martedì 18 aprile 2017

Il mio nemico è l'indifferenza

Certo, ci sono tanti altri segnali positivi che mi incoraggiano: nella comunità  parrocchiale, nel Centro Balducci in tante persone vicine; in altre comunità, gruppi, movimenti e associazioni nel nostro territorio, a livello nazionale e in alcuni paesi del pianeta, dove vivono persone e comunità con cui si sono stabiliti rapporti significativi.
Per questo ho resistito e perseverato. In quest'ultimo periodo della vita, così complesso, mi sento sempre più una piccola formica che procede con convinzione e perseveranza svolgendo il suo lavoro, nel formicaio dei mondo e in quello della Chiesa.
In vecchiaia - si sa - arriva il momento in cui si vogliono "fare i conti". Ma chi è il ragioniere dei conti della vita? Con quali criteri opera, a quali ordinamenti fa riferimento? "Fare i Conti" è un'espressione del potere, del dominio, della sottomissione, di chi crede di fare i conti agli altri.
Io mi fido dei conti che fa Dio e mi ricordo con commozione di quell'espressione di don Lorenzo Milani nel suo testamento: "Caro Michele, caro Francuccio, cari ragazzi, non è vero che io non ho debiti verso di voi. L'ho scritto per dar forza al discorso. Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che Lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto. Un altro abbraccio, vostro Lorenzo".

Pierluigi Di Piazza, Il mio nemico è l'indifferenza. Essere cristiani nel tempo del grande esodo, Edizioni Laterza, Bari 2016, pp. 96, euro 12,00