Fai vivere e fiorire il perdono dentro la lotta politica e dentro
le «rivoluzioni» perchè non avvenga che esse, senza perdono,
diventino pure e semplici sostituzioni di potere oppure
«involuzioni» o vendette. Fà, o Padre, che del perdono non
facciamo una ideologia di pace sociale che, coprendo le
ingiustizie, si traduca ancora una volta in un tradimento
dei più deboli, dei poveri, degli ultimi.
Perdonaci, o Padre, il peccato delle nostre teologie, le loro
presunzioni di imprigionarTi, i loro desideri di onnipotenza,
le loro ossessioni, eppure tienici attivi e vigilanti dentro la
fatica del far teologia.
E non avvenga che noi roviniamo la realtà del Tuo perdono
o che lo confiniamo nello spazio dei sentimenti melensi.
Non può il Tuo perdono diventare una consumazione
individualistica, una fruizione privata che teniamo solo per
noi. Non può essere una grazia a nessun prezzo, ma deve
diventare una sorgente, un invito a vita nuova. Fà, o Padre,
che il Tuo perdono ci renda disponibili a scelte nuove; sia
per noi come una caduta delle nostre catene, uno slancio
verso l'impegno fraterno e verso la libertà alla quale Tu ci
chiami, e che noi dobbiamo investire nel mondo.
Franco Barbero