domenica 30 agosto 2015

IL NARCISISMO DI MASSA NUOCE ANCHE ALLA SALUTE

No alle diete dimagranti che usano sostanze pericolose e deresponsabilizzano i nostri comportamenti alimentari. Nei giorni scorsi la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha vietato le preparazioni che contengono sette principi attivi. Triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato. Farmaci che, usati singolarmente e adeguatamente, sono utili nella cura di malattie come diabete, ipertensione, epilessia, depressione. Ma, come ha stabilito la Rete nazionale di farmacovigilanza, se vengono associati per essere assunti a scopi meramente estetici, hanno «un rapporto beneficio-rischio estremamente sfavorevole». Detto in soldoni fanno male alla salute. A quella fisica direttamente. Ma indirettamente anche a quella sociale. Perché se il ministero decide molto opportunamente di intervenire in una maniera così drastica significa che il ricorso ai farmaci per perdere peso si diffonde a macchia d'olio. E in molti casi sfiora la dipendenza.
Del resto basta entrare in una farmacia per rendersi conto della subdola pervasività di un meccanismo di domanda-offerta di magrezza, che ormai alimenta una vera e propria psicopatologia della vita quotidiana. Una sindrome normalizzatrice, che formatta i corpi e le anime. Mescolando costrizione e autocostrizione. Col risultato di generate ansia e infelicità. Senso di inadeguatezza e caduta verticale dell'autostima. E' l'altra faccia del narcisismo di massa contemporaneo, che fa della snellezza un imperativo etico ed estetico. E in nome di un feroce moralismo della leggerezza è disposto a giocarsi anche la salute.
Marino Niola

(Il Venerdì 21 agosto)