martedì 2 maggio 2017

Compravendita dei senatori la prescrizione salva Berlusconi

Napoli. La prescrizione salva Silvio Berlusconi e Valter Lavitola dalla condanna a tre anni per corruzione, male accuse della procura napoletana sulla compravendita di senatori resistono anche in appello. La Corte presieduta dal giudice Patrizia Mirra ha dichiarato estinto il reato a causa del- tempo trascorso dai fatti, il verdetto pero conferma che un parlamentare, Sergio De Gregorio, eletto nel 2006 a Palazzo Madama con l'Idv, fu pagato dall'ex premier allo scopo di minare la stabilita del governo presieduto da Romano Prodi. Cosi, è emerso dalle indagini del Nucleo tributario della Finanza condotte dal pm Henry John Woodoock con il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e i pm Fabrizio Vanorio e Alessandro Milita, nacque l'"Operazione liberta": un piano diretto a "sabotare" l'esecutivo di centrosinistra. De Gregorio ha confessato di aver ricevuto, attraverso Lavitola, tre milioni di euro, due dei quali in nero, e ha patteggiato la pena.
In appello, il pg Simona Di Monte aveva riaffermato la fondatezza dell'impianto accusatorio, prendendo atto dell'avvenuta prescrizione. Di diverso avviso gli avvocati, che hanno sostenuto l'evidenza della prova dell'innocenza degli imputati: Michele Cerabona e Niccolo Ghedini per Berlusconi, Sergio Cola e Marianna Febbraio per Lavitola, mentre gli avvocati Franco Coppi e Bruno Larosa hanno assistito Forza Italia: «Avremmo preferito un'assoluzione piena che certamente avremo in Cassazione», commenta Ghedini. (dario del porto)

(la Repubblica 21 aprile)