“Nell'ambito
dei dibattiti contemporanei, sia pure con accentuazioni diverse, non
pochi interventi rimarcano l'opzione della chiesa cattolica
postconciliare che vede nel battesimo degli adulti la forma tipica
ideale dell'iniziazione cristiana, quella liturgicamente e
teologicamente esemplare.
L'affermazione
della esemplarità del battesimo degli adulti si colloca a livello
teologico ed esprime il fatto che questa forma battesimale
corrisponde ai dati del Nuovo Testamento e alle condizioni di
realizzazione di un sacramento nel quale il soggetto è consapevole
di ciò che compie.
La teologia insegnata dai manuali precedenti il
Vaticano II, invece, si riferiva immediatamente al battesimo
amministrato agli infanti, considerandolo come forma “normale” ed
emblematica di questo sacramento; di conseguenza presentava il
battesimo senza accordare adeguato spazio alla fede intesa come
decisione, impegno e atto umano del soggetto che lo riceve”
(Pierpaolo Caspani, Per primi i bambini?,
Queriniana, pag. 122).
Purtroppo
la prassi ecclesiale è rimasta alle modalità preconciliari. Mi viene il sospetto che libri come questo siano poco conosciuti e ancor meno letti nelle comunità parrocchiali.
F.B.