della Commissione europea e per gli Stati Uniti da loro colleghi del ministero del commercio. I negoziatori europei e statunitensi sono sottoposti a fortissime pressioni da parte di lobby che rappresentano soprattutto gli interessi de settore privato.
6.    I tempi
I negoziati dovrebbero concludersi entro il 2015. Dovranno poi essere ratificati dal Consiglio e dal Parlamento europeo e, nei casi in cui la Costituzione lo preveda, dai singoli Parlamenti nazionali.
7.    Effetti dell'accordo
I paesi europei e gli Stati Uniti dovranno rinunciare a una parte importante della loro sovranità. E per chi non osserva le disposizioni del libero mercato sono previste sanzioni finanziarie che possono arrivare a decine di milioni di dollari.
8.    Contenzioso
Le imprese private possono citare in giudizio uno Stato, o tutte le altre collettività pubbliche (regioni, dipartimenti, comuni i eccetera), quando ritengono che leggi o regolamenti possono essere di ostacolo alla concorrenza, all'accesso ai mercati pubblici o agli investimenti.
9.    Il tribunale competente
Le controversie sono trattate di fronte al Centro internazionale per la risoluzione delle controversie relative agli investimenti (Cirdi), che dirime già ora la maggior parte dei contenziosi, o ad altre simili corti di arbitrati. E contro le loro decisioni non si può fare appello.
10. Arbitri
I membri del collegio giudicante (generalmente tre) sono nominati uno dal governo sotto accusa, uno dalla multinazionale accusatrice e il terzo, il presidente, congiuntamente dalle due parti e ricevono compensi che oscillano fra i 275 e 510 euro l'ora (a volte anche di più) per decisioni che richiedono anche 500 ore. Più o meno gli stessi compensi percepiscono i numerosi avvocati delle due parti.
11. Rischi per i cittadini europei
I diritti dei lavoratori subiranno un ulteriore ridimensionamento uniformandosi verso il basso a quelli statunitensi. Scomparirà o sarà molto ridimensionato il principio di precauzione, che negli Usa non esiste. E ciò significherà una minore attenzione alla salute dei cittadini, alle condizioni di lavoro e alla sicurezza. Scompariranno progressivamente i servizi pubblici a favore di quelli privati e la tutela dei diritti sociali non sarà garantita. Ci sarà infine un allentamento nella tutela della riservatezza dei dati personali. E la disoccupazione, anche se i sostenitori del Ttip dicono il contrario, rischia di aumentare.
12. Rischi per i cittadini statunitensi
Saranno smantellate quelle norme che limitano la capacità delle banche commerciali di svolgere attività speculative e quelle che controllano la qualità del latte importato negli Usa. I crediti d'imposta sui carburanti meno inquinanti dovranno essere eliminati (lo chiede la Bp) e i farmaci diverranno più costosi (a Biga Pharma non si può dire di no). Scomparirà inoltre, in circa la metà degli stati che la impongono, la etichettatura di prodotti alimentari che contengono Ogm. E infine scompariranno posti di lavoro perché le grandi imprese europee chiedono di abolire le norme che danno la preferenza negli acquisti ad attori locali e nazionali.
(Informazioni tratte da Le Monde diplomatique del mese di giugno 2014).

(da l'altrapagina settembre 2014).