giovedì 3 settembre 2015

Comunità cristiana di base di via Città di Gap, Pinerolo

NOTIZIARIO DELLA CASA DELL'ASCOLTO E DELLA PREGHIERA

N°16 settembre '15


In evidenza:

     APPUNTAMENTI DI COMUNITA'

- 6 e 20/9: eucarestie
- 7, 17, 21-22 e 28-29/9: gruppi biblici
- 28/9: assemblea di programmazione

    NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

- 19-20/9: incontro di fine estate SdG

- 24/9: Comitato contro l'omo-transfobia

- 26/9: incontro del gr. di Rivalta

- 8/9: collegamento Regionale cdb

     RECENSIONI

- P. Abela Credo ma diversamente
- M. C. Athans Alla ricerca di Maria
- M. Barros Il vangelo che libera 

     SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

- Ecoteologia islamica

    DALLA NOSTRA COMUNITA'

- Questa comunità

APPUNTAMENTI DI COMUNITA' (via Città di Gap 13 -II piano)

     DOMENICA 6 SETTEMBRE alle ore 10 - Eucarestia: prepara il gr. lunedì sera.

     LUNEDI' 7 SETTEMBRE alle ore 16 e alle ore 21 - Gruppi biblici: le attività riprenderanno con l'introduzione di Franco Barbero alla lettura del Vangelo di Luca, che ci occuperà per circa sei mesi. Ecco tre strumenti semplici e stimolanti: José Antonio Pagola, "Luca", ed. Borla. Fred B. Craddock, "Luca", ed. Claudiana. Marcelo Barros, "Il vangelo che libera", ed. EMI. Ricordiamo che questi incontri sono aperti a chiunque lo desideri.

     GIOVEDI' 17 SETTEMBRE alle ore 16 e alle ore 21 - Gruppi biblici: entrambi i gruppi saranno dedicati ai primi 2 capitoli del vangelo di Luca. A questo incontro di approfondimento sui cosiddetti "vangeli dell'infanzia" parteciperanno anche alcuni amici/e che normalmente non frequentano i nostri gruppi.

     DOMENICA 20 SETTEMBRE ore 10 - Eucarestia: prepara gr. lunedì pomeriggio.

     LUNEDI' 21 SETTEMBRE alle ore 16 e MARTEDI' 22 SETTEMBRE alle ore 21 - Gruppi biblici (NB: attenzione al cambiamento del giorno del gruppo della sera!)

     LUNEDI' 28 SETTEMBRE alle ore 16 e MARTEDI' 29 SETTEMBRE alle ore 21 - Gruppi biblici: continuiamo la lettura del vangelo di Luca.

     LUNEDI' 28 SETTEMBRE alle ore 18 - Assemblea mensile di programmazione


ALCUNI APPUNTAMENTI con Franco Barbero

    DOMENICA 20 SETTEMBRE alle ore 11 – a Torino: Michela e Priscilla arrivano al bel giorno tanto desiderato. A Torino, in un locale che le spose hanno scelto, Franco avrà la gioia di annunciare la benedizione di Dio nella celebrazione eucaristica che hanno preparato per il loro matrimonio.

    VENERDI' 25 SETTEMBRE dalle ore 18 alle 19,30 – Corso biblico a Torino (presso la sede di via Principe Tommaso 4)

    SABATO 26 SETTEMBRE dalle ore 16 alle ore 18 – a Rivalta (presso la cascina del "Filo d'erba" di via Roma 9): primo incontro mensile per gli adulti del gruppo "Primavera" su uno dei temi scelti per l'anno 2015-16 "Un mondo da scoprire e da ricevere come dono" (vedi articolo più avanti).

    DOMENICA 27 SETTEMBRE dalle ore 10,30 alle 16 – Incontro mensile della comunità nascente a Torino (via Principe Tommaso, 4): accoglienza dalle 10 ed eucarestia dalle 10,30. Dopo il pranzo autogestito, svolgeremo una breve ricerca comunitaria.

    MERCOLEDI' 30 SETTEMBRE dalle ore 20,45 – Gruppo biblico giovanile a Pinerolo: ci incontriamo nella sede di via Città di Gap 13 per proseguire la lettura di Genesi. Per informazioni: Chiara 334/3018999.

    NB: le date di settembre degli altri incontri saranno concordate in questi giorni e comunicate appena possibile sul blog di Franco: http://donfrancobarbero.blogspot.it/

NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

La Scala di Giacobbe (gruppo gay lesbico bisex transgender di Pinerolo)

"Noi siamo la Terra - Incontro di fine estate".

Sabato 19 e domenica 20 settembre 2015

Chiusa di Pesio (CN)

(presso l'Associazione Rio dell'Oy - Via Rio dell'Oy 155 - Fraz. Vigna; www.riodelloy.it)

Nella quiete dei boschi di Chiusa di Pesio, ci metteremo in ascolto della natura per riscoprire il profondo legame che ci unisce alla Terra. Insieme a don Franco Barbero analizzeremo i più rilevanti contributi dell'ecoteologia e rileggeremo i racconti biblici della creazione alla luce dei più recenti studi esegetici. Attingeremo alle tradizioni sapienziali di popoli che hanno vissuto in connessione con la natura, quando la Terra era venerata come un essere vivente. Utilizzeremo pratiche di ecologia profonda e meditazioni guidate, utili per integrarsi con i ritmi della natura. Saluteremo la fine dell'estate festeggiando l'equinozio d'autunno, un momento propizio per fermarsi a riflettere e apprezzare i frutti del proprio raccolto.Ma, soprattutto, il ritiro sarà un'occasione d'incontro, di scambio e di gioia.

PROGRAMMA

Sabato 19 settembre

dalle ore 11 accoglienza e sistemazione

ore 13,00 pranzo

ore 14,30 introduzione e presentazione dell'incontro.

ore 15,00 Custodire la Terra. Laboratorio di ecoteologia.

ore 18,00 I doni della Terra. Momento di spiritualità e condivisione, con ascolto di canti e musiche di popoli indigeni.

ore 20,00 cena

ore 21,30 I ritmi della Terra. Festa dell'equinozio d'autunno.

Domenica 20 settembre

ore 8,30 colazione

ore 9,30 Apri i tuoi sensi alla Terra. Pratiche di ecologia profonda.

ore 13,00 pranzo

ore 14,30 L'uomo che piantava gli alberi. Propositi per la Terra. Saluti e partenze.

Il costo complessivo è di 45 euro, comprensivo di pernottamento e vitto dal pranzo del sabato al pranzo della domenica. Per pernottare è necessario portarsi lenzuola e asciugamano. Si consiglia abbigliamento comodo e caldo, tappetino o coperta per la meditazione.

Prenotazioni entro il 15 settembre scrivendo all'indirizzo lascaladigiacobbe@gmail.com

Comitato pinerolese contro l'omo-transfobia

Il prossimo incontro organizzativo del Comitato si svolgerà giovedì 24 settembre alle ore 21 presso i locali del Tempio Valdese in via dei Mille a Pinerolo. Chiunque desideri partecipare è benvenuto/a.

Gruppo "Primavera" di Rivalta

Il primo incontro del gruppo adulti si terrà sabato 26 settembre dalle ore 16 alle ore 18, in via Roma 9, presso la cascina "Filo d'erba". Subito dopo faremo un momento di programmazione (da confermare) dalle 18 alle 19,30 con cena comune a seguire.

Franco Barbero introdurrà la discussione sul tema scelto per l'anno 2015-16 "Un mondo da scoprire e da ricevere come dono".

Cercheremo di costruire un percorso che tocca i temi della meraviglia, della responsabilità, della cura, della guarigione, dell'amore, della giustizia, della vita e della morte (vedi l'ultimo libro di Kung, "Morire felici? Lasciare la vita senza paura", che tratta del tema della fine della vita).

Entro questo percorso si tratteranno alcuni libri di profeti biblici: Isaia, Amos, Michea, Abacuc, Giuditta, Daniele e Eliseo.

Un altro tema che affronteremo nel corso dell'anno riguarderà le difficoltà dell'amore. Visti i tanti amori che si infrangono, si potrebbe lavorare su alcune domande: come si fa ad amare? Come si cresce amando? … posto che l'amore è diverso dall'innamoramento, che ognuno di noi ha le sue fatiche personali da affrontare, che crescere nell'impegno e nell'amore non è frutto della sola spontaneità. Potrebbe essere un tema più laboratoriale. Inoltre abbiamo programmato di affrontare il tema del linguaggio di genere etero/omo (in genere, usiamo in maniera scontata il linguaggio etero, dando per scontato che tutti lo siano), poiché ci sarà un interessante convegno in merito.

Pensiamo inoltre di fare una "festa del creato", per dire grazie di questo mondo, della luce, delle stelle, della natura.

Chiudo con una serie di consigli letterari per questa estate:

- "Morire felici? Lasciare la vita senza paura" di H. Kung;

- "Maria, donna ebrea", ed. Queriniana;

- una bellissima lettera al papa e ai padri sinodali firmata da Staino e altri vari intellettuali, sull'invito a far diventare la chiesa una casa di accoglienza.

Antonella Gagnomego

Comunità di base piemontesi

Il collegamento regionale si riunisce martedì 8 settembre alle ore 17,30, presso la sede dell'associazione "Opportunanda" in via San'Anselmo, 21 a Torino, per definire meglio i dettagli dell'incontro regionale di sabato 24 ottobre, che vi comunicheremo sul prossimo notiziario.

 

Francesco Giusti

RECENSIONI (a cura di Franco Barbero)

Paul Abela, Credo ma diversamente

Un teologo laico, particolarmente sensibile all'esigenza di cercare nuovi linguaggi per esprimere la fede cristiana, tenta di rileggere il percorso storico e culturale che sfociò nei concili di Nicea, Calcedonia, Efeso, Costantinopoli.

Raccomando vivamente questo agile volumetto che, con estrema chiarezza, denuncia il grave immobilismo del linguaggio della catechesi e della predicazione cristiana che rende impossibile una efficace comunicazione con le nuove generazioni.

Il volumetto è particolarmente importante perché oggi questa esigenza viene assolutamente non avvertita e trascurata  sia dalla base che dai vertici. Sono argomenti scottanti e si preferisce glissare.

Il libro può essere richiesto allo stesso editore che ha pubblicato il mio "Benedizione delle coppie omosessuali" al seguente indirizzo: L'Harmattan Italia, Via degli artisti, 15 - 10124 Torino.

In libreria per L'Harmattan Italia editrice, pp. 112, € 14

Mary Christine Athans, Alla ricerca di Maria donna ebrea

"La madre di Gesù nella storia, nella teologia e nella spiritualità" è il sottotitolo del libro della religiosa e docente statunitense, esperta di dialogo ebraico-cristiano, di cui suor Elizabeth Johnson ha detto: "Un ottimo studio, dalle molteplici dimensioni". Con approccio innovativo e multidisciplinare, il volume recupera la dimensione storica con cui, negli ultimi anni, si sta sempre più interpretando la figura di Gesù per raccontare sua madre, vista soprattutto come donna e come donna ebrea. Una narrazione che coinvolge testa e cuore del lettore, illuminata da una interpretazione scientifica e allo stesso tempo poetica.

Questa Maria ebrea, totalmente scomparsa, sotterrata da una montagna di dogmi e di devozioni, è tutta da riscoprire. L'Autrice ci conduce lungo un plurisecolare viaggio per scoprire, in base alle liturgie, ai documenti conciliari, ai titoli mariani e alla iconografia come si è sviluppato il culto mariano. Di pari passo con lo sviluppo della cristologia ufficiale, a partire dal IV secolo, Maria subisce una "elevazione" che non lascia più traccia della donna ebrea del I secolo. Nel V secolo dilagò la dichiarazione di Maria come "madre di Dio". Mentre Dio era presentato come lontano e Gesù come giudice severo, Maria diventò il "volto buono e materno" che ci propizia Dio.

Nell'XI secolo Bernardo di Chiaravalle definisce Maria l'acquedotto delle benedizioni di Dio.
Nel secondo millennio devozione e superstizione crescono a dismisura : nasce l'Ave Maria, si diffonde il rosario dopo la vittoria navale dei cristiani a Lepanto nel 1571, si moltiplicano le feste , le litanie, i trattati di devozione.

Questo fiume in piena non sarà fermato né dall'illuminismo né dal protestantesimo.
L'Autrice descrive questi infiniti passaggi e movimenti. Pio IX nè proclamò l'Immacolata concezione nel 1854 e Pio XII addirittura definì il dogma dell'assunzione corporea nel 1950.
Intanto nel diciannovesimo secolo prosperò il delirio delle apparizioni di questa statuina dal manto azzurro, occidentale e nordica, incoronata, ora suadente ora piangente, con messaggi sempre più lugubri ed insignificanti.

Il resto lo conosciamo, compreso il mercato del tempio tuttora dilagante.
Il volume oltre a queste preziose informazioni, nell'ultima parte offre un esempio di lettura romanzata, midrashica e spirituale del vissuto di Maria in chiave poetica che lascia percepire il clima umano e religioso in cui Maria di Nazareth visse.

In libreria per Queriniana editrice, Brescia, 2015, pp. 280, € 23

Marcelo Barros, Il vangelo che libera

L'originalità di queste pagine sta nel fatto che Barros ha intrecciato un dialogo come attorno ad un tavolo con altri uomini e altre donne. Così il commentario si struttura come intreccio di più voci e più esperienze che l'Autore principale connette.
Più che di un vero commentario, si tratta dunque di un "dialogo attorno a Luca". Il che non sempre facilita la lettura, ma apre il testo a interpretazioni diverse e permette delle "divagazioni" assai interessanti sui temi più scottanti delle strutture della chiesa cattolica oggi e, più in generale, sul senso della fede cristiana.

E' ben percepibile in queste pagine l'esperienza del teologo Marcelo Barros, monaco benedettino che in gioventù fu stretto collaboratore di Helder Camara.

Dello stesso Autore  e della stessa editrice raccomando anche il volumetto " Il baule dello scriba", dedicato al Vangelo di Matteo.

In libreria per EMI editrice, Bologna, 2014, pp. 304, € 15

SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

Solo quando

"Solo quando si è in grado di vedere il volto del compagno e di ascoltarne la voce si dischiude la possibilità di riconoscere il Signore che ha parlato e si è rivelato come colui che ha creato chi ci sta vicino e il mondo intero entro cui si vive. Anche Rut incontrò il Dio d'Israele e del mondo a motivo dell'amore da lei provato per la suocera Noemi."

(Piero Stefani, Il nome e la domanda, Morcelliana editrice, pag. 27)

L'unico inferno esistente

Ci sono persone così smaniose di spedire gli altri all'inferno che trasformano Dio in un condannatore inflessibile e implacabile: "Non è pensabile nulla di più sadico dell'inferno cristiano-medievale, dove le persone vengono torturate a tempo indeterminato" (Giovanni Dazi).

E' pur vero che in questi ultimi decenni si è un po' attenuata la catechesi del terrore, ma un certo dosaggio purtroppo persiste.

L'unico inferno esistente ha dei nomi precisi: la guerra, la fame, le violenze, le torture, le morti nei mari... Questo inferno è tutto opera nostra, è tutto quaggiù. In gran parte sono i potenti che lo creano ai più deboli.

Franco Barbero

Un significativo documento di ecoteologia islamica

Cosa dice la dichiarazione islamica sui cambiamenti climatici? Redatta dai rappresentanti del mondo islamico, la Dichiarazione invita i fedeli a seguire il testo sacro per proteggere "il fragile equilibrio del pianeta".
Il simposio,  tenutosi il 17 e 18 agosto 2015 a Istanbul , ha visto impegnati più di  60 rappresentanti del mondo islamico , provenienti da 20 Paesi. L'incontro si è concluso con la redazione della " Dichiarazione islamica sul cambiamento climatico ". Un'importante presa di posizione da parte del mondo islamico, che sprona il 1,6 miliardo di musulmani a prendersi cura del "fragile equilibrio (mīzān) della Terra" e i leader politici a sottoscrivere degli accordi vincolanti durante la prossima Conferenza sul  clima a Parigi,  perché: "Le attività umane stanno facendo una tale pressione sulle naturali funzioni della Terra, che  la capacità degli ecosistemi di sostenere le generazioni future non può più essere dato per scontato".
Ecco alcuni dei passaggi più rappresentativi:
- Gli ecosistemi e le culture umane sono già a rischio a causa del cambiamento climatico;

- Il rischio di eventi estremi causati dal cambiamento climatico come ondate di calore, precipitazioni estreme e le inondazioni delle coste sono già in aumento;
- Questi rischi sono distribuiti equamente, e sono maggiori per le comunità povere e svantaggiate di ogni Paese, a tutti i livelli di sviluppo;
- Gli effetti prevedibili avranno ripercussioni sulla biodiversità terrestre, sui beni e sui servizi prodotti dai nostri ecosistemi e sulla nostra economia globale;
- Gli stessi sistemi fisici della Terra sono a rischio di bruschi e irreversibili cambiamenti.

La dichiarazione afferma che:
- Dio ha creato la Terra in perfetto equilibrio (mīzān);
- La sua immensa misericordia ci ha dato terreni fertili, aria fresca, acqua pulita e tutte le buone cose sulla Terra che rendono la nostra vita qui praticabile e piacevole;
- Le funzioni naturali della Terra nei suoi cicli stagionali e naturali: un clima in cui gli esseri viventi - compreso l'uomo - possono prosperare. L'attuale catastrofe del cambiamento climatico è il risultato della perturbazione umana di questo equilibrio.

Per questo nella dichiarazione si chiede:

- Di stabilizzare le concentrazioni di gas serra ad un livello tale da impedire pericolose interferenze antropogeniche con il sistema climatico;
- Di ridurre le emissioni comunque non oltre la metà di questo secolo;
- Di riconoscere l'obbligo morale di ridurre i consumi cosicché la parte più povera della popolazione possa beneficiare delle risorse non rinnovabili del pianeta;
- Di rimanere entro il limite dei "2 gradi", o meglio di 1,5 gradi, tenendo a mente di lasciare nel suolo i 2/3 dei rimanenti combustibili fossili;
- Di impegnarsi verso l'obiettivo del 100 per cento di rinnovabili e/o una strategia a zero emissioni il prima possibile.

Ricordando don Giovanni Giorgis

Dal 6 agosto scorso Giovanni Giorgis vive in Dio e nel ricordo di chi ha avuto il dono di conoscerlo.
Con commozione e immensa gratitudine desidero ricordarlo agli amici della comunità cristiana di base di via Città di Gap a Pinerolo.
1) Penso che ciascuno di noi, se lo ha conosciuto, ha un grazie particolare da dirgli nella mente e nel cuore. Per me Giovanni Giorgis è un dono reale: un prezioso maestro e amico di tanti incontri coinvolgenti e densi di significato.
2) Convinto che le parole di consolazione non servono, ha lentamente dato un senso alle mie profonde ferite con la sua ascetica ironia.Appassionato studioso della parola biblica, sosteneva che senza una preparazione adeguata, il messaggio biblico può perdere la sua carica liberante e diventare addirittura pericoloso.
3) Instancabile ricercatore e sofferente per le presunte sicurezze che ingombrano la Chiesa, sempre più spesso pensava che il mondo sarebbe migliore se fossimo tutti "senza dogmi" e invitava a non continuare a cercare le verità universali, ma quelle attuali, quelle della quotidianità.

Don Franco Barbero e Cinzia Giuliano

Dongi, mi pesa nel cuore la tua morte. Ti dico grazie per quello che sei stato e per quello che mi hai trasmesso: avrai sempre un posto privilegiato nel mio cuore.

Cinzia Giuliano, agosto 2015

Ciascuno trovi la sua strada

"E' giusto e doveroso che ciascuno trovi la sua strada. Proprio perché le strade sono tante, ce n'è per tutti i gusti e per tutte le capacità. E tutte possono convergere verso lo stesso punto. Se sono veramente "le nostre" non possono che portarci a Dio. L'importante è scegliere con il cuore".

Giovanni Giorgis, biblista

Scuola di Alzheimer per parenti dei malati: "Seguirli, ma a casa"

L'Università Popolare di Torino annuncia tra i suoi corsi una novità rilevante: "Appunti di viaggio sull'Alzheimer per aiutare le famiglie e sensibilizzare la comunità". La malattia sarà studiata a scuola dai parenti e dagli amici delle persone colpite in tutti i suoi aspetti: scientifici, sociali, relazionali, "dalla routine quotidiana al Tso", dalla condizione iniziale di autosufficienza alle ultime fasi di vita.
E' infatti evidente che la risposta assistenziale più "forte" diviene la cura a domicilio, ma in termini qualificati. Uno degli impegni più rilevanti è la scoperta tempestiva del male, perché le cure immediate rallentano il declino e migliorano le condizioni di vita, evitando crisi drammatiche.
Altri problemi quotidiani hanno grande rilievo, come il rapporto molto delicate tra malato e cibo; al riguardo un'iniziativa scientifica e sociale per i parenti è annunciata alla ripresa settembrina dalla struttura di cura dell'Alzheimer dell'Ospedale San Luigi di Orbassano diretta dal dottor Fausto Fantò: un convegno affronterà il tema dell'alimentazione perché la malattia rischia di rendere drammatico il tempo del pranzo e della cena; senza adeguate attenzioni il malato può essere esposto a gravi episodi di soffocamento.
Anche questa "scuola" (proveniente da una struttura che assiste annualmente un migliaio di persona, con trenta posti letto) si pone nell'ottica di un'adeguata formazione dei famigliari, per un'assistenza non "passiva", nella linea di un sostegno domiciliare concreto. All'incontro è annunciata la partecipazione dell'assessore Antonio Saitta, che non ha mai mancato ai precedenti appuntamenti annuali del San Luigi, con medici, ricercatori, assistenti sociali, famigliari e molti altri soggetti.
La linea dell'assessorato alla Sanita è per lo sviluppo dell'assistenza domiciliare, con un collegamento nuovo con la rete locale dei servizi, anche in termini di impegni finanziari; ma dai messaggi convergenti dell'Università Popolare e dell'ospedale di Orbassano giunge anche un appello prioritario al governo e alle forze politiche perché alle fasce più disagiate della popolazione, colpite da gravi patologie, sia assicurata una reale attenzione.
A Orbassano porterà la sua testimonianza anche il cardinale Severino Poletto, "vicino" a papa Francesco: nell'anno della "misericordia" l'attenzione ai più deboli della società è anche una sollecitazione etica e culturale per una diversa scala di valori nelle scelte pubbliche e private. Il nuovo, essenziale ruolo delle famiglie non può essere interpretato come uno "scarico di responsabilità" verso i malati di Alzheimer, ma come l'esigenza di una forma più alta di collaborazione tra servizi pubblici e privati: casi come Avigliana vanno cancellati dalla vita sociale con nuove soluzioni alternative.
Un'ultima annotazione sull'Alzheimer: è confermata per i primi mesi del 2016 l'apertura della Clinica della Memoria promossa dalla Fondazione presieduta da don Mario Foradini; ci saranno cento posti letto per la cura e la ricerca, sotto la direzione dei Fatebenefratelli che hanno in Italia una vasta esperienza; sull'ex Campo volo di Collegno decollerà finalmente una struttura d'avanguardia, frutto della collaborazione pubblico-privato, su un'area donata dall'avvocato Agnelli, costata venti milioni di euro, in parte sottoscrizioni private, in larga misura contributi delle due Fondazioni torinesi Crt e San Paolo.
Per l'opera ci sono voluti quindici anni, tanti, forse troppi; ma oggi le esigenze sono così grandi da rendere la Clinica un autentico "bene comune", voluta fortemente da un parroco coraggioso, da ex sindaci comunisti (di Collegno) impegnati, da imprenditori aperti.

Mario Berardi (da "Repubblica" del 25 agosto)

L'Europa perderà la sua anima

BERLINO. «Juncker ha ragione, l'Europa rischia di perdere la sua anima. Un'Europa nella quale paura e diffidenze della vecchia cultura degli Stati nazionali vinca sulla cultura moderna della globalizzazione solidale è votata alla sconfitta. E al populismo, pericolo mortale». Così ci dice Agnès Heller, massima intellettuale marxista vivente.
- Professoressa Heller, che pensa dell'articolo di Juncker?
«Tocca il problema di fondo. L'Europa è prigioniera della sua Weltanschauung di Stati nazionali. L'America ha capito che integrare differenti culture è difficile ma vantaggioso, e ha una crescita doppia di quella Ue».
- Però l'Europa è affollata di migranti, la gente ha paura, come reagire?
«Il problema esiste, ma come Juncker mi sembra dire la peggiore reazione è quella europea: odio, ostilità vittoriosi sui valori europei di solidarietà e accoglienza. L'Ungheria di Orbàn è il caso limite ma contagioso: propaganda d'odio e d'idea di esclusione degli altri. L'America con tutti i suoi difetti è l'Arca di Noè che accoglie e integra migranti a suo vantaggio, l'Europa non sa essere Arca di Noè e si danneggia da sola. Guai a ignorare il monito di Juncker».
- Juncker condanna l'Europa dei nuovi Muri, che ne dice?
«Nell'Europa dei nuovi Muri rivive l'Europa degli Stati nazionali che si combatterono nella prima guerra mondiale, uscendone chi vincitore chi sconfitto. Purtroppo questa Ue che trema per i migranti senza saper trovare soluzioni comuni a un'emergenza reale è un'Europa di Stati nazionali, non di cittadini. Stati nazionali egoisticamente incapaci di accettare nuovi cittadini di altre culture, al contrario dell'America. La fine dell'Europa degli Imperi - austroungarico e germanico, britannico e russo - ci portò più sovranità nazionali ma anche meno multiculturalità e una nuova incapacità di pensare a come essere nazioni moderne, comunità di valori capaci di accogliere a loro vantaggio chi vuole integrarsi».
- Ma come rispondere alla paura della gente comune per la "criminalità importata" e le maree umane?
«Guardi, la maggioranza dei profughi viene da Siria, Afghanistan o altri paesi in guerra. Fuggono da bombardamenti, massacri, terrore e morte, e spesso sono qualificati. E non erano criminali a casa. Se li integri, se tendi loro la mano, possono ricambiare. Fiorello La Guardia figlio di poveri migranti da sindaco fece decollare New York come metropoli globale. Ma se li respingi con la cultura dei Muri, diventano ostili, cominciano a odiarti, e arriva il peggio, da ogni parte».
- Eppure la marea dei migranti rafforza i populisti: minaccia alla democrazia?
«Sono un filosofo, non mi chieda rimedi. Ma presto o tardi l'Europa perderà la sua identità di somma di Stati nazionali, che lo voglia o no. Internet, la cultura globale, informano tutti: sulle retribuzioni e i diritti umani in Germania o altrove nella Ue ben diversi per i qualificati in fuga da paesi derelitti in guerra. Continueranno ad arrivare. L'America lo ha capito, integra meglio e cresce di più, in economia scienza cultura ed eccellenze».
- Insisto, tanti emigranti producono tanti populisti, e allora?
«È il pericolo più grave: che la cultura dell'odio e dell'esclusione conquisti l'Europa. Rischio tragico: per secoli l'Europa fu un continente di stranieri, gente che tra guerre, Stati finiti e nuovi Stati o Imperi, cambiava cittadinanza o nazionalità o cultura di riferimento. Quell'Europa delle tragedie fu anche l'Europa della cultura europea più vitale, dall'Illuminismo alle belle arti a ogni campo. Oggi l'avversione allo straniero non ci difenderà dagli arrivi in massa, ma ci impoverirà nell'animo. Certo, occorre porre loro condizioni severe d'integrazione, ma i Muri creano solo nuovi nemici, ostilità a casa nostra. Chi è accolto come nemico diventa nemico, nel nostro territorio. Chi è integrato diventa patriota come i nuovi americani».
- Balcani ventre molle della marea umana, dice Juncker. Vero o falso?
«Vero, ma anche l'America ha il suo ventre molle al confine messicano. Però integra e dà cittadinanza, e insisto cresce il doppio della Ue. In Europa, non solo nella mia Ungheria, troppi parlano contro "chi ha un altro colore della pelle". I migranti sono una sfida, ma come dice Juncker la risposta deve essere europea, non nazionale. Purtroppo ci manca persino una Costituzione europea, servirebbe anche nell'emergenza migranti».

Andrea Tarquini (da "Repubblica" del 25 agosto)

DALLA NOSTRA COMUNITA'

Dalla morte alla vita in Dio

Sorella morte in questi mesi d'estate ha visitato parecchie nostre famiglie, amici e conoscenti. Bruno, Canzio, Felice, Aurora, Sergio, alcune mamme. La comunità esprime affettuosa vicinanza a Costanza e Luciana e ai loro familiari. Il 2 settembre è morta Silvana che lascia Stefania dopo appena tre anni di matrimonio. Sta morendo don Luciano un prete molto legato alle nostre esperienze. Così abbiamo ricordato Giovanni Giorgis. Per chi si fida del messaggio di Gesù, il viaggio della vita finisce in quel porto accogliente che è Dio.

Il nostro notiziario

Diversi lettori ricevono ormai via e-mail questo notiziario. Abbiamo così ridotto il numero di copie cartacee stampate. I precedenti numeri sono esauriti. Chi desidera riceverlo via mail ci risparmia una spesa piuttosto consistente. Contattare Francesco (giupaz@tin.it; 320-0842573)

Questa comunità

  • Nel cuore e negli occhi abbiamo le immagini di una umanità disperata e di tanti piccoli tentativi di vera accoglienza.
  • Abbiamo cercato anche noi, con le nostre piccole disponibilità e capacità, di diventare più accoglienti. Ogni settimana la comunità ha dato la possibilità a chi lo desiderava di un incontro o il sabato o il lunedì. Sono stati decisamente costruttivi anche alcuni incontri con gruppi parrocchiali e con gli sposi e le spose che nel 2016 celebreranno il loro matrimonio tra credenti.
  • Ora la comunità riprende il suo cammino biblico con la lettura del vangelo di Luca in due gruppi settimanali.
  • Chi prende parte alla vita comunitaria o frequenta la sede per momenti di aiuto, se lo crede opportuno e se ne ha la disponibilità, può lasciare un libero contributo per le spese dell'alloggio.

 

CONTATTI

In attesa del nuovo sito: le notizie riguardanti la comunità possono essere trovate nel blog http://donfrancobarbero.blogspot.it/