mercoledì 29 marzo 2017

I dipendenti comunali in agitazione contro la sindaca

Il taglio di 200 mila euro ipotizzato sul dopolavoro che mette a rischio le colonie estive per i bambini. La ventilata abolizione della previdenza e assistenza ai vigili. L'organico che si restringe. La riforma della macchina comunale che latita. E, soprattutto, la mancanza di confronto e ascolto. I dipendenti del Comune protestano contro la sindaca Appendino e indicono lo stato di agitazione.
L'ordine del giorno dell'assemblea convocata ieri al Pala Ruffini da Cgil, Cisl e ,Uil - con un migliaio dei 10 mila lavoratori comunali - dà mandato ai sindacati di avviare le prime azioni di protesta contro l'amministrazione comunale. Misure per ora soft, come il blocco degli straordinari, in verità molto limitati per esigenze di bilancio negli ultimi anni, ma che potrebbero generare disguidi in alcuni settori dove hanno ancora un'incidenza, come i vigili.
È la prima mossa da parte dei sindacati, allarmati per le ipotesi di taglio al comparto dipendenti previste nel bilancio 2017 che la giunta Cinquestelle dovrebbe varare venerdì. Ipotesi non confermate dall'assessore Rolando in Sala Rossa: «Non c'è nessuna decisione, la manovra non è ancora chiusa».
Si apre ora una fase di trattativa, con la convocazione del tavolo in Prefettura. Ma è proprio questa, almeno secondo le organizzazioni sindacali, una delle principali difficoltà del momento: la mancanza di confronto con l'amministrazione. Cgil, Cisl e Uil lamentano di aver chiesto un incontro ormai mesi fa, mai convocato. [A. ROS.]

(La Stampa 22 marzo)