giovedì 26 marzo 2015

IL RITORNO DEL DIAVOLO

Da un po' di tempo il diavolo torna in campo, portato come il vessillo dei reazionari.
Un credente adulto, che sappia leggere la Bibbia usando un briciolo di scienze bibliche, sa che da secoli il linguaggio della metafora e dei simboli non va confuso con una cronaca.
Si dice "Satana- diavoli - demoni" per designare la presenza molteplice e multiforme del male, ma non per indicare degli spiriti vaganti e tentatori.
Ma, quando nella chiesa qualcuno cerca di fare chiarezza distinguendo le immagini dal messaggio biblico, ecco che tornano in gran numero i fautori dell'arsenale superstizioso.
Anziché mirare al cuore della fede difendono  a spada tratta  tutta quella mercanzia  religiosa che conosciamo: diavolo infestanti, madonne deliranti, santoni e santini, novene, tridui, il seno di sant'Agata, un capello di Giuseppe, la pupilla di santa Brigida , un frammento della croce, le lacrime di san Fulgenzio, sindoni in quantità....fino alle piume dell'arcangelo Michele..
Ma l'accoppiata vincente è sempre quella del diavolo e delle madonne.
Così, tra turismo religioso ed esorcisti, il Vangelo scivola in periferia e molte persone  di buona volontà sono esposte al rischio di una fede magica ed infantilizzante.