domenica 23 aprile 2017

Un prete fanatico per l'Uttar Pradesh

È giovane, attraente, ieratico e capace di infiammare le folle con i suoi discorsi. E per i suoi seguaci è praticamente «una reincarnazione di Dio, è Dio fatto persona». Si tratta di Ajay Singh Bisht, meglio noto come Yogi Adityanath, il religioso induista eletto primo ministro dell'Uttar Pradesh. L'attribuzione a un religioso integralista hindu della carica di Primo ministro nello Stato più popoloso dell'India (200 milioni 
di abitanti) ha fatto gridare allo scandalo in patria e non solo.
Perché se lo Yogi è considerato Dio dai suoi seguaci, per tutti gli altri è invece quasi un diavolo. Un diavolo mandato cinque volte in Parlamento dalla circoscrizione elettorale di Gorakhpur e assurto agli onori delle cronache più di una volta per dichiarazioni incendiarie: ha accusato i musulmani di praticare la "love jihad" seducendo donne induiste per convertirle, ha accusato Madre Teresa di essere parte di una cospirazione internazionale volta a convertire l'India al Cristianesimo, ha invocato più di una volta pene severissime per coloro che uccidono o mangiano carne di mucca e ha promesso durante la sua campagna elettorale l'istituzione di squadre di vigilantes che dovrebbero vegliare sulle vacche di cui sopra e sull'onore delle donne hindu.
A carico dell'ineffabile Yogi pendono una serie di incriminazioni per tentato omicidio e per istigazione alla violenza. Anni fa ha passato anche una decina di giorni in galera accusato di sedizione e di incitazione all'odio: la cosa però sembra non importare a nessuno. Lo Yogi è anche a capo di una organizzazione di veri e propri squadristi, la Hindu Yuva Vahini, che provvede e ha provveduto in passato a fomentare episodi di violenza e odio religioso contro musulmani e cristiani.
Non solo: il nuovo Chief Minister è un sostenitore della ricostruzione del tempio di Rama sul sito della Babri Masjid distrutta (da integralisti hindu). La controversia, da tempo più o meno dimenticata, che ha provocato nel corso degli anni migliaia di morti, è stata riportata prepotentemente alla ribalta dallo Yogi e rischia di incendiare tutto l'Uttar Pradesh.
Francesca Marino

(L'Espresso 9 aprile)