domenica 21 maggio 2017

Il miracolo di Medjugorje

Quando, il 24 giugno 1981, la Madonna apparve a sei ragazzi compresi fra i dieci e i sedici anni, Medjugorje era un piccolo e poverissimo paese della Jugoslavia. Molti vivevano in case senza riscaldamento e acqua corrente, non tutti avevano l'energia elettrica. Da allora, secondo uno studio dell'Università dell'Erzegovina, e soprattutto dopo la guerra, il giro d'affari è stato di quasi 12 miliardi di euro. Medjugorje ha 5 mila abitanti, di cui 2 mila impiegati nel turismo, e 20 mila posti letto. Il paese è ormai una new town, fatta di alberghi color salmone dai nomi celestiali, decine e decine di negozi di oggetti sacri, pizzerie, rivendite di borse Fendi e Prada finte.  
Papa Francesco ha appena lasciato intendere che le apparizioni del 1981 sono credibili, e le successive, a centinaia, sanno di buca postale. Il santuario è fra i più visitati al mondo: circa due milioni di fedeli l'anno, e lì si registrano continue conversioni. Che ci siano state le apparizioni o meno ora è persino secondario: Medjugorje è un luogo di indubitabile forza mistica. Poi c'è anche chi se ne va nauseato dal mercimonio. È incredibile il contrasto, in poche strade, fra alte questioni di spiritualità e secolari questioni di guadagno. Succede, con intensità diversa, in tutti i luoghi di culto. Sono luoghi da cui il fedele vuole portarsi via un ricordo, un rosario o una statua, secondo le possibilità delle tasche. A due passi dal Vaticano è in vendita una statua di Wojtyla a 8 mila euro. I mercanti nel tempio: ecco un dibattito vecchio come il mondo.  
Mattia Feltri
(La Stampa 16 maggio)

Nota a margine
In realtà, se uno non è proprio cieco, ha capito da anni che Medjugorje, peggio di Fatima e Lourdes, è solo inganno, manipolazione, commercio, affari.
C'è un silenzio complice su queste apparizioni, tutte invenzioni per tenere la gente schiava di una religione infantile.
Ma la Madonna di Medjugorje è malata, ossessiva. Anche dicendo solo stupidaggini, si può essere un po' creativi. Le manca persino la fantasia. Ripete, ripete e annuncia catastrofi infinite. Le vediamo: non c'è bisogno dell'apparizione. Ma, per nostra fortuna, la vita (grazie a Dio!) non è tutta una sciagura.
Eppure i pellegrinaggi dell'illusione hanno successo e tanta brava gente, bisognosa di calde emozioni, cade nella trappola mariolatrice.
Solo la conoscenza storica e la lettura della Bibbia possono cancellare questa superstizione.
Franco Barbero