domenica 5 marzo 2017

UN GIORNO DA CANI: MISSIONE ESCREMENTI

BARI. In borsa il bollettario per le multe e in mano lo smartphone con tanto di fotocamera. Oltre a un kit con 15 sacchetti da consegnare a chi becca la sanzione. Una lezione e una sorta di parziale risarcimento. Così alle sei del mattino a Bari comincia la caccia agli incivili che portano a spasso il cane senza raccogliere gli escrementi. A fare le ronde quartiere per quartiere sono gli agenti della polizia municipale appartenenti alla speciale task force contro le deiezioni canine.
I vigili, rigorosamente in borghese per non farsi riconoscere, girano a piedi. Non appena i padroni più mattinieri escono dal portone di casa con i loro barboncini, pastori tedeschi e pit bull scatta il pedinamento, a distanza, per non dare nell'occhio. E, in effetti, i due agenti tutto sembrano fuorché appartenenti a forze di polizia: sciarpa al collo, piumino contro il freddo, jeans e scarpe da ginnastica. L'ordine di servizio è quello di seguire i cani al guinzaglio fino al momento dei bisogni e di immortalarli con il cellulare (foto e video). Basta un clic e la multa è servita. In caso di mancata raccolta delle deiezioni, infatti, la sanzione ammonta a 300 euro.
«La strategia per andare sul sicuro è seguire soprattutto chi non ha con sé bustina e paletta» spiegano gli agenti della task force. «Anche se non è affatto detto che chi possiede il kit pulisca». A quel punto i vigili si avvicinano al padrone, mostrano il tesserino di riconoscimento e redigono il verbale. Il controllo si estende anche al possesso dei documenti di iscrizione all'anagrafe canina. Il turno cominciato all'alba finisce a mezzogiorno. Si ricomincia, con un'altra pattuglia, subito dopo l'orario di pranzo e poi proseguire in serata per l'ultima passeggiata di Fido.
L'idea di costituire un gruppo incaricato di trovare e sanzionare i padroni maleducati è stata del comandante della polizia municipale, Nicola Marzulli: «Riceviamo ogni giorno segnalazioni di cittadini stanchi di trovare le strade e i marciapiedi sporchi» spiega il comandante. «È arrivato il momento di stangare chi non rispetta le regole: li scoveremo uno a uno». E, per farlo, Marzulli ha chiesto ai suoi agenti di utilizzare anche i telefoni cellulari perché scatti e filmati costituiscano un elemento probatorio in caso di contestazione.
Del resto la città di Bari non è nuova a questo tipo di iniziative. Già a Capodanno il sindaco aveva autorizzato vigili e cittadini a effettuare riprese per immortalare chiunque esplodesse botti proibiti per poterlo sanzionare.
Francesca Russi

(Il Venerdì 17 febbraio)