II turismo è il fattore fondamentale per la crescita: «Siamo un Paese di camerieri» ripetono gli spagnoli con qualche ragione. È stata l'estate dei record per il turismo, il governo prevede di chiudere l'anno con una cifra impressionante: 74 milioni di arrivi, 8,8% in più rispetto all'ottimo 2015. Le ricadute sul lavoro sono positive: nel terzo trimestre, 5,5 milioni di occupati (il 66% sono camerieri). La geopolitica è stata complice del record: molto mete classiche del turismo estivo (e non solo) precluso da guerre e terrorismo: la Turchia, il medio oriente, il nord Africa e, in parte la Francia. Davanti all'emergenza (altrui) la Spagna si è fatta trovare pronta. II sistema funziona al punto che anche fuori stagione molte località di mare fanno registrare numeri importanti (il programma pubblico Imserso fa viaggiare milioni di pensionati).
(La Stampa 15 novembre)
(La Stampa 15 novembre)
