venerdì 26 maggio 2017

I centri per l'Alzheimer sono chiusi per lavori. Difficoltà per le famiglie

Potenziamento dell'assistenza domiciliare e pazienti dirottati su altre strutture. Sono le misure decise dall'Asl di Torino per tamponare, non si sa con quale risultato, le difficoltà innescate dai lavori che hanno ridotto da quattro a due i centri diurni per i malati di Alzheimer, e quindi gli inserimenti di nuovi pazienti. Situazione segnalata ieri, sulla rubrica «Specchio dei Tempi», da Aldo Lo Turco: «A Torino esistono, sulla carta, tre strutture: via Farinelli, via Spalato e via Valgioie, ma è attiva solo quella di via Farinelli.  Le altre due sono chiuse da moltissimo tempo per (ufficialmente) ristrutturazione ma (realmente) per mancanza di fondi e personale».
Malattia in crescita
Un problema che lo tocca da vicino, dovendo procedere all'inserimento di un parente malato di Alzheimer; e molti altri come lui. Stando agli ultimi dati della Regione, che ha aderito al piano nazionale demenze, in Piemonte sono almeno 75 mila i malati di Alzheimer a fronte di un dato nazionale che ne registra circa 600 mila in Italia (con stime di casi triplicati nei prossimi anni). E ancora: l'Alzheimer, da solo, vale 6 dei 10-12 miliardi che si stima rappresentino il costo annuale delle demenze complessivamente intese.
In realtà esiste una quarta struttura, in Via Schio: il che non leva nulla alla inaccessibilità dei centri diurni di via Spalato (pubblico ma dato in gestione ad una cooperativa) e Valgioie (privato). In entrambi i casi, precisano dall'Asl, la chiusura è stata decretata per la necessità di interventi di ristrutturazione ormai improrogabili.
Centri chiusi
In effetti in via Spalato un avviso, con riferimento alla Rsa, informa che «sono stati programmati i lavori per la realizzazione dei bagni all'interno delle stanze della Rsa, come previsto dalla normativa regionale vigente. I lavori verranno effettuati cercando di arrecare il minor disagio possibile agli ospiti, lasciando inalterati i servizi assistenziali previsti». È datato 29 novembre 2016.
Soluzioni alternative
Dall'Asl informano che i lavori, ad opera della cooperativa che ha in gestione la Rsa, sono stati appena terminati ed è partita la richiesta per ottenere l'autorizzazione all'accreditamento: i malati possono rivolgersi, evidentemente tramite chi li assiste, al valletta (un centro diurno, ma integrato); potenziata l'assistenza domiciliare. Lavori sostanzialmente conclusi anche in via Valgioie: in questo caso si attende l'accreditamento e 1'affidamento alla cooperativa di riferimento; i malati possono rivolgersi nel centro di via Schio (potenziata, di nuovo, l'assistenza domiciliare). Questa, ad oggi, è la situazione. Né è dato sapere, precisamente, quando queste strutture torneranno nuovamente accessibili.
Alessandro Mondo

(La Stampa 19 maggio)