venerdì 12 maggio 2017

FRANCESCO A FATIMA

Se qualche volta papa Francesco ci è apparso ingenuo, è solo per la "nostra" ingenuità, non la sua.
La visita in Portogallo non è solo una riconferma accentuata del suo devozionalismo  mariano, ma è soprattutto una scelta di politica ecclesiale molto accorta.
Infatti questo devozionalismo, questo fanatismo mariolatrico ricompatta la chiesa cattolica. Il papa agisce astutamente.
I teologi critici tacciono o volano sulle nuvole, i reazionari di ogni genere e specie esultano.
Attorno alla cosiddetta devozione mariana si costruisce l'unità, confondendo l'unità della fede con l'uniformità dottrinaria ed istituzionale.
In questo senso il papa è un politico navigato. Il transatlantico cattolico può fare i discorsi più avanzati sulla pace e sulla giustizia e nello stesso tempo praticare l'idolatria mariana e la santomania più spudorate.
Che sia questo il "genio del cattolicesimo",
frutto di una millenaria familiarità e complicità con la gestione del potere?
Va da sé che gli albergatori sono alle stelle, il turismo è tutto un "Ave Maria", il santuario, che era un po' in ribasso, riparte alla grande.
Sì, tutto fa brodo; anzi brodino riscaldato.
don Franco Barbero