venerdì 22 luglio 2016

Una serata sul Talmud Babilonese

Mi sono letto con passione tutto il "Trattato Rash hashanà" e il volume di Boringhieri sulla "Storia del Talmud" per poter vivere, con i partecipanti alla serata teologica, un momento intenso e documentato come quello di giovedì 21 luglio.
E' stato impegnativo ripercorrere le questioni essenziali sulla Torà Scritta e Torà Orale, poi la struttura della Mishnà e la Toseftà.
Conclusa la redazione della Mishnà, l'attività di studio non si fermò e così, durante un lavoro di secoli, nasce il Talmud (= studio-insegnamento).
Anche familiarizzare con il vocabolario Ghemarà Aggadà, il Talmud Babilonese e quello di Gerusalemme, con i maestri tannaim, amoraim, savoraim, rabbi e rav non è del tutto semplice.
Ma ci siamo affascinati a leggere dalla bellissima edizione dell'Editore Giuntina almeno alcune pagine.
Cercare Dio attraverso il Talmud è cercare in un "libro del mistero" nel senso che il mistero di Dio è così profondo che "ad esso ci si può solo connettere, ma non si può mai arrivare a comprenderlo appieno".
I maestri discutono, sollevano domande incessanti. A volte il Talmud sembra lontano ma in esso trovi la vita e lo spirito profondo dell'ebraismo credente: "ogni studio sull'ebraismo non può prescindere dal Talmud" (pag. 33).
La nostra lettura biblica è arricchita e rinfrescata da una buona conoscenza talmudica.
L'ultima parte dell'incontro è stata dedicata a coloro che hanno salvato, nascosto, difeso e preservato il Talmud dai roghi delle chiese cristiane e loro alleati.
La storia della tentata distruzione del Talmud sembra incredibile al lettore alla lettrice moderna.
Dunque queste piccole note possono costituire un caldo invito alla lettura nella convinzione che la vita e la fede sono un incessante cercare...
Franco Barbero