sabato 23 maggio 2015

GRUPPO PRIMAVERA DI RIVALTA

FESTA PANE NOSTRO

DI CATERINA, GIULIA E MATILDE

Gruppo Primavera – Cascina Arzilla, Volvera

23 Maggio 2015

"La perseveranza al contrario dell'accidia, non ha tempo per esibirsi, lavora nascosta ma, anche se poco visibile, opera (…) Solo perseverando possiamo guadagnare la misura concreta del possibile e perciò anche del bene possibile. Per questo il laboratorio della speranza è la perseveranza perché è impossibile sperare in un mondo     migliore senza che si lavori per esso".

(Salvatore Natoli, Perseveranza, il Mulino)

GUIDA 1:  Ci ritroviamo oggi per la festa del Pane Nostro. Alle famiglie "storiche" del Gruppo Primavera negli ultimi anni se ne sono affiancate altre; ti ringraziamo per questo cammino che facciamo insieme. Un grazie speciale va anche a Franco per noi testimone caldo e tenace di passione e perseveranza.

GUIDA 2: Cominciamo la festa del Pane Nostro e chiamiamo forte, tutti insieme, Caterina, Giulia e Matilde, che ci risponderanno "Eccomi", a simboleggiare come ogni nome, ogni persona, sia unica, importante, amata da Dio.

TUTTI: Caterina!  CATERINA: Eccomi!

TUTTI: Giulia!      GIULIA: Eccomi!

TUTTI: Matilde!    MATILDE: Eccomi!

CANTO: Scendi Mosè … giù nella terra d'Egitto

GUIDA 1: In un'epoca che è stata definita delle "passioni tristi", abbiamo accompagnato i gattini a riflettere proprio sul tema delle passioni, intese come virtù da coltivare, da alimentare con la ricerca e l'impegno. Anche l'esperienza di quest'anno è stata ricca ed intensa; in particolare i genitori dei gattini hanno potuto offrire il loro contributo e la loro esperienza, collaborando con gli animatori nelle preparazione delle attività mensili.

GUIDA 2: Le pagine della Bibbia, sia nel Vecchio che nel nuovo Testamento, ci hanno offerto tante suggestioni, tante immagini. Abbiamo scelto alcune figure, testimoni appassionati al servizio del loro popolo, pensiamo ad esempio a Giuditta, a Mosè, ad Isaia, ma anche alla donna Samaritana, all'amicizia tra Ruth e Noemi. Donne e uomini perseveranti, in ricerca, capaci di resistere nel tempo, nel loro quotidiano, capaci di saper assorbire le delusioni, le sconfitte, senza rinunciare alla passione per la giustizia e la libertà.

PREGHIERA D'INIZIO

CORO 1: Signore, in questo nostro cammino, volgiamo a Te il nostro sguardo, tu ci inviti a seguire Gesù sulla via che lui ha percorso. Non è una vita sempre tranquilla e facile, la strada è piena di pietre e di ostacoli, ma tu ci hai promesso di darci coraggio, perseveranza, assiduità, a patto di metterci tutto il nostro cuore, senza rincrescimenti e ripensamenti.

CORO 2: Padre ti preghiamo, passa davanti a noi per guidarci, cammina al nostro fianco per proteggerci, rimani dietro di noi per dirigerci, sii sotto di noi per portarci, dimora con noi per amarci.

GATTINI "(..) Si dimentica forse una donna del suo bambino,

così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?

Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.

Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani." (Is 49, 15-16,)


RAGAZZI: "Come infatti la pioggia e la neve

scendono dal cielo e non vi ritornano

senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare,

perché dia il seme al seminatore

e pane da mangiare,

così sarà della parola

uscita dalla mia bocca:

non ritornerà a me senza effetto,

senza aver operato ciò che desidero

e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata." (Is 55, 10-11)

AMEN

GUIDA 1: Per questa festa abbiamo scelto un brano che vi proponiamo. Gesù, nel suo viaggiare, fa molti incontri non previsti, è sempre particolarmente attento alle persone che nella loro fragilità sono in realtà portatrici di ricchezza e di doni speciali. In questo brano Gesù sceglie di confrontarsi con una figura all'apparenza scomoda, una peccatrice ...

GUIDA 2: Ascoltiamo ora il brano originale.


La peccatrice perdonata (Luca 7,36-50)

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.  Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato;  e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì pure». «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?».  Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.  Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.  Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi.  Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?».  Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace!». 

GUIDA 2: Ascoltiamo ora il breve commento preparato da Caterina, da Giulia e da Matilde dopo aver letto a casa il brano di Luca con i loro genitori ….


CATERINA: Secondo me il significato di questo brano è che Gesù vuole bene anche ai peccatori, come questa donna. Anzi, Gesù vuole più bene a lei che agli altri, perché lei è disprezzata da tutti.

Il fariseo, anche se è "perfettino", dimostra di essere un egoista.

GIULIA: Pensando a questa donna credo che sia stata molto coraggiosa ad entrare in una casa dove nessuno l'aveva invitata e dove c'erano persone che potevano parlare male di lei. Quando entra nella casa del Fariseo mostra a Gesù e a tutti i presenti se stessa, così come è, senza vergognarsi delle sue fragilità e delle sue lacrime. A differenza degli altri che la giudicano per le cose sbagliate che ha fatto, Gesù la guarda con occhi diversi e vede in lei e nelle cose che fa una grande capacità di prendersi cura e di amare.

MATILDE: (ancora da inserire)

COMMENTO DI FRANCO

CANTO: Come la pioggia e la neve


CONSEGNA DELLA BIBBIA DA PARTE DI FRANCO e lettura delle dediche (i fratelli portano la Bibbia a Franco)

DONI DEI SIMBOLI DA PARTE DEI GATTINI E DEI TIGROTTI

MEMORIA DELLA CENA

GUIDA 1: Oh Dio, quante volte siamo stati ciechi come Simone il fariseo incapaci di guardare l'altro oltre l'apparenza, oltre il giudizio e di saper cogliere in ogni persona che ci circonda un dono con le sue sfumature e le sue particolarità. Rendici capaci di vedere il cambiamento di ogni uomo e donna come espressione del tuo amore che va oltre le nostre rigidità e i nostri stereotipi. E di saperci immergere nella relazioni come Gesù che si lascia toccare, perché si lascia amare. Perché solo chi ama rischia tutto per l'amato.

GUIDA 2: aiutaci a cogliere il messaggio chiaro di Gesù di "allargare la nostra casa", di fare spazio alle persone, a tutte le persone. Di saper assaporare i gesti e le parole dell'accoglienza, di riporre nel cuore la pace del riscoprirsi nella benedizione di Dio. A fare della nostra vita e della nostra fede "una casa sempre aperta". Aiutaci ad abbracciare gli emarginati della società, quelli che vivono alla periferia perché non hanno posto nella città, quelli che nessuno vede e ascolta, poiché non hanno né volto, né voce, nè diritti, così come Gesù faceva con i suoi gesti, le sue parole e i suoi silenzi.

CATERINA: perché baciare i piedi di Gesù? Perché baciare è un gesto di tenerezza. I gesti di tenerezza nascono dall'amore e sono completamente gratuiti.

GIULIA: perché bagnare di lacrime i piedi di Gesù? Perché le lacrime lavano e purificano il cuore di colui che le lascia scorrere.

MATILDE: perché ungere i piedi di Gesù con profumo? per mostrare con un gesto generoso e prezioso un sentimento intimo.

TUTTI: cosa fa Gesù? Accoglie la donna, il suo amore e la sua riconoscenza, ne accetta le carezze, ne aspira il profumo, la guarda faccia a faccia, parla con lei, ne loda il gesto, ne perdona i peccati e le ridona la pace del cuore.

CATERINA, GIULIA, MATILDE: Signore donaci l'audacia e il coraggio di questa donna ma anche la sua umanità e tenerezza, rendici "donne del profumo", donne del molto amore, donne della gratitudine infinita.

TUTTI: Eccoci, o Padre e Madre, alla memoria dell'ultima cena di Gesù, come tuoi discepoli e discepole. Egli nel semplice segno del pane spezzato e del vino condiviso ha trasmesso tutto il suo insegnamento dicendo: "Ho tanto desiderato fare questa cena pasquale con voi!". Poi prese il pane, lo spezzò : "Prendete e mangiatene tutti: la mia vita è data per voi e per l'umanità. Quando mangerete questo pane, lo farete per ricordarvi di me". Poi prese la coppa del vino: "Prendete e bevete: la mia vita ha pagato sino allo spargimento di sangue, ma Dio non ritirerà mai il suo amore dall'umanità. Mangiate questo pasto, ve lo raccomando, per non dimenticarvi di me, di tutto quello che vi ho detto e di tutto quello che ho fatto".

FRANCO SPEZZA IL PANE

CANTO COMUNIONE: Stella Polare (Te, al centro del mio cuore)

PREGHIERA FINALE

GIUDA 1: Questa sera ci ritroviamo in questa cascina, un bene comune confiscato alla mafia, affidato poco più di dieci anni fa alle associazioni Libera e ACMOS. All'inizio era poco più di un rudere, ma grazie all'impegno e alle fatiche di tante donne e uomini è stato recuperato e restituito alla collettività. In questi anni i giovani di Libera e di ACMOS hanno animato queste stanze e questi luoghi, hanno incontrato studenti, insegnanti, uomini delle istituzioni, vittime di mafie, cittadini comuni e nel loro operare talvolta silenzioso, fatto di azioni e di contributi concreti, hanno testimoniato i valori della giustizia e della legalità.

GUIDA 2: Gesù anche tu ci hai testimoniato con la tua vita l'impegno e l'attenzione verso gli ultimi, il coraggio di combattere per la giustizia e la pace. Rendici capaci di accogliere la tua eredità e di testimoniare in questo momento il nostro essere cittadini e cristiani consapevoli, coraggiosi, impegnati nel loro quotidiano nel contrastare le forme di esclusione e di individualismo, contro ogni prepotenza e particolarismo che danneggia i fratelli e le sorelle più fragili ed in difficoltà.

TUTTI : Caterina, Giulia, Matilde sappiate mantenere un cuore attento e sensibile,

siate capaci di meravigliarvi dinanzi alle bellezze del creato,

ma anche di indignarvi dinanzi ai soprusi e alle ingiustizie.

Siate coraggiose e perseveranti nel gettare semi di giustizia nella terra del quotidiano,

nel mantenete viva la speranza che vi consentirà di intravedere i primi raggi del sole laddove sembra ancora dominare l'oscurità.

Possiate leggere in tutti gli eventi della vita l'amore di Dio che ci circonda, ci sostiene, ci nutre e ci offre la possibilità di rinascere ogni volta.


PREGHIERE SPONANEE

RECITA DEL PADRE NOSTRO

BENEDIZIONE FINALE

CANTO FINALE: Ora (Jovanotti) (Carletto propone di ascoltare il brano con uno stereo e di cantarci sopra)

Dicono che è vero che quando si muore poi non ci si vede più
dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv
dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più
ora

dicono che è vero che quando si nasce sta già tutto scritto dentro ad uno schema
dicono che è vero che c'è solo un modo per risolvere un problema
dicono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più
ora

non c'è montagna più alta di quella che non scalerò
non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora

dicono che è vero che ogni sognatore diventerà cinico invecchiando
dicono che è vero che noi siamo fermi è il panorama che si sta muovendo
dicono che è vero che per ogni slancio tornerà una mortificazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più,

ora

non c'è montagna più alta di quella che non scalerò
non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora, ora, ora