domenica 21 maggio 2017

Il volontario attacca il Comune “Siamo tornati all’era Alemanno”

ROMA. «Quella dei rom a Roma è una situazione di estrema confusione. Aspettavamo dalla giunta Raggi una soluzione entro il 31 marzo. L'avevano detto loro. E invece, 40 giorni dopo, non sappiamo nulla. Manca completamente una visione e una programmazione della questione mentre continuano le discriminazioni e gli sgomberi». Carlo Stasolla è il presidente dell'Associazione 21 luglio, una onlus che da 7 anni si occupa di nomadi, pubblicando rapporti annuali sulla loro condizione, specie nella capitale.
La giunta 5 Stelle, già in campagna elettorale, parlava di un "superamento dei campi rom". Che fine ha fatto quella proposta?
«Non sappiamo: a novembre scorso venne presentata una memoria di giunta. Attendevamo un passo avanti. E invece è tutto fermo. Anzi: si ripropongono politiche già viste, come quelle volute da Gianni Alemanno che nel 2011, dopo la morte di 4 bimbi in un microcampo sull'Appia, accelerò l'apertura del campo di La Barbuta».
E Raggi cosa ha fatto?
«Voleva superare i campi e invece anche la sua giunta ha presentato un bando per l'apertura di un nuovo campo a Roma nord che costerà 1,5 milioni di euro. Tra costruzione e gestione per ogni famiglia verranno spesi 20mila euro all'anno».
Troppi?
«Spesi male. Nel 2013, calcolammo che il Campidoglio spendeva 24 milioni di euro all'anno per l'emergenza nomadi. Adesso, dopo Mafia capitale, sono molti di meno».
Maria Elena Vincenzi

(la Repubblica 11 maggio)