giovedì 23 ottobre 2014

Luxuria ad Arcore: due personaggi assai simili

In realtà anche Berlusconi, come Luxuria, viene dallo spettacolo; e infatti lei se lo ricorda a Canale 5 quando organizzò una sfilata di moda trans e lui comparve a sorpresa in camerino: «Benvenute a tutte queste signore». Non solo, ma se da sempre il Cavaliere vive circondato da persone e collaboratori gay, seppure legittimamente e convenientemente «velati», una cospicua letteratura giornalistica e giudiziaria ha rivelato ai quattro venti che l'omosessualità almeno quella femminile non lo disturba per niente anzi per dirla tutta gli piace assai. «Se proprio non ce la fa ad appendere le mutande al chiodo - commentò ai tempi Luxuria con qualche buon senso - gli consiglio di darsi una calmata perché a forza di correre dietro alle ragazzine gli vengono il torcicollo e il fiatone».
Ma quella è un'altra storia. Questa di oggi, questa che li porta a cena e magari domani a battersi per lo stesso civile risultato, evoca piuttosto, senza tanti scrupoli, uno strano, inaspettato, ma sintomatico gioco di somiglianze tra due personaggi che sono anche due maschere due «dive» e, dopo tutto, sopra tutto, due vite immerse nel caos di questo tempo.
Fossero solo la cipria e i tacchi! Berlusconi e Luxuria condividono molto più di quanto loro stessi forse immaginano. Le luci e i lustrini della ribalta dalla «lux» al «sole in tasca» e poi la seduzione esasperata, l'ostentazione narcisistica oltre i limiti, l'esagerazione indossata con la massina disinvoltura. Due figure e due corpi in cui, sia pure in modi troppo diversi, l'elemento maschile e quello femminile si sono intrecciati fino a confondersi nel maquillage nel camouflage, nella chirurgia estetica.
Sarebbe bello vederseli anche in differita. Sarebbe bello che combinassero qualcosa di buono.
Filippo Ceccarelli

(Repubblica 14 ottobre)