venerdì 21 aprile 2017

L'UTTAR PRADESH GUIDATO DA UN MISOGINO

LO STATO DOVE la mia famiglia affonda le sue radici da centinaia di anni, l'Uttar Pradesh, recentemente è andato al voto. É lo Stato più popoloso dell'India e quello che manda il maggior numero di deputati al Parlamento. La capitale, Lucknow, è famosa per i giardini e le buone maniere. É stata una delle culture più opulente ed eleganti, prodotto di secoli di promiscuità fra tradizioni diverse. Questo Stato ora ha un nuovo capo del governo, Yogi Adityanath: un tizio che si autodefinisce uno yogi, indossa tuniche zafferano ed è stato accusato di tentato omicidio, incitamento all'odio e altri reati. Fra le altre cose, avrebbe dichiarato che le donne che esibiscono caratteristiche mascoline si trasformano in demoni. É famoso anche per aver tacitamente approvato quando un suo sostenitore ha detto pubblicamente che bisognava scoperchiare le tombe delle donne musulmane e stuprarne le salme. É favorevole a riti di "purificazione" per riconvertire i cristiani all'induismo, e ha dichiarato che chi non vuole praticare yoga dovrebbe lasciare il Paese.
In India i cittadini non eleggono direttamente il premier federale né i presidenti dei singoli stati. Il partito che vince le elezioni decide chi innalzare alla più alta carica. Molti ancora non riescono a credere che il premier, e il partito nazionale al potere, abbiano scelto questo signore per guidare l`Uttar Pradesh.
D'altra parte, non si può negare che molte persone concordano con il summenzionato individuo: sono 25 anni che viene eletto, e la sua popolarità non fa che crescere.
La cosa curiosa è che ci sono centinaia di milioni di donne che sostengono uomini del genere, li aiutano a raggiungere posizioni di potere dove possono fare leggi che rendono la vita un inferno per noi tutti. Ci sono migliaia di casi di giovani coppie punite per essersi innamorare, donne che vengono uccise per aver sposato qualcuno di un'altra casta o di un'altra religione, gruppi simil-mafiosi che rapiscono ragazze che si sposano al di fuori della loro comunità, le confinano e alla fine le costringono a sposare qualcun altro. Di fatto è uno stupro organizzato con la benedizione della famiglia della ragazza.
Gli uomini che dirigono questi gruppi non vengono arrestati affatto o sono rilasciati subito su cauzione. Sono noti i loro stretti legami con il partito che governa a livello nazionale, e ora anche nell'Uttar Pradesh.
É noto anche che la polizia sia in combutta con questi fanatici: li aiuta a rintracciare le ragazze e a punirle. Secondo una dettagliata analisi fatta a Delhi, il 40% dei casi di stupro sono in realtà consensuali, spesso fughe amorose. La famiglia della ragazza a volte accusa il ragazzo di stupro per separare la coppia.
Vi do due dati interessanti sull'India: uno è che solo una donna su venti è libera di scegliere chi sposare; l'altro è che oltre il 15% di tutti i suicidi in India sono commessi da casalinghe. Le casalinghe si suicidano 250 volte di più dei contadini in ristrettezze, per fare un esempio, e nella maggior parte dei casi per le angherie che subiscono o per le richieste di dote.
Per le donne intrappolate in cattivi matrimoni in India c'è poca simpatia. Il Governo non sta rendendo più semplice aiutarle ad abbandonare famiglie dove subiscono abusi. Esistono pochi rifugi, e quelli che esistono sono molto restrittivi: niente privacy niente denaro, pochissimo supporto emotivo.
I nostri leader fanno capire che non vogliono che le donne abbiano la libertà di scegliere i propri partner sessuali. E ora abbiamo a capo di uno dei nostri Stati più grandi un uomo che pensa che le donne che agiscono come gli uomini siano demoniache. Cosa succederà resta da vedere, ma credo proprio che moltissime donne continueranno a cercare di risvegliare il demone che è in loro. (Traduzione di Fabio Galimberti)

Annie Zaidi, scrittrice, giornalista e poetessa indiana, vive a Mumbai. In Italia ha pubblicato I miei luoghi. (Metropoli d'Asia).

(D la Repubblica  8 APRILE 2017)