martedì 30 maggio 2017

CAREZZA

Carezza deriva da "carus". E' il gesto con cui sfioriamo con tenerezza il volto, il corpo delle persone con le quali viviamo un affetto intenso, un amore tenero e pieno di fiducia.
Quanto bisogno ho di carezze; quante ne ho ricevute e fatte...Non potrei vivere senza lasciarmi accarezzare e senza accarezzare, anche e soprattutto alla mia bella età.
La carezza è un gesto in cui si esprime una intensità affettiva "sollevatrice e guaritrice".
A volte qualche carezza e qualche abbraccio ci aiutano a ridirci che siamo creature vive e preziose. Le carezze mi arricchiscono quando le faccio e quando le ricevo.
Quella "pressione" lieve, lenta e progressiva permette a chi accarezza e a chi è accarezzato di accogliere lentamente e in profondità l'espressione e l'emozione della tenerezza.
Non posso non pensare a Gesù di Nazareth, al suo accarezzare e lasciarsi accarezzare, alle sue mani che, toccando, invitano a vivere e a volersi bene.
Eppure, nel mio vivere quotidiano e nel mio impegno pastorale, incontro tante persone le cui mani non hanno imparato ad accarezzare e i cui volti non sono mai stati accarezzati.
Franco Barbero