lunedì 27 febbraio 2017

REGOLE DI VITA FRANCESCANA

Apro la finestra della mia stanza da letto e vedo, a nemmeno dieci chilometri di distanza, la cittadina di Celano che ha dato i natali al Beato Tommaso da Celano, il maggiore biografo di san Francesco. Esattamente settecentosettanta anni fa (era il 1246) scrisse la Vita seconda di San Francesco d'Assisi.
Ebbene, in un passo del capitolo 37 si narra di Fra Pietro Cattani, vicario di Francesco, che un giorno va da lui, facendogli osservare che «le elemosine non erano così abbondanti da bastare alle necessità dei poveri». La risposta di Francesco fu lapidaria: «Spoglia l'affare della Vergine e vendine i vari arredi, se non potrai soddisfare diversamente le esigenze di chi ha bisogno. Credimi, le sarà più caro che sia osservato il Vangelo del Figlio suo e nudo il suo affare piuttosto che vedere l'affare ornato e disprezzato il Figlio».
Ogni commento è inutile ed ogni riferimento a cripte dorale (cfr. Padre Pio) sporcherebbe la memoria del poverello.
Aldo ANTONELLI