domenica 20 novembre 2016

Preghiera per un giorno qualunque

O Signore,
guardo ancora a Te.
Ti parla
la mia debole vita, questo "soffio"
che Tu mi hai dato.
Basta una cellula
impazzita
a gettarmi gambe all'aria,
ma, finché vivo,
sono chiamato
e sospinto
dal Tuo "vento"
a gettarmi nella mischia,
a costruire fraternità,
a resistere agli idoli,
a bestemmiare il potere
che si fa adorare,
che s'infiltra nei cuori
per sedurli e incantarli
con il fascino del nulla,
travestito da macchina
della felicità.
Grazie, o Signore,
della forza
che regali
a donne e uomini fragili come me.
Tu... vicinissimo
nell'infinita lontananza
e presentissimo
nella apparente assenza!
Grazie per l'acqua viva
della Tua parola.
Sempre di più mi affido a Te;
Tu mi spingi verso la libertà,
quella vera,
fatta di condivisione.
Che io non sia ingordo
neppure di felicità,
ma accetti di condividerla,
come si fa per il pane.
Che fortuna, o Signore,
essere dei peccatori:
Tu ci prediligi.
Come possiamo noi
dimenticarTi?

Franco Barbero, 2002