lunedì 6 marzo 2017

La bruttificazione di Dio

E' innegabile che per molte persone il Dio moralista, dolorista, sessista e amico dei potenti che è stato ampiamente predicato è diventato odioso o, almeno, irrilevante. Si pensi quali disastri rappresentano per il cammino di fede le recenti posizioni sessuofobiche delle gerarchie cattoliche (contro omosessualità, seconde nozze, convivenza…) che vengono gabbate come volontà di Dio mentre sono in larga misura il prodotto di consolidate ideologie e di comode abitudini. E' chiaro che simili "bruttificazioni" del volto di Dio rappresentano uno scandalo insuperabile per chi non sa distinguere e separare accuratamente la fede cristiana dalle posizioni delle autorità ecclesiastiche.

"Dio Padre e Gesù Figlio hanno purtroppo assunto nel corso dei secoli tratti maschili….Qui le leggi dell'analogia sono state travalicate….Sarebbe stato meglio se gli stessi uomini avessero smascherato tale eresia, senza attendere le teologhe femministe e le donne consapevoli di sé del XX secolo. E' inconcepibile che dei cristiani che professano "Siamo stirpe di Dio" abbiano condotto delle dispute ecclesiali e religiose in merito alle loro caratteristiche di genere, in aperto contrasto con il messaggio e il modo di presentarsi di Gesù e dei suoi intimi discepoli e testimoni" (A. Houtepen, Dio una domanda aperta, Queriniana, pag. 221). Per questo lo scandalo diventa intollerabile quando i più recenti documenti ecclesiali, senza alcun fondamento biblico e senza alcun rapporto con le nuove acquisizioni culturali ed ermeneutiche, ribadiscono un patriarcalismo rozzo, violento, da caserma.

Franco Barbero 2011