venerdì 18 novembre 2016

Insomma, dopo avere snocciolato l'intero rosario dell'inadeguatezza, della colpevole inettitudine e dei "signora mia come siamo ridotti, noi di sinistra", mi sento in diritto di aggiungere che considero Trump una persona dalla biografia ripugnante, dai modi ripugnanti e dalle idee ripugnanti; la sua vittoria sintomo solo in parte di nuovi disagi, e in parte molto cospicua della revanche anti-Obama del peggior vecchiume reazionario di una tragica, deprimente America bigotta, ignorante e maniaca delle armi; e che l'esultanza simultanea, in tutto il mondo, dei fascisti di ogni ordine e grado, dice, dell'accaduto, se non tutto, moltissimo.

(da L'AMACA di Michele Serra, la Repubblica 11 novembre)