giovedì 13 aprile 2017

Su Assad la vedo come Putin. Navalny? Blogger del piffero

Vito Petrocelli, senatore della commissione Esteri, già alla guida della missione del M5S a Mosca, dice di seguire un metodo nelle relazioni internazionali: «Nutro il dubbio sulla stampa mainstream e non interferisco con gli affari degli altri Stati. Anzi, per il mio ruolo istituzionale sto dalla parte dei governi legittimamente eletti».
Anche con Assad? É accusato di aver usato il gas...
«Se l'Onu riesce a dimostrarlo...Non so se sia stato Assad, ma nel dubbio, credo anche alla versione del ministro russo Lavrov che parla di "falsi evidenti". Perché Assad avrebbe dovuto, proprio in questo momento, bombardarli con il gas, attirandosi l'ira di tutti?».
Sta di fatto che voi del M55 cercate un dialogo con Assad, o no? Un vostro europarlamentare, Fabio Massimo Castaldo, è andato anche a incontrarlo.
«E' lui il presidente legittimo della Siria».
Ma i ribelli...
«Li chiamate ribelli, ma per me la maggior parte di loro sono terroristi».
 Assad, Maduro, Putin. Avete preso le loro difese, perché? Fascinazione dell'uomo forte?
«Io, da senatore, sto con i governi legittimamente eletti. Persino con Al Sisi in Egitto. Perché si parla degli arresti in Russia e non di quelli in America dopo gli scontri razziali? Altro che i russi, cosa farebbero gli americani se ci fosse una manifestazione non autorizzata a Washington?».
Ma a Mosca era una protesta contro la corruzione guidata dal blogger Navalny.
«Secondo alcune mie fonti molti manifestanti erano stati pagati per essere lì. E poi, Navalny che blogger è? Rispetto a Grillo, un blogger del piffero. Per farvi capire: io sono lucano, e manifestavo contro le trivellazioni. Ma se si facesse una manifestazione non autorizzata, oggi, da senatore, io sarei con le autorità». [L. LOMB.]

(La Stampa 6 aprile)