venerdì 20 gennaio 2017

Gira un porno in casa, il giudice le toglie i figli

BRESCIA. È finita male l'avventura di una debuttante attrice porno in provincia di Brescia. Il tribunale dei minori ha infatti deciso di togliere i figli a una quarantaseienne che aveva preso parte a un porno amatoriale, prima girato in casa sua e poi pubblicato in rete.
Il provvedimento del tribunale bresciano è scattato tre giorni prima di Natale: «L'uso della casa coniugale per girare filmati pornografici rappresenta un pregiudizio gravissimo alla dignità morale dei ragazzi». La donna si è difesa così: «Ho sbagliato, ma l'ho fatto perché avevo bisogno di soldi. Dovevo pagare una bolletta da 300 euro e una cartella esattoriale di Equitalia da oltre 400, e ho ceduto alla proposta. Mi era stato detto: ti diamo 300 euro se metti a disposizione la casa, 600 se partecipi».
La donna ha raccontato di aver avuto in tutto sei incontri per realizzare il film del centro di produzione Centoxcento, grazie ai quali ha guadagnato 1.800 euro. Mesi dopo, il film è finito in rete ed è diventato un caso per l'immagine di apertura, in cui si vede la protagonista - che nella finzione cinematografica è un'insegnante a luci rosse - mentre esce dall'asilo comunale di Ospitaletto.
Nella vicenda si sono poi inseriti i problemi coniugali. È stato infatti l'ex marito, che aveva lasciato la casa dopo la separazione, nell'aprile 2015, a denunciare la storia al tribunale. Agli atti sono finiti anche gli sms tra marito e moglie, con le richieste di denaro della donna e una serie di certificati medici per i suoi ricoveri in Pronto soccorso: «Mi ha picchiata più volte».

(la Repubblica 29 dicembre 2016)