Mosaico dei giorni - La follia delle armi nucleari - 29 marzo 2017 - Tonio Dell'Olio
In questi giorni a New York è in corso la “Conferenza delle
Nazioni Unite finalizzata a negoziare uno strumento legalmente
vincolante per proibire le armi nucleari, che conduca verso la
loro totale eliminazione”. Roba da prima pagina a caratteri
cubitali nell’agenda dell’umanità. Tra le poche voci che si
sono levate in questi giorni (in Italia l’appello di Caritas e
Pax Christi) c’è ancora una volta la puntuale e ferma presa di
posizione di Papa Francesco che ha indirizzato un messaggio ai
partecipanti alla Conferenza. “Un’etica e un diritto basati
sulla minaccia della distruzione reciproca – e potenzialmente
di tutta l’umanità – sono contraddittori con lo spirito stesso
delle Nazioni Unite” – scrive il Papa. E ancora: “Se si
prendono in considerazione le principali minacce alla pace e
alla sicurezza con le loro molteplici dimensioni in questo
mondo multipolare del XXI secolo, come, ad esempio, il
terrorismo, i conflitti asimmetrici, la sicurezza informatica,
le problematiche ambientali, la povertà, non pochi dubbi
emergono circa l’inadeguatezza della deterrenza nucleare a
rispondere efficacemente a tali sfide”. E in effetti, prima
ancora che una scelta fondata su un’etica condivisa,
l’eliminazione delle armi nucleari, peraltro presenti anche in
Italia nelle basi USA di Ghedi e di Aviano, sarebbe dettata
dal buon senso. “Simile motivo di preoccupazione emerge di
fronte allo spreco di risorse per il nucleare a scopo
militare, che potrebbero invece essere utilizzate per priorità
più significative, quali la promozione della pace e dello
sviluppo umano integrale, così come la lotta alla povertà e
l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.