martedì 6 dicembre 2016

NELLA MISCHIA

Una delle ambiguità ricorrenti nell'esperienza di molti cristiani consiste nel credere che la fede ci collochi in una sfera spirituale esente dai rischi della mischia.
La fede cristiana, a mio avviso, è una sollecitazione ad entrare pienamente dentro l'umano, il politico, il culturale, accettandone la fatica, il rischio, i limiti delle proprie scelte, totalmente umane.
Un cristiano non pensi, davanti ad un referendum come quello appena concluso, di trovare l'indicazione nella sua fede.
Quando nella vicenda del Sindaco Marino, denunciai la perfida congiura di Renzi, del vaticano e del PD romano, non ricavai le motivazioni dal Vangelo, ma da una mia personale valutazione.
Quando definii una idiozia il progetto del ponte di Messina, non ricavai questa mia opinione dalla Bibbia, ma da una mia visione culturale, ecologica e politica.
Quando vado a votare alle politiche, scelgo la parte che, a mio giudizio, è la più utile per il bene comune. 
Potrei fare mille esempi. Dal Vangelo mi viene la sollecitazione a stare sempre dalla parte dei più deboli. Come tradurre questa direzione di marcia concretamente, in contesti diversi, è una decisione personale, opinabile, necessariamente esposta ai rischi dell'errore. Ma la libertà sovrana dell'umano è un dono prezioso della mia fede.
Franco Barbero