giovedì 23 febbraio 2017

L'amaca di Michele Serra
 

A sinistra ci si scanna da sempre, e non solo in senso metaforico (vedi il povero Trockij). È probabile che le rivalità personali siano da sempre uno dei moventi; però, almeno per darsi un contegno, si è sempre fatto in modo che il casus belli fosse riferito alla situazione sociale e politica. Rivoluzionari contro riformisti, interventisti contro pacifisti, filocinesi contro filorussi e addirittura, per non farsi mancare niente, filocinesi "linea rossa" contro filocinesi "linea nera" (accadde tra i marxisti-leninisti italiani degli anni Settanta e se ne occuparono gli psichiatri).
In questi giorni, da una lettura distratta (attenta sarebbe impossibile) delle cronache sul Pd, si è inteso che potrebbe verificarsi una scissione motivata da una disputa sull'agenda dei lavori. Sarebbe, nella pur lunga e pittoresca storia della sinistra planetaria, il primo caso di cronoscissione. Forse avvertiti da un amico o da un parente, forse redenti da un lampo di lucidità, pare che gli stessi protagonisti della vicenda si stiano rendendo conto che la faccenda, così come è organizzata, non regge. Le vie d'uscita sono due: o fingere di avere, per odiarsi, gravissime divergenze sul futuro dell'umanità, oppure rassegnarsi a convivere. Magari con l'aiuto di un calendar manager. Rigorosamente esterno al partito.

(la Repubblica, 17 febbraio)