Vorrei
soffermarmi brevemente sui versetti dall’1 all’8 dove si
conclude il Vangelo di Marco.
Sono molto
affezionata a questo brano del capitolo 16 .
Mi sembra di
vedere queste donne, queste tre amiche che partono insieme con
tutto l’occorrente per andare ad imbalsamare Gesù. Hanno dovuto
attendere che passasse tutto il sabato, chissà con che angoscia…
Di buon
mattino partono, cioè appena era loro consentito, viene ribadito di
buon mattino e al levar del sole..
Partono
senza timori, ma ancor prima di arrivare devono affrontare un
problema : “Chi ci rotolerà la pietra del sepolcro?”
Per queste
donne, che dovevano fare i conti con la loro forza fisica, questo
poteva essere molto grave, perché metteva a repentaglio la
realizzazione del compito che si erano prefissate.
Ma il masso
era già stato rotolato e trovano l’angelo che le rassicura e le
invia a dare l’annuncio agli altri discepoli. Le donne non lo
fecero, perché avevano paura.
In questi
pochi versetti la parola paura (timore) viene usate ben quattro
volte questo probabilmente sta ad indicare che le discepole e i
discepoli dopo la morte di Gesù hanno trascorso del tempo pieni di
paura, di timore, di angoscia. Infatti ci fu un grosso travaglio
prima di capire che Gesù non li aveva abbandonati, ma che viveva
presso Dio e che il suo messaggio bisognava continuare a diffonderlo.
Chissà che
ruolo avranno avuto le donne?!!! A me piace pensare che siano state
loro con il loro entusiasmo a convincere i discepoli a continuare a
ritrovarsi, a continuare a spezzare il pane e a provare a mettere in
pratica ciò che Gesù aveva loro insegnato.
Anche la
parola sepolcro compare 4 volte:
tutto sembra chiudersi , la morte sembra avere il sopravvento sulla
vita, ma al fondo del brano c’è la frase “fuggirono dal
sepolcro”. Bisogna scappare dalla morte che ci seppellisce.
Bisogna scegliere la Vita e fuggire dai sepolcri . Gesù per uscire
dal sepolcro ha avuto bisogno dell’intervento di Dio che è il Dio
della Vita al quale noi impariamo ad affidarci e a fidarci per non
rimanere nella morte.
Questi pochi
versetti mi hanno fatto riflettere su alcune cose legate alla mia
vita:
*Quanto sono
fortunata: ho anch’io delle amiche con cui riesco a fare delle
esperienze per me molto importanti e anch’io come queste donne ho
avuto la fortuna di riuscire ad affrontare, grazie al loro aiuto,
delle situazioni difficili. Sperimento quotidianamente la sororità e
per questo benedico Dio!
*Quante
volte mi sono preoccupata di questioni che credevo fossero
insormontabili, come il masso, sprecando tante energie per capire
come risolverle.. per poi accorgermi che erano molto banali o che
erano facilmente risolvibili.
La morte ,
la vita, la paura la gioia …. Tutto viviamo al cospetto di Dio che
ci abbraccia!
M.Grazia
Bondesan
Eucarestia del 19 marzo (Cdb di Pinerolo Via città di
Gap13)