lunedì 10 aprile 2017

Siamo stirpe di Giona, o Signore

1. Signore, Dio di questa umanità e di tutto il mondo, vogliamo riconoscere la Tua presenza amorosa e la Tua opera anche quando esse non sono evidenti ai nostri occhi. Tu sei sovente il Dio che si nasconde e sembra assente. Resta con noi, o Dio di Gesù, nei nostri giorni feriali quando vince la monotonia e prevale la stanchezza; quando la luce dell'evangelo non illumina più la strada, quando il fascino delle cose ci prende e ci domina.

2. Signore, Tu sai che siamo gente che fugge lontano da Te. Siamo stirpe di Giona e resistiamo ai Tuoi molti inviti. Anziché dissetarci a Te, sorgente d'acqua viva e fresca, preferiamo attingere da ruscelli limacciosi e cisterne screpolate.

1. Resta con noi, o Dio, nelle varie stagioni della vita: quando nuove esperienze ci inebriano e ci appassionano, quando sentiamo la vita pulsare e aprirsi davanti a noi, e quando stiamo imboccando il lungo viale del ritorno a Te. Resta con noi, o Dio, quando seminiamo e non vediamo frutti, quando la fatica e l'incertezza ci spengono il sorriso, quando il nostro cuore si chiude anziché aprirsi, quando il fluire dei giorni sembra rubarci la voglia di vivere.

2. Insegnaci a gustare e stimare ciò che vale davvero dentro il sentiero della nostra vita quotidiana. Dio di Gesù e Dio di tutto il mondo: oi riponiamo fiducia nell'opera delle Tue mani. Tu continui ad operare nel mondo e nei cuori. Per questo il mondo può essere sicuro del Tuo sorriso. Abbiamo bisogno di sapere che Tu, pur nascosto e rispettoso dell'autonomia del creato, non ci hai girato le spalle e silenzioso ci accompagni. 

T. Signore, Tu lo sai. Anche oggi di fronte alle proposte della Tua parola, noi cerchiamo di fuggire, di scusarci. Deponi la Tua parola nel più profondo di ciascuno di noi... perché nessun vento ce la porti via.

Franco Barbero