venerdì 27 febbraio 2015

Comunità cristiana di base di via Città di Gap, Pinerolo

NOTIZIARIO DELLA CASA DELL'ASCOLTO E DELLA PREGHIERA
N°11 marzo '15
In evidenza:

     APPUNTAMENTI DI COMUNITA'

- 1, 8 e 22 marzo: eucarestie

- 2, 9, 16, 23 e 30 marzo: gruppi biblici

- 23/3: assemblea di programmazione

    NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

- 14/3: Incontro Scala di Giacobbe

- 15/3: Incontro regionale cdb

- 28/3: Incontro gruppo adulti Rivalta

- 29/3: Incontro comunità nascente

     RECENSIONI

- P. De Benedetti Ciò che tarda avverrà

- G. Cereti Divorziati risposati…

- E. Pace P. Stefani,Il fondamentalismo..

- S. Sguotti, Prete pedofilo si diventa

- A. Gounelle, Parlare di Cristo

     SPUNTI PER MEDITARE …

    DALLA NOSTRA COMUNITA'
APPUNTAMENTI DI COMUNITA' (via Città di Gap 13 -II piano)
     DOMENICA 1 MARZO alle ore 10,15: eucarestia: avremo la gioia di poter rivedere Francesca Giaccone che svolgerà il servizio della predicazione. Presiederà Tonino Cau della cdb di Olbia (www.comunitacristianaolbia.it). Poi, chi lo desidera, potrà condividere il pranzo autogestito. Festeggeremo insieme a Ida gli 80 anni del nostro caro amico Tonino.
     LUNEDI' 2 MARZO alle ore 16 e alle ore 21: gruppi biblici: su richiesta di alcuni fratelli e sorelle, proseguiremo la riflessione su "Guardiamo in faccia la nostra morte".
     DOMENICA 8 MARZO alle ore 10,15: eucarestia: prepara gr. biblico lunedì sera.
     LUNEDI' 9 MARZO alle ore 16 e alle ore 21: gruppi biblici: Francesco Melillo introdurrà entrambi i gruppi su: " Il fondamentalismo in Italia". Partirà dalla sua tesi di laurea discussa recentemente. Lo ringraziamo per la sua disponibilità.
     LUNEDI' 16, 23 e 30 MARZO alle ore 16 e alle ore 21: gruppi biblici: terminati gli incontri tematici, riprendiamo con la lettura biblica affrontando il libro di Qohelet. Proponiamo di utilizzare il commentario di Elsa Tamez, "Qohelet", Claudiana editrice (€14,50).
     DOMENICA 22 MARZO alle ore 10,15: eucarestia: prepara gruppo lunedì pomer.
     LUNEDI' 23 MARZO dalle ore 18 alle ore 19,30 - Assemblea mensile di programmazione: come sempre chi lo desidera può fermarsi a cenare in sede.
ALCUNI APPUNTAMENTI con Franco Barbero
     VENERDI' 6 MARZO dalle ore 17,30 - Incontro a Cuneo: al centro culturale Franco introduce una riflessione su "Il Gesù storico nella chiesa di Francesco". Per informazioni: Adriano 333/8040441.

    DOMENICA 8 MARZO dalle ore 15 a Pinerolo: un gruppo di scout di Asti viene nella sede di via Città di gap 13, per un confronto su "Fede, cultura, omofobia".

    VENERDI' 13 e VENERDI' 20 MARZO dalle ore 17,45 – Corso biblico a Torino: nella sede di via Principe Tommaso 4 termineremo la lettura del vangelo di Giovanni.

    SABATO 14 MARZO – Incontro della Scala di Giacobbe a Pinerolo (vedi sotto)

    MARTEDI' 17 MARZO dalle ore 20,45 – Gruppo biblico giovanile a Pinerolo: ci incontriamo nella sede di via Città di Gap 13 per iniziare la lettura di Genesi. Per informazioni: Chiara 334/3018999.

    SABATO 21 MARZO dalle ore 15 – a Pinerolo: il gruppo di Moncalieri si incontra in via Città di Gap 13 per leggere i capitoli 2 e 3 del vangelo di Giovanni.

    SABATO 28 MARZO dalle ore 16,30 – a Rivalta: con il gruppo adulti discuteremo su Levitico e Numeri (vedi articolo a p.3).

    DOMENICA 29 MARZO dalle ore 10,30 – a Torino: un gruppo della nostra comunità parteciperà all'eucarestia della "comunità nascente". Dopo il pranzo autogestito, svolgeremo una breve ricerca comunitaria su: "Il simbolo della scala di Giacobbe: come preghiamo oggi". Si parte in macchina da Pinerolo alle ore 9,15.
NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI
La Scala di Giacobbe
Sabato 14 marzo 2015 alle ore 17, presso la sede dell'ARCI (stradale Baudenasca 17, Pinerolo), incontro sul tema "Guardo in faccia la mia morte mentre sono vivo". Alle ore 19,30 cena autogestita. Alle ore 21 proiezione di un film a tematica LGBT. Per ulteriori informazioni scrivere a lascaladigiacobbe@gmail.com
Comitato contro l'omo-transfobia

Giovedì 12 febbraio in Via Città di Gap 13, dalle ore 17 alle 19 si è svolto il terzo incontro del Comitato contro l'omo-transfobia. Erano presenti rappresentati del gruppo La Scala di Giacobbe, della Chiesa valdese e della Comunità cristiana di base di Via città di Gap. E' stato piacevole poter finalmente incontrare Alga Barbacini, diacona della Chiesa Valdese di Pinerolo, e ascoltare la sua ricca esperienza di accoglienza.

Abbiamo messo a punto varie iniziative cittadine, visto che il Comune di Pinerolo ha confermato la disponibilità, anche quest'anno, ad offrire il suo patrocinio. Questi i punti:

- Rassegna "8 marzo e dintorni": il Comune di Pinerolo, dietro nostro suggerimento, ha scelto il film "Pride" (Gran Bretagna 2014), che verrà proiettato al Cinema Italia in data da verificare sul programma della rassegna.

- Presentazione del libro "L'amore omosessuale" (Cittadella editrice): il libro è reperibile anche presso la libreria Volare di Pinerolo. Uno degli autori, il teologo Damiano Migliorini, ha dato la propria disponibilità per sabato 16 maggio alle ore 21. Per il rimborso delle spese di viaggio si ipotizza una colletta sul luogo.
Convegno "Tessere le identità": le relatrici Stefania Cartasegna e Oriella Bolla ("Tessere le identità" e "Agedo"), hanno garantito la loro disponibilità per una serata pubblica. Noi proponiamo venerdì 17 aprile alle ore 21. Per il rimborso delle spese di viaggio si ipotizza una colletta sul luogo.
Veglia di preghiera per le vittime dell'Omofobia e Transfobia: luogo e giorno sono ormai decisi, domenica 17 maggio presso la "Casa dell'Ascolto e della Preghiera di Pinerolo". Restano da definire i particolari della veglia, alla quale intendiamo invitare tutte le comunità, le associazioni e le chiese per una preghiera ecumenica.
- Banchetto informativo nei giorni delle celebrazioni della Giornata Internazionale contro Omofobia: la partecipazione all'evento "Pensieri in Piazza", ammesso che si svolga, è tuttora da verificare con l'Arci.
Rassegna "Cinema all'Aperto": i titoli scartati dalla rosa di film per l'8 marzo saranno proposti all'Arci per essere inseriti (almeno uno di essi) nella rassegna Pinerolo Cinema d'Estate, che si tiene all'aperto. Questi i film:
a) "Lei disse sì" (Italia-Svezia 2014), documentario di Maria Pecchioli (
http://youtu.be/h7k6XHfmRx4)
b) Sils Maria (Francia 2014) di Olivier Assayas (
http://youtu.be/y9FpBTN4awE)

Il prossimo incontro del Comitato avverrà presso i locali della Chiesa valdese giovedì 2 aprile alle ore 17. Il comitato ha lavorato in modo fiducioso e concreto, e sente il bisogno di nuovi apporti partecipativi ai quali è apertissimo!
Gruppo "Primavera" di Rivalta
Incontri biblici mensili del gruppo adulti

- Sabato 21 febbraio ci siamo trovati a Rivalta per l'incontro biblico mensile. Dopo una breve introduzione di Franco Barbero ci siamo confrontati sull'intero libro dell'"Esodo"..

- Sabato 28 marzo dalle ore 16:30 alle 18 ci incontreremo presso la cascina del "Filo d'erba" di Rivalta per parlare di Levitico e Numeri. Proponiamo come al solito una lettura completa dei due libri biblici e l'utilizzo dei commentari generali sul Primo Testamento segnalati nel notiziario di gennaio.

Incontri mensili di catechesi

- I incontro: domenica 1 marzo dalle ore 10 (incontro di febbraio slittato all'inizio di marzo) presso la cascina del "Filo d'erba" di via Roma 9 a Rivalta.

I "gattini" (gruppo "elementari"), affronteranno il tema della "passione nella speranza", con un'attenzione particolare alla figura di Isaia. Chiara ha curato la preparazione dell'attività ed animerà con la collaborazione di Rossella la mattinata. A seguire pranzo comune nel "budello".

Il gruppo "medie", accompagnato da Antonella e Mary, si recherà a "cascina Caccia" a San Sebastiano da Po (sulla strada verso Casale Monferrato, direzione Albugnano), per conoscere le attività della cascina e farci raccontare da uno/a dei ragazzi/e che vi fanno volontariato la storia del recupero del luogo da parte di "Libera". Dobbiamo cercare di partire puntuali alle ore 10. Arriveremo sul posto alle ore 11 e ripartiremo alle ore 13 (fornire ai ragazzi il pranzo al sacco, che mangeranno durante il viaggio di rientro in auto). Rientreremo al "Filo" alle 14 per la fine dell'attività.

- II incontro: domenica 29 marzo dalle ore 10, presso la cascina del "Filo d'erba" di via Roma 9 a Rivalta. Le attività della mattina per i due gruppi sono ancora da definire. A seguire pranzo comunitario (ognuno/a porta qualcosa). La data potrebbe subire variazioni.

Francesco Giusti
Cdb piemontesi: secondo incontro sull'ecoteologia
Domenica 15 marzo dalle ore 10 alle ore 17, presso la sede dell'associazione "Opportunanda" a Torino,  in via Sant'Anselmo 28, si svolgerà l'incontro semestrale delle comunità di base piemontesi. Letizia Tomassone introdurrà la "seconda parte" del nostro percorso sull'ecoteologia (il primo incontro introdotto da Carlo Bianchin si era tenuto il 5 ottobre 2014: per informazioni vedi i precedenti notiziari).
Cdb italiane: collegamento nazionale a Firenze
Si terrà dalle ore 16 di sabato 21, alle ore 13 di domenica 22 marzo presso le "Baracche" della comunità dell'Isolotto in Via degli Aceri, 1.

O.d.g.: 1) Valutazioni del XXXV Incontro Nazionale delle CdB; 2) Valutazioni del IX° Incontro Europeo delle CdB; 3) Rendiconto anno 2014; 4) Contribuzioni  e preventivo 2015; 5) Presenza delle CdB sul Web (sito CdB e Wikipedia); 6) Organizzazione della segreteria tecnica; 7) Iniziative e impegni per il 2015; 8) Ipotesi per il prossimo incontro nazionale: organizzazione, date, tematiche; 9) Prossimo collegamento; 10) Varie ed eventuali.
RECENSIONI
Paolo De Benedetti, Ciò che tarda avverrà
Fornire un aiuto per leggere attraverso e al di là di alcuni personaggi e vicende bibliche: questo l'intento dell'autore, docente di giudaismo e Antico Testamento all'Istituto di Scienze Religiose dell'Università di Urbino e alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.

Come i precedenti "La morte di Mosè" e "La chiamata di Samuele", anche questo testo non vuole offrire spunti per meditazioni devote, ma tentativi ispirati di comprensione della vita quotidiana e delle situazioni umane che nella loro concretezza conducono ciascuno a interrogarsi sulla qualità del rapporto con gli altri uomini, con la creazioni intera, con il Creatore.

Franco Barbero

In libreria per Qiqajon editore, C. di Bose, Magnano (BI), 2006 (I ed. 1992), pp. 144, €10
Giovanni Cereti, Divorziati risposati. Il nuovo inizio è possibile
Il rischio di uno scisma (come quello lefebvriano) è possibile oggi nella Chiesa cattolica da parte dei rigoristi che rifiutano ogni misericordia ecclesiale nel riammettere alla comunione, previo un segno di penitenza, i divorziati risposati che lo chiedono, come avviene in altre chiese. Una tale opposizione alla linea pastorale che papa Francesco propone, è evidente e forte. Giovanni Cereti da molti anni studia e documenta in vari libri la prassi, su questo punto, della Chiesa delle origini, ancora unita. Questi studi di Cereti, citati dal card. Kasper nel Concistoro del 20 febbraio 2014, hanno incontrato una violenta opposizione. Ora Cereti ripubblica questa sintesi delle sue ricerche con una prefazione di aggiornamento anche sul dibattito e sulla letteratura internazionale.

«Oggi non è più possibile negare l'esistenza, nella pratica della Chiesa dei primi secoli, di una penitenza dei divorziati risposati che non erano innocenti per il loro divorzio» (p. XII). Per il concilio di Nicea, del 325, è eretico, e si esclude dalla comunione ecclesiale, chi non accetta la comunione con chi si è sposato la seconda volta, e con chi (i «lapsi») ha ceduto sotto la persecuzione rinnegando la fede. Questa posizione dei catari, cioè i «puri», è condannata nel canone 8, che vale anche per la Chiesa di oggi (p. 76). Fu una decisione coraggiosa, nella quale la Chiesa impegnò la propria autorità. L'errore dei rigoristi fu di non riconoscere alla Chiesa il potere - che è un dato di fede - di esercitare «infinita misericordia» (p. 85) nel nome di Cristo e di rimettere tutti i peccati, perché nessun peccato e irrimessibile (p. 29,77,78). Cereti spera che il Signore non lasci cadere in quell'errore chi oggi, presumendo di difendere la fede, si oppone alla riconciliazione dei fedeli.

Il libro descrive l'ideale evangelico della monogamia assoluta, la possibilità dei fallimenti umani, e la disciplina relativa a tali casi, sia quella vigente, sia quella del primo millennio, punto di riferimento per tutte le Chiese, per cui un cammino penitenziale di riconciliazione avrebbe un valore ecumenico. Davanti alla fallibilità umana ci si può anche chiedere (p.105): e se fosse la seconda unione (come accade in molti casi) ciò che Dio ha veramente unito? Infine, l'Autore tratta il problema pastorale delle convivenze e dei matrimoni civili, del mutamento antropologico riguardo alla liberta sessuale (p. 107), con tale chiaroveggenza evangelica che nulla toglie ed anzi illumina l'obiettivo (p. 28-30) di un amore così fedele come quello di Dio per noi.

Enrico Peyretti (da "Rocca" del 15 gennaio)

In libreria per Cittadella editore, Assisi 2014 (II ed. ampliata), pp. 120, €11
Enzo Pace e Piero Stefani, Il fondamentalismo religioso contemporaneo
Il libro fa parte di una piccola biblioteca sulle religioni e sulle loro devianze. Nel dialogo interreligioso è emerso che in tutte le tradizioni esiste, sia pure con accenti diversi, il fenomeno del fondamentalismo religioso. L'inoltro nella società post-moderna e il fenomeno del pluralismo suscitano risposte culturali ed emotive spesso connotate da un istinto di difesa ossessiva della propria identità.

Gli autori di questo libro compiono un'operazione che esamina sia le comuni radici storiche del movimento fondamentalista, sia il variegato panorama in cui esso si esprime all'interno delle singole tradizioni.

Esiste di fatto un grande scoglio nella lettura fondamentalista dei testi delle varie tradizioni. Se non si affronta questo nodo culturale, le religioni si collocano nell'area del tradizionalismo più retrivo. La sfida va accolta come opportunità per riconoscere, dentro le varie tradizioni, la pluralità delle letture già esistenti e per ripristinare la libertà critica del pluralismo interpretativo.

Consiglio vivamente questo libro perché rappresenta un modo, insieme serio ed accessibile, di conoscere, esplorare ed accostare il fondamentalismo religioso contemporaneo, consapevoli che esso costituisce un cancro mortale per una fede liberatrice.

Noi cristiani non possiamo mettere l'accento sul fondamentalismo altrui senza fare i conti con il fondamentalismo di casa nostra.

Franco Barbero

In libreria per Queriniana editore, Brescia 2000, pp. 216, €11
Sante Sguotti, Prete pedofilo si diventa
Si tratta di un libro documentato ed appassionato in cui don Sante denuncia la sfortuna e la stoltezza di una chiesa gerarchica che impone il celibato obbligatorio dei preti, maltratta i preti sposati e spesso protegge i preti pedofili.

Il messaggio va oltre la denuncia precisa ed implacabile per rilanciare la speranza che arrivi l'ora della svolta.

Franco Barbero

In libreria per La Zisa editore, Palermo 2015, pp. 222, €16
André Gounelle, Parlare di Cristo
Spero che i credenti che non si accontentano di ripetere le formule della fede, quelle dei grandi concili di Nicea, Costantinopoli, Efeso e Calcedonia, abbiano l'opportunità di leggere e studiare le pagine scritte da questo teologo protestante coraggioso, documentato, anticonformista.

Il nostro Autore parte dalla constatazione oggi molto diffusa che i linguaggi dogmatici dei nostri catechismi sono assolutamente incapaci di metterci in contatto con l'esperienza cristiana originaria.

"Che valore attribuire alle dottrine tradizionali? ... Trinità, due nature, espiazione sostitutiva: questi dogmi costituiscono i tre pilastri del cristianesimo? Personalmente non lo penso. La maggior parte delle dottrine classiche considerate come ortodosse mi lascia perplesso; alcune mi sembrano inaccettabili, addirittura rivoltanti. Invece di aiutare il credente a pensare e a vivere la sua fede, se tenta di capirle e non si accontenta di ripeterle, esse rappresentano per lui un fardello ed un ostacolo...

Le chiese hanno avuto il torto di canonizzare le loro enunciazioni, di attribuire loro un'autorità dogmatica che si vorrebbe imporre a tutti i buoni cristiani... Ci sarebbero da riprendere molti processi, in primo luogo quelli contro Ario. Quella che noi chiamiamo "ortodossia" corrisponde a ciò che è prevalso nelle lotte ecclesiastiche e politiche, ma non necessariamente a ciò che è migliore, a ciò che è più pertinente o più fedele...

Esse utilizzano il vocabolario e il modo di ragionare di un'epoca passata. Dato che più nessuno le capisce, piuttosto di ripeterle tali e quali è importante cercare di esprimere le nostre esperienze e le nostre convinzioni religiose nel linguaggio del nostro tempo, sapendo che il nostro linguaggio perderà efficacia e che un giorno sarà necessario sostituirlo. Ogni dottrina è relativa e provvisoria. Al giorno d'oggi, in particolare nel mondo ecumenico si constata l'esistenza di una specie di feticismo. Per esservi ammessi e rispettati, si deve rendere omaggio ai grandi concili, menzionare il Dio trinitario e parlare del Cristo vero Dio e vero uomo.

Queste espressioni funzionano come formule magiche che aprono le porte, se non del regno di Dio, almeno di quelle della chiesa o della comunità ecumenica. Se non le utilizzate, resterete al di fuori, nessuno vi ascolterà, né vi prenderà sul serio. Se le usate, potrete manipolarle quanto vi pare, fino a far loro dire il contrario del loro significato originale (ne abbiamo alcuni esempi). Poco importa, visto che avete pronunciato distintamente e correttamente lo Scibbolet . L'etichetta conta più del contenuto.

Da parte mia, io resisto a quella che mi sembra essere un'ipocrisia. Probabilmente, riuscirei a far capire e accettare meglio le mie idee se le presentassi (e talvolta mi è stato consigliato), come una reinterpretazione delle dottrine trinitarie e cristologiche. In parte lo sono, e la prudenza indurrebbe a sottolinearlo. In effetti, giusto o sbagliato che sia il mio atteggiamento, trovo più leale e più onesto dire che non tento di dare una nuova giovinezza alle dottrine classiche. Non le accetto a condizione che vengano sottoposte a migliorie e a modificazioni, ma aspiro ad alternative e tento di esplorare nuove vie.

D'altronde non sono l'unico ad andare in questa direzione, tutt'altro. La mia ricerca non è né solitaria, né senza precedenti. Nella storia del pensiero cristiano e della teologia contemporanea esistono numerose correnti minori, devianti o marginali rispetto alle ortodossie, che propongono modi diversi di pensare il cristianesimo. A queste mi sono largamente ispirato" (pp. 19-20-21).

Gounelle, con grande equilibrio, non nega che altri possano preferire le affermazioni della cristologia classica, ma sottolinea la legittimità e la libertà di scegliere altre vie.
Per il nostro Autore "il Cristo delle dottrine teologiche appartiene maggiormente alla concettualità ellenica che non al mondo giudaico. E' più vicino al neoplatonismo che alla sinagoga" (pag. 26) mentre Gesù "si colloca perfettamente nel quadro del giudaismo e non pretende di uscirne" (pag. 27).

Così diventa ragionevole domandarsi: "le affermazioni su Cristo non rischiano di rendere sordi alle parole di Gesù?" (pag. 28).

Ovviamente queste domande sono costantemente riemerse nei secoli. Per quanto fossero rimosse, dichiarate irricevibili, eretiche, numerosi teologi hanno continuato a segnalare il divario fra il Gesù dei Vangeli e il Cristo delle dottrine e hanno continuato a formulare riserve nei confronti dei dogmi trinitari e cristologici.

Ci troviamo davanti a migliaia di nomi che, per lo più, non hanno mai inteso squalificare lo sforzo della ragione di elaborare delle dottrine, ma hanno messo in radicale discussione la presunzione di poter formulare dottrine eterne, immutabili, perfette.

Lo sforzo di riflessione necessario non consude a enunciazioni assolutamente dogmatiche, fisse, sacre, intoccabili, vere e proprie "bende dottrinali" che riducono Gesù ad una figura imbalsamata e deposta nel mausoleo delle verità (pag. 92).
Tra l'insegnamento di Gesù e la redazione dei Vangeli e delle Lettere esiste un divario evidente: "Gesù insegna che Dio ama, accoglie, salva, conforta e rinnova senza condizioni. L'essere umano che si rivolge a lui ha direttamente accesso al Padre... Da parte loro gli apostoli tendono a fare di Gesù la condizione di accesso a Dio... L'esclusivismo cristiano nasce dalla predicazione di Pietro, di Paolo e di Giovanni piuttosto che da quella di Gesù. Ci si può persino chiedere se esso non contraddica ciò che rappresenta il cuore del messaggio di Gesù" (pag. 143).

Il lettore non troverà nulla di assolutamente nuovo rispetto alle cose che scrivo da almeno trent'anni con ben maggiore documentazione bibliografica ed argomentazione esegetica, ma consiglio queste pagine perché ripropongono in modo chiaro ed efficace gli interrogativi ormai ineludibili che, però, i vari catechismi continuano ad ignorare.

E' evidente che il nostro Autore, per esigenze di divulgazione, omette in larghissima misura la documentazione storica, esegetica, ermeneutica che oggi ha assunto una vastità ed una profondità davvero singolari. Almeno l'appendice bibliografica avrebbe potuto rendere conto di questi studi in modo più adeguato ed ampio.

Aggiungo che il libro è di facile e piacevolissima lettura.

Franco Barbero

In libreria per Claudiana editore, Torino 2008, pp. 168, €16,50
SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE
Quanto è vero … anche per la carriera …
"Al giorno d'oggi, in particolare nel mondo ecumenico, si constata l'esistenza di una specie di feticismo. Per esservi ammessi e rispettati, si deve rendere omaggio ai grandi Concili, menzionare il Dio trinitario e parlare del Cristo vero Dio e vero uomo. Queste espressioni funzionano come formule magiche che aprono le porte, se non del regno di Dio, almeno di quello della chiesa o della comunità ecumenica.

Se non le utilizzate, resterete al di fuori, nessuno vi ascolterà, né vi prenderà sul serio.
Se le usate, potrete manipolarle quanto vi pare, fino a far loro dire il contrario del loro significato originale. Poco importa, visto che avete pronunciato distintamente e correttamente lo Scibbolet. L'etichetta conta più del contenuto.

Da parte mia, io resisto a quella che mi sembra essere una ipocrisia. Probabilmente, riuscirei a far capire ed accettare meglio le mie idee (e talvolta mi è stato consigliato), come una reinterpretazione delle dottrine trinitarie e cristologiche... In effetti, giusto o sbagliato che sia il mio atteggiamento, trovo più leale e più onesto dire che non tento di dare una nuova giovinezza alle dottrine classiche. Non le accetto a condizione che vengano sottoposte a migliorie e modificazioni, ma aspiro ad alternative e tento di esplorare nuove vie.
D'altronde non sono l'unico ad andare in questa direzione, tutt'altro. La mia ricerca non è né solitaria, né senza precedenti.

Nella storia del pensiero cristiano e della teologia contemporanea esistono numerose correnti minori... A queste mi sono largamente ispirato".

(tratto da André Gounelle, "Parlare di Cristo", p. 20)
Quando il califfato era un'altra cosa
Riporto dal libro "Lontano da Medina" Di Assia Djebar, Giunti Editore 1993, l'introduzione al primo capitolo:

CALIFFATO DI ABU BAKR (X-XIII anno dell'ègira)

"Una volta designato califfo, Abu Bakr ha detto:

Eccomi divenuto, mio malgrado e contro la mia volontà, emiro dei Credenti! In nome di Dio, ho veramente sperato che qualcuno di voi prendesse il mio posto....!

Se, conferendomi questa responsabilità, voi vi aspettate che vi comandi come faceva il Profeta (su di lui la Salvezza), ve lo dico chiaramente: non ne sono capace. Il Profeta, Dio l'ha onorato e l'ha fortificato con il suo Messaggio!....Ma io, io sono soltanto un uomo qualsiasi, non sono migliore di voi!

Ve ne prego, Credenti, vegliate su di me: se credete che sia sul retto cammino, seguitemi, prendete esempio da me. Ma se mi vedete deviare e uscire dalla giusta via, raddrizzatemi; sappiate che, in questo caso, un diavolo mi possiede!

E se un giorno mi vedrete in collera, ve ne prego, evitatemi; non vorrei essere causa di turbamento per i vostri cuori e per il vostro umore!..."

(Ibn Sa'ad, Tabaqàt al- Kubra, III)

Come questo meraviglioso scritto storico documenta, ci fu una ben diversa idea e pratica del califfato. La versione araba della voce Khalif è Khalifa (rappresentante, successore). Dopo la morte di Muhammad, avvenuta nel 632, e dopo l'elezione Abu Bakr a suo successore, questo titolo è divenuto d'uso comune a designazione dell'autorità temporale e religiosa. Il Califfo veniva originariamente eletto da tutta la comunità dei Credenti.
Fiorentina Charrier

Contro il fanatismo
"Ora mi torna in mente una vecchia storiella, dove uno dei personaggi - ovviamente siamo a Gerusalemme e dove sennò - è seduto in un piccolo caffè, c'è una persona anziana seduta vicina a lui, così i due cominciano a chiacchierare.

E poi salta fuori che il vecchio è Dio in persona. D'accordo, il personaggio non ci crede subito, lì per lì, però grazie ad alcuni indizi si convince che è seduto al tavolino con Dio.

Ha una domanda da fargli, ovviamente molto pressante. Dice: 'Caro Dio , per favore dimmi una volta per tutte, chi possiede la vera fede? I cattolici o i protestanti o forse gli ebrei o magari i musulmani? Chi possiede la vera fede?'

Allora Dio, in questa storia, risponde: 'A dire la verità, figlio mio, non sono religioso, non lo sono mai stato, la religione nemmeno mi interessa…'"

Amos Oz

 
Purtroppo succede ancora
"Le comunità hanno bisogno di imparare a distinguere la quercia dalla ghianda. Ciò che nessun predicatore può fare legittimamente è leggere  il Vangelo di Giovanni con gli occhiali del dogma trovandovi l'intero sviluppo post-niceno della dottrina trinitaria così com'è insegnata oggi... Se la dottrina trinitaria fosse stata chiaramente disponibile nella Scrittura non ci sarebbe stato bisogno dei 350 anni di incertezza e di lotte che si conclusero nel concilio di Calcedonia del 451".

(tratto da Gerard Sloyan, "Giovanni", p. 227)
l desiderio non è la voglia
"L'affermazione di Lacan per cui "non bisogna  rinunciare al proprio desiderio" è stata rapidamente convertita in "non bisogna rinunciare alle proprie voglie". Le persone vengono a cercare in analisi la giustificazione alle loro voglie più vacue. Spiegano, per esempio, come si sono accorte che il senso di colpa impediva  loro di possedere una macchina di grossa cilindrata, come lo hanno superato, e hanno finalmente comprato l'oggetto dei loro sogni. Accettare il proprio desiderio non vuole dire più niente se significa non resistere a nessuna voglia…

... La voglia è radicalmente diversa dal desiderio e, soprattutto, rende sordi al desiderio ... Quando, in una società, le voglie prendono il posto del desiderio, lo mettono in pericolo....
...Come Ulisse, dobbiamo rimanere costanti nel desiderio. Non opporci al canto delle sirene ma trovare all'interno di tale canto i modi di resistenza propri del nostro desiderio. Non si va a Itaca tappandosi le orecchie, si arriva ad Itaca ascoltando il canto delle sirene ma fornendosi di strumenti per non cedervi".

(tratto da Miguel Benasayag, "Contro il niente", Feltrinelli ed., pp. 59-60)
DALLA NOSTRA COMUNITA'
Questa comunità
  • Abbiamo avviato una lunga serie di "incontri a tema" che occuperanno ancora i primi due lunedì di marzo negli orari dei due gruppi biblici.
  • Dal lunedì 16 marzo riprenderà la consueta lettura biblica che in questo anno ha coinvolto oltre 25 persone distribuite nei due gruppi delle ore 16 e delle ore 21.
  • Le letture che ci accompagneranno fino a giugno sono due libri del Primo Testamento: Qohelet ed Esodo. Leggeremo questi libri con il metodo delle grandi unità tematiche ed ermeneutiche.
  • Questo mese parteciperemo a Firenze al coordinamento nazionale cdb e a Milano al coordinamento di "Noi siamo chiesa" che affronta il cammino del popolo di Dio verso il sinodo.
  • Un'iniziativa importante. Entro il 15 marzo renderemo pubblica l'iniziativa "Diciamo la nostra opinione". La nostra comunità sta preparando un questionario da diffondere tra amici e conoscenti sulle "questioni scottanti" che agitano la chiesa cattolica.  I particolari, i tempi, le modalità della compilazione verranno segnalati nella presentazione dell'apposito questionario.
  • Una festa: domenica 29 marzo un gruppo della nostra comunità parteciperà all'eucarestia della "comunità nascente" di Torino dalle ore 10,30. Dopo il pranzo comunitario autogestito, svolgeremo una breve ricerca comunitaria su: "Il simbolo della scala di Giacobbe: come preghiamo oggi". Si parte in macchina da Pinerolo alle ore 9,15.
  • La comunità ringrazia il professor Mauro Pesce che, con squisita cordialità e grande tempestività, ci fa giungere dettagliatissime informazioni sulle sue più recenti ricerche circa le origini e lo sviluppo delle "tradizioni su Gesù". Tali segnalazioni verranno pubblicate nel blog di Franco Barbero nei prossimi giorni.
Il nostro notiziario
Diversi lettori ricevono ormai via e-mail questo notiziario. Abbiamo così ridotto il numero di copie cartacee stampate. I precedenti numeri sono esauriti. Chi desidera riceverlo via mail ci risparmia una spesa piuttosto consistente. Contattare Francesco (giupaz@tin.it; 320-0842573)
 
CONTATTI
In attesa del nuovo sito: le notizie riguardanti la comunità possono essere trovate nel blog http://donfrancobarbero.blogspot.it/