giovedì 23 febbraio 2017

“Stalla e macelleria. Sono un uomo felice”

A 18 anni si è fatto comprare tre vacche al posto della moto e da lì è iniziata la sua vita da imprenditore. Matteo Niro, 26 anni, non è figlio di agricoltori, «mio padre fa il carrozziere e mia madre la casalinga» dice, ma la passione ce l'ha fin da bambino. Ora ha un'ottantina di capi, una macelleria dove vende i suoi prodotti e sta cercando di costruirsi le sue stalle con i fondi europei e il sostegno della Cia, la Confederazione degli agricoltori di Torino: «Prima ho lavorato per altri, ma appena son riuscito mi sono messo in proprio. Ho comprato un po' di bestie da un collega che andava in pensione e ho affittato alcune stalle».
Per farlo ha dovuto chiedere prestiti e senza il sostegno dei genitori sarebbe stato difficile: «I problemi più grandi sono legati alla burocrazia che è impressionante - spiega Niro - Poi riuscire ad avviare 1'azienda perché noi che siamo partiti da zero, non avevamo niente». Anche la sua ragazza, Michela, ha fatto un percorso simile e anche lei vende i prodotti nella macelleria dove hanno preso una lavorante: «Riesco a pagare uno stipendio alla mia dipendente e avere di che vivere per me - aggiunge - Ho dovuto far debiti per quasi 300mila euro e ogni soldo in più lo investo nel lavoro, ma sono felice».

(la Repubblica 14 febbraio)