L'amaca di Michele Serra
LA LINEA di difesa di Grillo («non è responsabile del suo blog») è in linea con i tempi. Li riassume bene, come è giusto che sia per un leader così di tendenza. Grillo «non è responsabile» perché nessuno degli oneri del vecchio mondo politico-mediatico è riproponibile: la rete, così come la modellano i suoi più disinvolti e forse più autentici interpreti, produce profitti ma non ha editori, convoglia miliardi di parole e opere ma misconosce il diritto d'autore, pullula di pubblicità occulta ma senza il filtro di alcuna authority, solleva tremende tempeste verbali ma ricusa i vincoli legali ed etici fin qui noti (la calunnia, il falso, la violazione della privacy).
Onori senza oneri; libertà senza responsabilità: una vera pacchia per i più forti. Attribuire un'accusa di corruzione, scritta da una singola mano ma diluita in una specie di voce collettiva, alla «libera circolazione di notizie», è un artificio politico molto classico e molto "partitico": non prendetevela con me, è l'Idea che parla. Peccato che lo status di "cittadino", così fondante nella vicenda grillina, ne esca a pezzi: il cittadino ha un nome e un cognome, è il solo autentico depositario dei diritti e dei doveri. Senza deleghe. Mettendoci la faccia. Magari se ci mettesse anche la firma, come facciamo da sempre noi pennivendoli della casta...
(la Repubblica, 16 marzo)
LA LINEA di difesa di Grillo («non è responsabile del suo blog») è in linea con i tempi. Li riassume bene, come è giusto che sia per un leader così di tendenza. Grillo «non è responsabile» perché nessuno degli oneri del vecchio mondo politico-mediatico è riproponibile: la rete, così come la modellano i suoi più disinvolti e forse più autentici interpreti, produce profitti ma non ha editori, convoglia miliardi di parole e opere ma misconosce il diritto d'autore, pullula di pubblicità occulta ma senza il filtro di alcuna authority, solleva tremende tempeste verbali ma ricusa i vincoli legali ed etici fin qui noti (la calunnia, il falso, la violazione della privacy).
Onori senza oneri; libertà senza responsabilità: una vera pacchia per i più forti. Attribuire un'accusa di corruzione, scritta da una singola mano ma diluita in una specie di voce collettiva, alla «libera circolazione di notizie», è un artificio politico molto classico e molto "partitico": non prendetevela con me, è l'Idea che parla. Peccato che lo status di "cittadino", così fondante nella vicenda grillina, ne esca a pezzi: il cittadino ha un nome e un cognome, è il solo autentico depositario dei diritti e dei doveri. Senza deleghe. Mettendoci la faccia. Magari se ci mettesse anche la firma, come facciamo da sempre noi pennivendoli della casta...
(la Repubblica, 16 marzo)